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L’Aquila con l’acqua alla gola. Comune chiede "stato di emergenza e di calamità naturale". Evacuate 200 persone

Le piogge ininterrotte stanno causando tanti disagi nel territorio aquilano, il fiume Aterno ha straripato in 3 punti diversi esondando nei territori limitrofi da Preturo verso la Scuola della Guardia di Finanza, nei terreni tra l’Ama e il Ristorante Il Baco da Seta e nella piana di Sassa. Abbiamo raggiunto telefonicamente il Comandante dei Vigili Urbani Eugenio Vendrame che ci ha comunicato la chiusura di Via Pile, Via S. Gaspare Napolitano e dell’ex strada regionale 584, cioè la strada che da Genzanoporta al Centro Commerciale L’Aquilone, incluso Ponte Peschio nuovamente chiuso. Attualmente una parte delle strade interdette è stata riaperta al traffico.

L’Aquila, 1 dic 2010- Le piogge ininterrotte hanno causando tanti disagi nel territorio aquilano, il fiume Aterno ha straripato in 3 punti diversi esondando nei territori limitrofi da Preturo verso la Scuola della Guardia di Finanza, nei terreni tra l’Ama e il Ristorante Il Baco da Seta e nella piana di Sassa. Abbiamo raggiunto telefonicamente il Comandante dei Vigili Urbani Eugenio Vendrame che ci ha comunicato la chiusura di Via Pile, Via S. Gaspare Napolitano e dell’ex strada regionale 584, cioè la strada che da Genzanoporta al Centro Commerciale L’Aquilone, incluso Ponte Peschio nuovamente chiuso. Attualmente una parte delle strade interdette è stata riaperta al traffico.

Completamente allagata la Piana di Roio e “desta seria preoccupazione la possibile piena dell’Aterno a Montereale” ha concluso il Comandante. I tombini occlusi hanno peggiorato la situazione già sufficientemente critica rendendo impercorribili le strade d’ingresso alla città di maggiore percorrenza. L'acqua ha invaso le campagne, provocando danni su aree coltivate e con allevamenti. In alcuni punti non sono più distinguibili i due corsi d'acqua del fiume Raio e dell'Aterno. Nei giorni scorsi ponte Peschio era stato chiuso per lavori di adeguamento dei canali di scolo. La situazione potrebbe peggiorare nelle prossime ore, poiché il vento favorisce il deflusso dell'acqua a valle, mettendo a rischio la tenuta nei ponti viari sul tratto della Mausonia a ridosso della ferrovia.

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A Pile, sotto il ponte, è rimasto bloccato un uomo all'interno della sua autovettura. L'uomo si stava recando, erano le 7 e 30 di questa mattina, a lavoro. "Ho chiamato immediatamente i soccorsi - ha dichiarato -. Una macchina del 115 è arrivata quasi subito, ma a causa del livello raggiunto dall'acqua non si è potuta avvicinare. Così mi hanno detto di aspettare e che sarebbero tornati subito. Sono dovuto uscire dal finestrino, perché la portiera era bloccata dalla pressione dell'acqua. Ho aspettato sul tetto della macchina...sono arrivati a prendermi alle 8 e 30 con una ruspa. Mi chiedo cosa sarebbe accaduto se al posto mio ci fosse stata una persona anziana o una mamma con dei bambini...".

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Al progetto CASE di Sassa NSI, inoltre, risulta completamente allagata la strada di ingresso alle abitazioni. C’è chi ha rinunciato lasciando l’auto in mezzo alla strada, creando ulteriori disagi alle auto in transito. Il canale di scolo laterale consentirebbe senza problemi il deflusso delle acque. Sono evidentemente assenti o insufficienti i canali di deflusso dalla strada allagata.

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a cura di Roberta Galeotti

PROGETTO C.A.S.E - IL VIDEO

(video di Paolo della Ventura)

GLI INTERVENTI

EVACUATE 200 PERSONE - Per l'esondazione del fiume Aterno é in corso l'evacuazione di circa 200 persone disseminate prevalentemente nella zona tra San Vittorino e Cansatessa, frazioni del comune dell'Aquila. Le persone saranno trasferite negli alberghi della costa teramana dove la Protezione Civile sta cercando di reperire i posti letto. La decisione dell'evacuazione è stata una di quelle adottate nel corso del vertice che si è svolto in Prefettura convocato dal prefetto, Giovanna Iurato, alla presenza della Protezione civile regionale, dei vigili del fuoco e delle forze dell' ordine.

200 INTERVENTI VIGILI DEL FUOCO NELL'AQUILANO. ESONDATI ATERNO E SANGRO, TRENO BLOCCATO A MORINO - Sono oltre duecento gli interventi dei vigili del fuoco impegnati a L'Aquila e provincia per fronteggiare l'ondata di maltempo che ha colpito la zona provocando allagamenti, frane smottamenti e caduta di alberi. Per fronteggiare l'emergenza è stato disposto l'invio di idrovore con operatori dai comandi di Teramo, Pescara e Chieti. Le forti piogge, sottolinea il comando generale, hanno inoltre provocato l'esondazione dei fiumi Aterno, sia nell'alta che nella bassa valle, e del Sangro, in diverse zone del comune di Castel di Sangro, con i vigili del fuoco impegnati ad evacuare diverse abitazioni. I pompieri sono anche intervenuti a Morino, per assistere i passeggeri di un treno bloccato sui binari subito dopo la stazione, e lungo la A24, per controllare alcune frane vicino al percorso autostradale. L'ondata di maltempo ha colpito in particolare il territorio del comune dell'Aquila, con le frazioni di Preturo, Sassa, Pile, San Marco di Preturo, San Vittorino, Fossa, Bazzano, Monticchio, Genzano di Sassa e i comuni di Ovindoli, Rocca di mezzo, Castel di Sangro, Villa Scontrone, Capitignano, Montereale, Pizzoli, Torninparte, Fontecchio e la zona della Marsica.

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SALVATO A OPI OCCUPANTE DI RIFUGIO - L'occupante di un rifugio di Opi, in località "Aia dell'ozzo", è stato tratto in salvo da un carro gru privato dopo che il rifugio dove vive è stato allagato dall'esondazione del fiume Sangro. L'ondata di piena ha spazzato via tutto, tavoli per i pic-nic e allestimenti esterni, oltre a sommergere per oltre un metro il piccolo edificio. L'uomo, B.D.P., 58 anni, non potendo più vivere nel rifugio, dove periodicamente allestiva un punto ristoro, sarà ospitato da familiari.

VVFF L'AQUILA, SITUAZIONE E' DRAMMATICA. UN AUTOMOBILISTA BLOCCATO NELL'ACQUA, POI LIBERATO - La pioggia battente che da piu' 36 ore interessa il territorio aquilano sta impegnando oltre 20 squadre di vigili del fuoco del Comando Provinciale de L'Aquila e delle colonne mobili di soccorso degli altri Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco che sono a tutt'oggi presenti sul territorio in supporto al personalelocale. Al momento risulano espletati, dalle squadre dei vigili del fuoco operanti sul territorio, oltre 80 interventi di soccorso."E' drammatica". E' questo il commento dei vigili del fuoco. Il corpo è in prima linea sul territorio per tamponare le emergenze che sembrano più stringenti ad esempio nei comuni di Rocca di Mezzo e Montereale, ma soprattutto nel territorio del comune dell'Aquila, in particolare a Pile e Sant'Elia. Il traffico nel capoluogo di regione, dove piove ininterrottamente da molte ore, è in tilt visto che molte arterie, diventate strategiche dopo il sisma del 6 aprile 2009, sono chiuse. Sono segnalati numerosi garage allagati. In mattinata, sempre all'Aquila, un automobilista è rimasto bloccato con l'auto in mezzo all'acqua nei pressi di Pile e, dopo essere salito sull'auto, è stato liberato dai vigili del fuoco. Animali in difficoltà per le precipitazioni e le esondazioni di oggi. Nella zona di Centi Colettaun branco di cavalli è stato soccorso dai Vigili del Fuoco.

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I PROVVEDIMENTI

VERTICE IN PREFETTURA, SALA OPERATIVA PERMANENTE - Nel pomeriggio di oggi, per fare il punto sulla situazione determinatasi a seguito dell’esondazione dell’Aterno e di altri corsi d’acqua nel territorio della provincia, si è tenuta presso la Prefettura dell’Aquila una riunione di coordinamento cui hanno preso parte gli Enti e le Amministrazioni a diverso titolo competenti in materia di protezione civile. Il prefetto, Giovanna Iurato, ha convocato vigili del fuoco, forze dell'ordine e protezione civile, quest'ultima rappresentata dal presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, che ha la delega dopo le dimissioni dell'assessore Daniela Stati. Le situazioni di maggiore criticità rilevate riguardano, al momento, i Comuni dell’Aquila, Fossa, Montereale e Rocca di Mezzo; fenomeni meritevoli di attenzione, tra cui anche frane e smottamenti, si registrano nei Comuni della Valle Roveto. Allagamenti ed esondazioni si registrano altresì nell’area compresa tra i Comuni di Tagliacozzo e Scurcola Marsicana, nonché nei distretti di Castel di Sangro e Scontrone.

Durante il summit è stato deciso di istituire un tavolo di coordinamento operante su tutto l’arco delle ventiquattro ore presso la Prefettura, nella quale è stata attivata una sala operativa permanente. Sono state inoltre vagliate le situazioni esistenti in ciascuno dei comuni maggiormente colpiti. In particolare, per quanto concerne L’Aquila, i rappresentanti del Comune hanno riferito che sono stati disposti gli sgomberi di alcuni nuclei familiari (circa 20 persone), alcuni dei quali hanno trovato alloggio presso parenti. Le abitazioni evacuate sono soprattutto immobili isolati realizzati dopo il sisma del 2009 e comunque non riguardano gli alloggi dei Progetti C.A.S.E. e M.A.P.. In considerazione del fatto che le piogge dovrebbero proseguire anche nella giornata di domani, è stato concordato di attivare squadre miste di tecnici che monitoreranno già da questa sera le situazioni più a rischio presenti nei Comuni di L’Aquila, Fossa, Montereale e Rocca di Mezzo, al fine di individuare i possibili fattori di rischio immediato per l’incolumità della popolazione.

Il Comune dell'Aquila ha preso parte al tavolo di coordinamento sull'emergenza maltempo allestito in Prefettura e coordinato dalla vice Prefetto Patrizi. Gli assessori alle Opere Pubbliche Ermanno Lisi e all'Assistenza alla Popolazione Stefania Pezzopane hanno illustrato le principali criticità, sia in relazione alle vaste aree interessate dai fenomeni franosi e di esondazione, sia in relazione alle problematiche dell''assistenza alla popolazione. A seguito delle richieste del Comune sono state predisposte 5 unità operative, composte da tecnici comunali, personale dei Vigili del Fuoco, di Protezione Civile e forze dell'ordine, che proseguiranno in serata le attività, in corso dalle prime ore di stamani, di rilievo e monitoraggio delle zone a rischio. Sempre su richiesta dei due assessori comunali sono stati previsti interventi di assistenza e di ospitalità alberghiera in favore dei cittadini raggiunti da provvedimenti di sgombero delle abitazioni. Sono stati inoltre istituiti dei numeri telefonici per l'emergenza, connessi alla sala operativa, chiamando i quali sarà possibile ricevere informazioni ed effettuare segnalazioni. Questi i numeri: 800861016, 800860146

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SGE GARANTISCE OSPITALITA' ALBERGHIERA - La Struttura Gestione Emergenza, su espressa richiesta del Sindaco del Comune dell’Aquila, Massimo Cialente, ha infatti deciso di garantire ai cittadini, che già godono dei benefici assistenziali post-sisma, la possibilità di usufruire dell’ospitalità presso strutture ricettive e alberghiere per superare l’emergenza in atto legata al maltempo. Si tratta di un ulteriore beneficio in favore della popolazione per far fronte alla difficile situazione causata dalle piogge incessanti che in queste giorni stanno causando gravi disagi nel capoluogo abruzzese e nelle frazioni. Gran parte delle persone saranno ospitate negli alberghi della costa teramana dove la Protezione civile, su indicazione della prefettura, sta reperendo posti letto, anche se quest'ultima in una nota ha precisato che le prenotazioni sono a titolo precauzionale e che gli sgomberi, riferiti dal Comune dell'Aquila, riguardano finora alcuni nuclei familiari, circa 20 persone, che hanno trovato alloggio presso parenti. La grave situazione ha dimostrato l'assoluta assenza della prevenzione contro i dissesti idrogeologici.

CHIODI: "CRITICITA' NELL'AQUILANO MA SOTTO CONTROLLO". ATERNO HA SUPERATO SOGLIA D'ALLARME - Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, che detiene anche la delega alla Protezione civile, segue costantemente l'evolversi della situazione che sembra vada, in base alle previsioni meteo, verso un generale miglioramento. Il Presidente Chiodi assicura che non ci sono pericoli per la popolazione, anche se invita alla prudenza, soprattutto a causa delle esondazioni che potrebbero verificarsi per la pioggia ancora incessante. Il Centro funzionale della Protezione civile regionale ha provveduto nei giorni scorsi ad allertare tutti i Comuni della provincia dell'Aquila, in previsione di possibili situazioni di criticità e, nel corso della scorsa notte, al superamento delle soglie di allarme del fiume Aterno, ha avvisato telefonicamente tutti i Sindaci dei Comuni del bacino idrografico che presentano aree esondabili e frane attive nel loro territorio. Continuo è il monitoraggio dello stato meteo-idrologico. Il presidente Chiodi conferma, infatti, che già da due-tre giorni sono state avviate le necessarie verifiche. La Sala operativa della Protezione civile regionale, aperta h24, ha attivato numerose squadre di volontari che stanno presidiando il territorio, a supporto dei Sindaci e della popolazione. Si consiglia, comunque, agli automobilisti di usare i mezzi solo in caso sia strettamente necessario o con molta cautela.

COMUNE L’AQUILA CHIEDE STATO EMERGENZA E CALAMITÀ NATURALE - Il Comune dell’Aquila ha chiesto al presidente della Regione Abruzzo di farsi parte attiva per far proclamare per il territorio comunale lo stato di emergenza e di calamità naturale. “Le intense precipitazioni che si protraggono ininterrottamente dalla giornata di ieri – ha dichiarato l’assessore all’Assistenza alla Popolazione Stefania Pezzopane – hanno prodotto enormi danni in numerose frazioni e in diverse zone del territorio comunale. Si sono registrati sia fenomeni di esondazione che movimenti franosi, con danni anche alle attività produttive e all’agricoltura. In attesa di una stima di questi ultimi, la Questura e i Vigili del Fuoco hanno dovuto provvedere anche all’evacuazione di alcune abitazioni. Il Comune dell’Aquila è in stato di allerta e tutte le unità tecniche e di Polizia Municipale sono impegnate nelle operazioni di emergenza e monitoraggio del territorio. È evidente – ha proseguito l’assessore Stefania Pezzopane – che siamo di fronte a un evento importante e per questa ragione abbiamo chiesto ufficialmente alla presidenza della Regione di farsi parte attiva nel richiedere per il Comune dell’Aquila lo stato di emergenza e di calamità naturale". “È stata una giornata difficile. Dobbiamo far fronte a questa nuova emergenza, – ha commentato l’assessore – mentre ancora affrontiamo quella connessa al sisma, con il paradosso di dover fornire assistenza alloggiativa a famiglie già sfollate a causa del terremoto e ora costrette a lasciare anche le attuali abitazioni”. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, in costante contatto con i vertici del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, ha annunciato che nelle prossime ore valuterà la ricorrenza dei presupposti per formalizzare la richiesta dello 'stato di emergenza' a causa di calamità naturale.

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INTERVENTO DI LOLLI ALLA CAMERA - Signor Presidente, il maltempo che si sta abbattendo su tutto il Paese, si sta accanendo con particolare intensità, in queste ore, sulla città de L'Aquila e sul territorio circostante, aggiungendo al disagio e al disastro del terremoto, ulteriori e gravissime difficoltà. Pensate che il fiume Aterno è uscito dagli alvei e ha inondato i terreni sui quali si erano insediati, in questi mesi, tutta una serie di alloggi provvisori che ospitavano i terremotati. Uno dei «piani casa», il «piano casa» di Sassa - quelle case che avete visto più volte in televisione - purtroppo è finito sotto l'acqua, la frazione di Onna, già tristemente diventata famosa in Italia dopo il terremoto, è in questo momento interamente allagata e siamo arrivati al paradosso di avere parecchie famiglie già sfollate dal terremoto, di nuovo sfollate adesso per l'alluvione. Naturalmente ho preso la parola per informare tutti voi di questa situazione così grave e per chiedere che ci si attivi immediatamente presso la protezione civile perché intervenga a monitorare la situazione e per predisporre tutti gli interventi necessari che nel caso de L'Aquila devono essere particolarmente urgenti, come tutti voi potete ben immaginare.

LIMITARE L'USO DI AUTOVETTURE - Al fine di evitare disagi alla popolazione dei comuni colpiti dal sisma, su richiesta del Commissario delegato alla Ricostruzione Gianni Chiodi, Linea Amica Abruzzo, attraverso il Contact Center di Coppito, in coordinamento con la Sala Operativa della Protezione Civile Regione Abruzzo, sta provvedendo ad inviare a migliaia di nuclei familiari del Progetto CASE e MAP un sms con l’invito a limitare, se non in casi di effettiva necessità, l’utilizzo delle autovetture per gli spostamenti nella giornata odierna. La Struttura di Gestione d’emergenza “al fine di evitare disagi alla popolazione dei comuni colpiti dal sisma sta provvedendo, inoltre, ad inviare a migliaia di nuclei familiari del Progetto CASE e MAP un sms con l’invito a limitare, se non in casi di effettiva necessità, l’utilizzo delle autovetture per gli spostamenti nella giornata odierna. Al numero verde 800155300 di Linea Amica Abruzzo sarà inoltre possibile chiedere gli aggiornamenti forniti dalla Sala Operativa della Protezione Civile Regionale”.

CNA: LO STATO DEVE INTERVENIRE PER DANNI IMPRESE ARTIGIANALI - "Lo Stato deve intervenire per soccorrere le decine di aziende artigiane e piccole imprese della provincia dell’Aquila costrette in queste ore a subire, oltre al danno del terremoto, anche la beffa del maltempo". Lo afferma il direttore del Cna, Agostino Del Re. "Imprese che a fatica erano riuscite a risollevarsi dopo mesi di interruzione delle loro attività causata dal sisma, oggi sono rimaste sommerse dall’acqua, hanno perso i loro prodotti già pronti per essere smerciati in vista del Natale, i loro laboratori riorganizzati con grandi sacrifici e costi pagando affitti altissimi sono stati ancora una volta danneggiati, le cucine dei ristoranti completamente allagate. In zone della città dove fra l’altro si sapeva benissimo che prima o poi si sarebbe venuta a creare una situazione drammatica, come a Pile, dove da sempre nel sottopassaggio si crea un lago d’acqua pericoloso". "La Cna della Provincia dell’Aquila chiede pertanto l’intervento urgente dello Stato per soccorrere queste imprese, molte delle quali inoltre rimaste senza lavoro dal giorno del terremoto, con le strutture inagibili, senza il sostegno economico e la possibilità di ricollocarsi altrove. Stiamo vivendo una situazione drammatica, da mesi la Cna sollecita interventi coerenti e una programmazione economica e politica che aiuterebbero a tenere sotto controllo anche queste calamità".

I DANNI

FRANE E SMOTTAMENTI - . La situazione sta determinando diverse situazioni di criticità: alle 11 il livello del fiume Aterno, nel capoluogo, ha superato la soglia d'allarme, raggiungendo i 2,93 metri. Allagamenti nella valle dell'Aterno a Barete e Cagnano Amiterno, e nelle frazioni del Comune dell'Aquila Sassa, Bazzano, Sant'Elia e Pile, nonché nei Comuni di Villa Sant'Angelo, Fossa, Acciano, Rocca di Mezzo e Cansatessa. Sono stati chiusi, in via precauzionale, i ponti sull'Aterno tra Bazzano e Monticchio, tra Onna e Monticchio, e Ponte Peschio in località Sassa e in direzione "Globo". Problemi anche nella Marsica, nel Comune di Scurcola, per lo straripamento dell'Imele. Frane e smottamenti hanno interessato le frazioni dell'area ovest del capoluogo d'Abruzzo, con isolate evacuazioni per motivi precauzionali. Disagi si registrano oggi specialmente a Preturo e Sassa, dove gli allagamenti hanno interessato anche una ditta locale. Problemi si segnalano anche sulla Statale 17 bis, sulla strada provinciale Amiternina e sulla bretella che collega il comune di Tornimparte con l'autostrada Roma-L'Aquila che ha registrato alberi in strada. Gli allagamenti hanno messo a rischio molte costruzioni provvisorie in legno, alcune di queste utilizzate anche per far fronte all'emergenza abitativa a seguito del terremoto. I vigili del fuoco, su segnalazione del servizio veterinario, hanno dovuto trarre in salvo vari equini nell'area di Centi Colella dove tutti gli impianti sportivi sono allagati. Centinaia le telefonate dai quartieri del progetto Case di Sassa e Preturo.

(video di Fabio Iuliano)

FRANA A PESCASSEROLI, CHIUSA STRADA MARSICANA - Si fa sempre più preoccupante la situazione sulla provinciale SR 83 Marsicana che da Pescasseroli conduce a Gioia dei Marsi a causa di una vecchia frana che a causa del maltempo è avanzata di circa un metro. Al termine di un sopralluogo che è stato effettuato oggi, i vigili del fuoco di Castel di Sangro hanno chiesto alla Provincia di assumere provvedimenti adeguati per fronteggiare la situazione di pericolo. E il dirigente del settore viabilità e mobilità della Provincia dell'Aquila Francesco Fucetola ha annunciato che la strada sarà chiusa al traffico domani mattina per la messa in sicurezza dell'intera zona. Il tratto interessato dalla frana si trova al Km 37,500 in località "Acqua ventilata", a circa 5 chilometri da Pescasseroli.

DISAGI A ONNA E BARETE - Critica la situazione anche ad Onna e a Barete dove i fiumi hanno allagato strade, ponti e campi. Ad Onna, in particolare il fiume Aterno ha rotto alcuni argini sul fronte di una sessantina di metri. Le acque hanno defluito nelle campagne circostanti, ma al momento l'esondazione non sembra interessare il quartiere dove sorgono i nuovi Moduli abitativi provvisori realizzati a seguito del terremoto del 6 aprile 2009. Sugli argini si interviene con dei sacchi, finalizzati al contenimento dell'esondazione.

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PIZZOLI: SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO. CAMPUS CAVALLARI ALL'ASCIUTTO - E' rimasta completamente asciutta la zona di Cavallari, nel comune di Pizzoli, il cui campus è stato il mese scorso messo sotto sequestro da parte del comando provinciale e Nipaf (Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale). Lo rende noto una comunicazione del sindaco di Pizzoli, Angela D'Andrea, anche lei tra gli indagati dell'inchiesta relativa a presunte irregolarità nella realizzazione del Campus. Tra le irregolarità contestate c'era anche il fatto che la struttura era stata costruita troppo vicina al fiume. ''Si sottolinea invece - scrive il sindaco - che la tanto discussa area dei moduli per studenti universitari,in zona Cavallari e',ad oggi, completamente asciutta''. Il Comune, in collaborazione con le forze di protezione civile, ha effettuato operazionidi monitoraggio dei livelli del fiume su tutto il territorio. Si registra qualche disagio per la viabilità e l’acqua ha invaso la campagna soprattutto nella zona verso Barete e San Vittorino.

ponte di fossa (Foto di Luigi Baglione)

NEL 1999 L'ULTIMA ESONDAZIONE DEL FIUME ATERNO - Risale al 19 dicembre 1999 l'ultima grande esondazione del fiume Aterno, con disagi e allagamenti sull'Aquilano. Particolarmente colpiti furono i comuni della bassa valle attraversata dal fiume, in particolare il comune di Fossa. Anche in quel caso, il quartiere di Pile, nella zona ovest dell'Aquila risultò particolarmente colpito. Tante le concause che hanno determinato gli straripamenti di argini determinati in queste ultime ore, a partire dalla sporcizia degli alvei fluviali o dallo stato di depuratori e reti fognarie. Da tempo, gli ambientalisti puntano il dito su una "cementificazione selvaggia di zone su cui non si doveva costruire", tirando in ballo anche la posizione di alcuni insediamenti del progetto Case. L'opinione pubblica si divide da mesi su un progetto di messa in sicurezza della messa in sicurezza del fiume Aterno, progetto predisposto dal commissario delegato Adriano Goio che prevede argini alti 6 metri e larghi 5, per un tratto di 12 km che va da San Vittorino (L'Aquila) fino a valle.

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LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DELL'AQUILA

Si registrano disagi per gli allagamenti provocati dalla pioggia in tutte le strade della provincia aquilana. Strade chiuse nella Valle Peligna e nella Marsica. Una vasta frana tra i Comuni di Civita d'Antino e San Vincenzo Valle Roveto (L'Aquila) ha costretto a una sosta forzata il treno regionale 7451, partito da Avezzano e diretto a Cassino (Frosinone): intorno alle 7.30, poco prima della stazione di Morrea (frazione di San Vincenzo Valle Roveto), alberi e terra hanno invaso la ferrovia. I macchinisti hanno fermato il convoglio, hanno sgomberato il binario per poi raggiungere la fermata di Morrea, da dove i passeggeri hanno potuto usufruire di pullman per arrivare a destinazione. Occorreranno presumibilmente 24 ore per ripristinare la normalità in quel tratto di ferrovia. Nel frattempo, informano le Ferrovie, pullman sostitutivi garantiranno i trasporti tra Civitella Roveto (L'Aquila) e Sora (Frosinone).

Oltre 24 ore di pioggia battente ininterrotta ha determinato l'esondazione del fiume Sangro da Villa Scontrone a Castel di Sangro. A Villa Scontrone i vigili del fuoco ed i carabinieri hanno preallertato la popolazione visto che il fiume in quel tratto e' uscito dagli argini allagando le campagne circostanti e minacciando alcune abitazioni. A Castel di Sangro il camping 'Oasi', nei pressi dello stadio 'Patini', e' stato evacuato e un hotel e' costantemente monitorato e si sta valutando se posizionare delle barriere per contenere la piena. Il fiume Sangro, monitorato in piu' punti, ha registrato una portata d'acqua di circa 28 volte superiore alla norma. A Pescasseroli, sempre a causa della pioggia, il fiume Sangro nel tratto urbano si e' innalzato di oltre 1,5 metri, rimanendo comunque negli argini. La frana al chilometro 37+500 della strada statale 83 Marsicana ha nuovamente invaso la carreggiata ed e' atteso un sopralluogo della Provincia de L'Aquila. Allagata la piana tra Pescasseroli e Opi, dove il Sangro ha rotto gli argini costringendo alcuni allevatori a mettere in salvo gli animali al pascolo.

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COMUNICATO CAM (Consorzio Acquedottistico Marsicano) - Le forti piogge generano l’ennesimo smottamento di terra nelle sorgenti, i parametri di torbidità salgono, il sistema di controllo del Cam attiva la chiusura automatica degli impianti di captazione e la temporanea interruzione del flusso idrico addotto sui principali serbatoi a servizio di 13 Comuni della Marsica. La società di gestione dà l’allerta ai sindaci di Avezzano, Scurcola Marsicana, Magliano dei Marsi, Massa D’Albe, Capistrello, Cappadocia, Tagliacozzo, Sante Marie, Carsoli, Oricola, Pereto, Rocca Di Botte, Castellafiume e, in conformità con il piano d’emergenza, attiva tutte le procedure previste volte ad assicurare la continuità del servizio. Lo stop ai sistemi di captazione dell’acqua delle due sorgenti interessate, comunque, in questa prima fase con sta creando problemi agli utenti poiché il rifornimento è assicurato dai serbatoi a pieno carico. Disagi potrebbero verificarsi se la situazione non tornerà alla normalità nelle prossime ore. “Sistemi di controllo e tecnici del Cam, come sempre, hanno dato corso alle procedure mirate a salvaguardare la salute pubblica”, spiega il presidente, Gianfranco Tedeschi, “e garantire, nei limiti del possibile, la fornitura agli utenti. Il punto, però, è che le forti piogge stanno creando seri danni alle sorgenti e alle reti fognanti a conferma della bontà delle segnalazioni fatte dalla società di gestione, tre anni fa, così come stabilito dalla Commissione nazionale di vigilanza del Ministero dell’Ambiente, di separare le acque bianche dalle nere. Solo con interventi strutturali, ormai irrimandabili, il Cam, affidatario della gestione, potrà operare al meglio, mentre i problemi potrebbero essere superati. Confidiamo in un’azione decisa di Comuni, Ato e Regione per interventi concreti mirati a creare le condizioni per una gestione all’altezza delle necessità”. Attivate le procedure di emergenza, quindi, il Cam continua a monitorare la situazione delle sorgenti in attesa del ritorno ai parametri normali, per ripristinare il servizio regolare.

AVEZZANO, TRENO STUDENTI SI SCONTRA CON ALBERO CADUTO SU BINARI - Un treno della ferrovia Avezzano-Cassino, che trasportava studenti, si è scontrato con un grosso ramo staccatosi, a causa del vento forte, da un albero e caduto sui binari tra le stazioni di Morino e Castronovo, nella Valle Roveto. Il macchinista ha frenato tempestivamente ma non e' riuscito a evitare l'impatto che ha danneggiato la motrice. Sul posto per rimuovere il ramo sono intervenuti i vigili del fuoco di Avezzano coadiuvati da quelli dell'Aquila e gli studenti sono stati portati a destinazione con un bus sostitutivo messo a disposizione da Trenitalia. Difficile la situazione lungo la Tiburtina all'altezza di Tagliacozzo. La strada è impercorribile in piu' punti a causa di allagamenti. Diversi negozi di Avezzano nella centralissima via Marconi sono rimasti allagati. Il fiume Imele e' straripato in diversi punti tra Villa San Sebastiano e Scurcola Marsicana allagando campi e casolari. Straripati in diversi tratti anche il fiume Salto e il fiume La Raffia nei pressi di Magliano. Frane anche lungo la statale 82 tra Capistrello e Sora (Frosinone). La strada e' stata chiusa in diversi punti.

RISCHI ANCHE A PESCARA

Pioggia e caldo che ha sciolto le nevi in montagna. Sono queste le cause degli allagamenti di queste ore in Abruzzo secondo Angelo D'Eramo, dirigente dell'Autorità di bacino della Regione Abruzzo. "Anche se in 35 anni di lavoro ho visto di peggio, sono comunque abbastanza preoccupato. Una volta si allagavano terreni agricoli o pascoli, ora con l'urbanizzazione i guai sono aumentati - dice D'Eramo - Conosciamo bene la mappa del rischio idrogeologico, specie sulla costa abruzzese con il Saline e il Pescara che possono sempre creare guai seri. Ma quello che conta è tutto il sistma idrografico abruzzese ad essere in condizioni fatiscenti". E per rimettere a posto tutto "servono finanziamenti, ingenti, sì sarebbe una spesa ingente da parte della Regione e delle Province", ammette D'Eramo. E i soldi ovviamente non ci sono. "L'Autorità fa un lavoro di prevenzione, di lavori su torrenti e fiumi prima che arrivi la stagione delle pioggie, e l'orografia montana complica le cose, non basta fare un argine su un fiume"

PREFETTO PESCARA, ALLERTA PER CONDIZIONI FIUME - "Il Prefetto ha informato i sindaci dei comuni di Popoli, Alanno, Scafa, Spoltore e Pescara, la Provincia e tutte le componenti del sistema provinciale di protezione civile ivi compresi i volontari per attivare le procedure previste dai piani di intervento ed in particolare il costante monitoraggio nelle aree esposte al rischio esondazione". La nota della Prefettura di Pescara ha così messo in allerta preventivamente i comuni della val Pescara sulle condizioni del fiume che nell'aquilano sta creando guai con le esondazioni.

INFORMAZIONI ANAS

L'Anas in mattinata ha comunicato la provvisoria chiusura al traffico la strada statale 5 "Via Tiburtina Valeria" nel tratto compreso tra il km 98,2 e il km 100,9 (Tagliacozzo/Innesto SS5 Quarter e Staz. S. Sebastiano/Innesto SS579 Palentina) e la strada statale 696 "del Parco regionale Sirente Velino" tra il km 26,900 e il km 28,400 (Rocca di Mezzo e Rovere), in entrambe le direzioni. Il personale Anas, intervenuto immediatamente sul posto, ha effettuato le deviazioni del traffico sulle strade comunali e provinciali. L'Anas segnala, inoltre, che sulla strada statale 260 "Picente" in direzione L'Aquila è presente un senso unico alternato in corrispondenza del km 18,700, per una frana che ha invaso la corsia nord. Agli automobilisti si ricorda che l'informazione sulla viabilità e sul traffico è assicurata attraverso il sito www.stradeanas.it e il numero unico "Pronto Anas" 841.148.

RIAPRE AL TRAFFICO TRATTO STATALE "TIBURTINA" - Attualmente e' stato riaperto al traffico il tratto della strada statale 5 "Tiburtina Valeria" compreso tra il km 98,2 e il km 100,9 (Tagliacozzo/Innesto SS5 Quarter e Staz. S. Sebastiano/Innesto SS579 Palentina). Il tempestivo intervento delle squadre dell'Anas ha reso possibile minimizzare i disagi e ripristinare la circolazione in sicurezza. L'Anas raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida, specialmente in prossimita' dei cantieri, ricordando che l'informazione sulla viabilita' e sul traffico e' assicurata attraverso il sito www.stradeanas.it e il numero unico "Pronto Anas" 841.148.

I COMMENTI

COSTANTINI (IDV), REGIONE ASSENTE, CHIODI DOV'E'? - "L'Aquila è di nuovo in gravissima difficoltà per l'alluvione che l'ha colpita oggi e Chiodi e la sua giunta sono di nuovo assenti ed indifferenti a questa nuova emergenza". Lo scrive in una nota Carlo Costantini (Idv). "Trovo incredibile ed inaccettabile che alla riunione convocata per questo pomeriggio in via d'urganza dal Prefetto dell'Aquila per fronteggiare la crisi, Chiodi abbia ritenuto di non dovervi partecipare e di non dover delegare nessun assessore - dice il dipietrista - Comune e Provincia erano presenti al gran completo, mentre la Regione era rappresentata, secondo quanto mi è stato riferito, da un collaboratore della segreteria del Presidente". "Non ho partecipato fino ad oggi alle discussioni sul toto assessori che dovrebbero sostituire Venturoni e la Stati, ma credo che ormai la mancanza di rappresentanza di un aquilano nella giunta di Chiodi costituisca oggettivamente un ulteriore danno per la città capoluogo di Regione - dice Costantini - Lo affermo perché sono certo che se la stessa situazione si fosse verificata a Teramo, oggi in Prefettura almeno la metà della Giunta regionale, con a capo lo stesso Presidente, sarebbe stata presente al gran completo. Ma l'Abruzzo non è solo Teramo, è anche e soprattutto, in questo momento, l'Aquila".

MALTEMPO IN TUTTA ITALIA

NEVE A NORD, ALLAGATE L'AQUILA E ZONE TERREMOTO - La perturbazione che sta interessando l'Europa, con la neve e il gelo protagonisti da Londra a Ginevra, non ha concesso alcuna tregua all'Italia: piogge, temporali e nevicate abbondanti hanno provocato diversi disagi in buona parte delle regioni centro-settentrionali. E nelle zone dell'Aquila e della provincia colpite dal terremoto del 6 aprile, gli allagamenti e l'esondazione dei fiumi hanno costretto i vigili del fuoco ad evacuare oltre 200 persone. Una situazione che non migliorerà nelle prossime ore, con gli esperti che prevedono ancora neve e pioggia sul centro-nord, mentre venerdì la perturbazione raggiungerà anche le regioni meridionali con il rischio di nuovi problemi alla circolazione, allagamenti, smottamenti e frane.

"Abbiamo un paese impreparato a eventi che ciclicamente si ripetono" ha ribadito anche oggi il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli sottolineando che si cercano sempre "risorse per l'emergenza, senza pensare alla fase che la precede, cioé alla prevenzione". I disagi principali si sono registrati in Abruzzo, con le zone colpite dal terremoto invase dall'acqua. A L'Aquila diverse strade sono state chiuse e gli allagamenti hanno interessato anche le zone dove sono stati costruiti i nuovi alloggi. I fiumi Aterno e il Sangro sono esondati in diversi punti, costringendo i vigili del fuoco ad evacuare oltre duecento persone a San Vittorino e Cansatessa mentre ad Onna, il paese simbolo del terremoto in cui morirono 41 persone su 300 abitanti, sono stati rinforzati gli argini dell'Aterno per evitare che il fiume raggiunga il nuovo abitato. A Morino invece i pompieri, che hanno fatto oltre 200 interventi nel corso della giornata, hanno soccorso i cittadini rimasti bloccati in un treno poco dopo la stazione e per fronteggiare l'emergenza il comando generale ha disposto l'invio di idrovore e personale dai comandi di Teramo, Pescara e Chieti.

Il presidente della Regione Gianni Chiodi, che é in contatto con il capo della Protezione Civile, chiederà con ogni probabilità lo stato d'emergenza. In Basilicata, invece, si cerca un operaio disperso mentre faceva lavori ad apparati tecnologici sul monte Gaito. La zona é stata interessata da un'ondata di maltempo. Al nord è stata la neve a provocare i problemi maggiori. Fitte nevicate si sono infatti registrate fin dalle prime ore della mattina su Valle D'Aosta, Piemonte, parte della Lombardia e della Liguria. Particolarmente colpite, ma senza grossi disagi per la circolazione, le autostrade Aosta-Monte Bianco e Torino-Savona, così come l'entroterra ligure e buona parte della provincia di Milano. Per quasi tutta la giornata sono stati inoltre interdetti ai mezzi pesanti sia il traforo del Bianco sia quello del Frejus, mentre è ancora chiuso il valico del colle della Maddalena, tra l'Italia e la Francia. Le forti nevicate hanno colpito anche l'Alto Adige e le Dolomiti bellunesi (a Cortina ci sono 20 centimetri di neve) e su tutto l'arco alpino, in considerazione delle previsioni per domani, resta alto il rischio di valanghe. La pioggia ha colpito anche il Veneto, che proprio oggi celebra un mese dall'alluvione che ha messo in ginocchio l'economia della regione: non si sono comunque registrati disagi particolari se non a Venezia dove l'acqua alta ha raggiunto i 111 centimetri sul medio mare.

Temporali anche su Umbria e Marche, dove è esondato nell'anconetano il fiume Esino provocando la chiusura della statale Ss76 ed è stato evacuato a scopo precauzionale un asilo vicino al torrente Nevole. Problemi legati ai fiumi anche nel Lazio: la situazione del Velino e del Liri è giudicata critica, in provincia di Rieti preoccupano i livelli del Turano e del Paglia, l'Aniene, in provincia di Roma, non riesce a scaricare perché il Tevere è in piena. Il livello del fiume che attraversa Roma viene monitorato costantemente e nella notte raggiungerà i 12 metri, un livello comunque inferiore a quello della piena del 2008.

A cura de IlCapoluogo

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