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Kerry: la pace tra israeliani e palestinesi è più vicina che mai

La stampa internazionale sembra scettica sull’argomento, tanto che la notizia non sembra aver generato tanto clamore. Viceversa, il Segretario di Stato americano John Kerry sembra essere molto convinto delle sue affermazioni, tanto da sostenere che israeliani e palestinesi siano più vicini alla pace di quanto non lo siano stati negli anni scorsi.

"Credo che non siamo mai stati tanto vicini dal realizzare la pace e la prosperità e la sicurezza che tutte le persone di questa regione meritano", ha detto ai giornalisti all'aeroporto Ben-Gurion prima della sua partenza da Israele la scorsa settimana.

Kerry, al suo nono viaggio in Israele, ha sostenuto intensi dibattiti con i leader israeliani e palestinesi per discutere dei dispositivi di sicurezza per un futuro trattato di pace.

Il Segretario di Stato ha inoltre sottolineato che i negoziati tra i due paesi stanno progredendo ma che Netanyahu non può andare avanti su altre questioni fondamentali prima di risolvere i problemi relativi alla sicurezza.

"Le persone che realmente sanno cosa sta succedendo non ne parlano. Il fatto che nessuna informazione sia trapelata non significa che le trattative non siano produttive", ha detto Kerry in conferenza stampa, aggiungendo che sia Netanyahu che Abu Mazen sono impegnati nei colloqui di pace, nonostante l'opposizione in ciascuno dei loro campi.

Kerry ha detto che ha presentato a Israele "alcune idee" su come migliorare la sicurezza sotto qualsiasi eventuale accordo, e che, nonostante i negoziati in corso condotti direttamente tra Israele e i palestinesi, gli Stati Uniti possono dare un forte contributo in questo senso. Kerry ha aggiunto che 160 esperti e dipendenti dell0amministrazione americana sono stati coinvolti nella preparazione del piano di sicurezza presentato dal generale John Allen: "Crediamo che si possa contribuire con idee che potrebbero aiutare israeliani e palestinesi arrivare a un accordo", ha aggiunto Kerry.

Il segretario di Stato ha aggiunto che gli Stati Uniti non avrebbero sostenuto un accordo che non riuscisse ad aumentare la sicurezza di Israele da un lato, e a non concedere ai palestinesi lo stato indipendente (che meritano) dall'altro. "Se la sicurezza di Israele non può aumentare a seguito di un accordo è molto difficile arrivare ad una conciliazione. Ovviamente, la sicurezza è fondamentale nella mente del premier e la sua squadra rispetto alla loro capacità di andare avanti su altre questioni".

Non un'intesa transitoria, dunque, ma "un accordo finale", questo sembra essere l'obiettivo degli Usa.

 

Foto: Ansa

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