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Kepler-20f e Kepler-20e: gemelli e terrestri

Finalmente c’è riuscito! La promessa era stata fatta, ed è stata mantenuta: Kepler, il telescopio spaziale a caccia di pianeti extrasolari, made in NASA, ha osservato per la prima volta nella storia il transito di due pianeti di taglia terrestre attorno a una stella simile al Sole.

Solo di qualche settimana fa l’annuncio della scoperta di Kepler-22b, un pianeta poco più grande della Terra (dimensione stimata 2,4 masse terrestri, il più piccolo mai osservato finora) in orbita attorno alla stella Kepler-22 all’interno della fascia di abitabilità, ovvero la zona a distanza tale dalla stella da garantire acqua liquida, prerequisito fondamentale per l’esistenza della vita come la conosciamo.

Mentre oggi il team di Kepler ci sorprende con questa notizia, di poche ore fa, infatti, l’annuncio che in orbita attorno alla stella Kepler-20, una stella gialla simile al Sole distante 950 anni-luce dalla Terra, il telescopio spaziale è riuscito a osservare il passaggio davanti alla stella (una vera e propria eclisse) di due corpi simili per dimensioni alla Terra.

“Abbiamo superato una soglia: per la prima volta siamo stati in grado di individuare pianeti più piccoli della Terra attorno a un'altra stella” così annuncia la scoperta uno degli autori François Fressin dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics.

Purtroppo, però, i due pianeti scoperti denominati Kepler-20e e Kepler-20f non hanno le tipiche caratteristiche di pianeti abitabili a causa della loro vicinanza alla stella. Se paragonati al Sistema Solare si potrebbero collocare all’interno dell’orbita di Mercurio, infatti distano rispettivamente da Kepler-20 circa 8 e 17 milioni di chilometri impiegando dai 6 ai 19 gironi a compiere un orbita completa intorno alla stella. La vicinanza al proprio astro li rende inoltre molto caldi, infatti le prime stime indicano che sulla superficie i pianeti si possano raggiungere temperature molto elevate che superano i 400°C.

Il sistema stellare attorno a Kepler-20 è molto popolato, infatti oltre ai due pianeti simili alla Terra è stato dato l’annuncio della scoperta di altri tre pianeti gassosi appartenenti allo stesso sistema, con masse superiori, tutti con orbite molto ravvicinate alla stella.

“Abbiamo dimostrato l’esistenza di pianeti di taglia terrestre attorno a stelle simili al Sole, ma soprattutto che l’umanità è in grado di rilevarli” continua Fressin “questo è l’inizio di una nuova era”.

Matteo Soldi

Immagini e video: NASA/Ames/JPL-Caltech

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