Italia, foto scolastica
Berlusconi ha fatto una prima battuta dicendo che si è trattato di "una fatalità". Per cui episodi del genere non si verificheranno più, il problema non è strutturale per la scuola pubblica italiana. Se per caso trascorrete 5 o 8 ore al giorno in un edificio non a norma, pieno di crepe, con l’intonaco che casca a pezzi, gli allacci elettrici a vista eccetera, che funge da scuola, state tranquilli: non accadrà nulla, le fatalità non si ripetono. Chissà se anche i familiari di Vito pensano si sia trattato solo di una fatalità.
Si aspetta una seconda battuta di Berlusconi sul fatto che il liceo scientifico fosse intitolato a Charles Darwin, in questa Italia anti-evoluzionista. Nel frattempo ha anche detto che "ora il governo interverrà". E qui tocca correggerlo: il governo è già intervenuto. La 133 taglia i fondi per i lavori di restauro alle scuole pubbliche del 50%.
Aggiornamento:
Brunetta ama parlare, e ogni tanto va citato. Ha detto: "La maggioranza delle scuole italiane è a norma e va bene". Allora non capisco: qual è il problema? Si sa che a questo governo non importa nulla delle minoranze. Se siete fortunati, frequentate scuole che non vi cadranno in testa, e se non lo siete, beh, cazzi vostri. Ci vuole ottimismo, in Italia.
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