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Ischia: uniti per l’abusivismo edilizio

Ischia, 1° Maggio 2006, Monte Vezzi

 

Si, proprio così, non CONTRO ma PER l’abusivismo edilizio, che sull’Isola “verde” regna sovrano, violentandola nel profondo, trasformandola in un unico blocco di cemento e allontanando così anche quei pochi turisti che ancora vengono nonostante tutto. L’abusivismo che uccide (la tragedia di Monte Vezzi evidentemente non ha insegnato nulla ai nostri sindaci), l’abusivismo contro cui la magistratura tenta invano di operare per ristabilire la legalità.

I sei sindaci dell’Isola d’Ischia più quello dell’Isola di Procida in modo bipartisan (confermando, se ce ne fosse ancora bisogno, che tra PD e PDL manchi solo una “L”) hanno oggi annunciato le loro dimissioni (purtroppo revocabili entro 20 giorni) per lunedì prossimo se il “condono ter” varato da Berlusconi (che non si applica a zone protette e vincolate come le isole di Ischia e Procida) non verrà esteso anche a queste.

Recentemente le demolizioni avevano “preoccupato” i sindaci dopo che nel Comune di Barano d’Ischia, dopo tanti anni di illegalità impunita, era stata terminata la prima storica demolizione portata avanti dalla Procura della Repubblica di Napoli in seguito ad una sentenza passata in giudicato. Sono 600 gli interventi programmati dai Magistrati guidati dal Procuratore aggiunto che guida la squadra dei reati ambientali Aldo De Chiara. L’ultimo tentativo di evitare le demolizioni, il ricorso alla Corte Costituzionale affinché dichiarasse incostituzionale il Condono Ter, era andato anch’esso a vuoto dopo che la Consulta ha, lo scorso 8 Maggio, aveva dichiarato la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale sollevata dal Giudice dell’esecuzione del Tribunale di Napoli, sezione distaccata di Ischia, Angelo Di Salvo, che con ordinanza del 21 Agosto 2008, aveva bloccato di fatto l’efficacia delle demolizioni ordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli riguardante 140 abusi edilizi passati in giudicato e quindi soggetti alla pena accessoria della demolizione, che la Procura di Napoli voleva eseguire.

I sindaci di Ischia e Procida avrebbe avuto tante motivazioni per dimettersi in favore di battaglie per la legalità e i diritti degli isolani (una su tutte i trasporti marittimi con la Caremar che presto scomparirà con la gioia degli armatori privati).

Si sono invece dimessi sposando la causa dell’abusivismo edilizio per tentare di bloccare le demolizioni, (non per farle eseguire). E ciò nonostante fosse noto a tutti (avvocati e sindaci in primis) che il “condono ter” non era applicabile a zone vincolate (quali Ischia e Procida, tutelate tra l’altro anche da direttive europee quali Habitat e Uccelli ed inserite nei siti di interesse comunitario nella rete Natura 2000).

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