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Iran: il gruppo metal Confess nel mirino delle autorità per blasfemia

La notizia sta circolando molto negli ambienti musicali, ma non se ne trova ancora traccia sulla stampa internazionale.

Nikan Khosravi e Arash “Chemical” Ilkhani, 21 e 23 anni, componenti del gruppo metal iraniano “Confess” (qui la pagina Facebook, non più aggiornata da tre mesi), rischiano il carcere e addirittura la pena di morte a causa della loro musica.

Arrestati a novembre e rilasciati su cauzione il 5 febbraio, i due “metallari” sono accusati di blasfemia, propaganda contro il sistema, costituzione di un gruppo illegale, registrazione e promozione di musica considerata diabolica, testi anti-religiosi e interviste a radio straniere messe al bando.

Il nuovo album del gruppo, autoprodotto con l’etichetta Opposite Records, s’intitola “Alla ricerca dei sogni”.

I titoli di alcuni brani sono tutto un programma: “L’alfabeto del potere”, “Cinque anni in una caverna” e “Teh-hell-ran” (gioco di parole tra il nome della capitale iraniana e la parola inglese “inferno”).

Il brano che potrebbe causare la condanna a morte per blasfemia s’intitola “Sono il tuo Dio”. Come dire, la prova del “reato”.

Khosravi e Ilkhani sono in attesa di conoscere la data del processo.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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