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Iran, arrestate e poi scarcerate madre e sorella di un blogger ucciso in carcere

Il 3 novembre le autorità iraniane hanno arrestato Gohar Eshghi (nella foto di Iran Human Rights) e Sahar Beheshti, madre e sorella di Sattar Beheshti, ucciso in carcere nel 2012.

 

Si è trattato di un atto intimidatorio, dato che le due donne sono state rilasciate 72 ore dopo: il tempo necessario perché non potessero svolgere una cerimonia per ricordare la morte del loro congiunto, avvenuta esattamente nove anni prima, e gli omicidi dei giovani manifestanti della fine del 2019.

A scatenare il brutale arresto – cui hanno assistito due figli di dieci anni e il marito di Gohar, picchiato mentre cercava di proteggere la moglie, svenuta a seguito dell’irruzione nella loro abitazione – era stato un video, rilasciato dalla Fondazione Sattar Beheshti, in cui la donna chiedeva ancora piena giustizia per il figlio.

Sattar Beheshti, blogger e attivista, era stato arrestato il 31 ottobre 2012 dalla polizia informatica, con l’accusa di “aver agito contro la sicurezza nazionale mediante i social media”, soprattutto i suoi post su Facebook. Torturato, era morto il 3 novembre.

Un tribunale ha poi condannato un agente della polizia penitenziaria a tre anni di carcere per “omicidio quasi intenzionale”, uno dei tre tipi di omicidio previsti dal codice penale iraniano.

 

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