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Iran, arrestata avvocata e attivista per i diritti umani

È finita di nuovo in carcere l’avvocata e attivista per i diritti umani iraniana Narges Mohammadi. Le forze di sicurezza l’hanno arrestata ieri mattina, nella sua abitazione di Teheran.

Mohammadi, madre di due gemelli di otto anni, è stata vicepresidente del Centro per i difensori dei diritti umani (l’organismo fondato dalla Nobel per la pace Shirin Ebadi e presto finito fuorilegge) e cofondatrice dell’associazione “Passo dopo passo, stop alla pena di morte”, la prima campagna nazionale per l’abolizione della pena capitale in Iran.

Deve rispondere di “propaganda contro lo stato”, “riunione e collusione contro la sicurezza nazionale” e “costituzione di un gruppo illegale e contro la sicurezza”, ossia l’associazione abolizionista.

A causa delle sue attività pacifiche in favore dei diritti umani, Mohammadi era stata già arrestata nel 2010 e nel 2011. L’ultima volta era stata condannata a 11 anni di carcere. In entrambe le occasioni, le sue pessime condizioni di salute avevano spinto le autorità a rilasciarla su cauzione.

 
 
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