• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Io se fossi Walter (capitolo conclusivo)

Io se fossi Walter (capitolo conclusivo)


L’ultima giornata da Walter.

Avvertenza: i fatti, i personaggi descritti sono frutto di immaginazione, qualsiasi riconoscimento è dettato puramente dalle regole del caso e non da citazioni volontarie.

Finalmente è finita.
Voglio dire, questa cazzata del Partito Democratico.
E dire che quel giorno, quando avevo già in mano i biglietti per l’Africa, sembrò quasi un inizio beneaugurale. Mi trovavo fuori dal Cts, avevo comprato due biglietti d’aereo, uno per me di sinistra, uno per me di centro, e raggiante stavo per telefonare a mia moglie, giusto per comunicarle, che sì, finalmente stavo per andare in Afric

Poi si avvicina una macchina, i vetri sono scuri, di quelli da persone importanti, che all’interno non si vede niente. Si abbassa un finestrino, e riconosco subito Massimo. Ciao, gli dico, come va? e i suoi scagnozzi mi buttano a forza in macchina. Cerco di spiegare che devo andare in Africa, voglio dire, volo prenotato e tutto, avevo avvertito anche gli amici di craxi in Tunisia, voglio dire, era tutto fatto. E mi ritrovo a casa di Massimo, a bere come un folle e a schiantare un po’ di molotov in giardino come ai vecchi tempi. Le rimpatriate sono sempre belle, si sa.
Poi non ricordo bene, mi ritrovo nudo e legato nello scantinato di Massimo, che mi guarda cattivo arriciandosi i baffi.

Segue breve ma intensa lezione su maggioritario, bicamerale, politica fantasiosa e roba del genere. Mi dice di avermi installato un chip dietro l’orecchio, invisibile ad occhio nudo, un po’ come quello dei cani, che rileverà ovunque la mia posizione. L’unico modo per uscire da questa condizione, capisco, è candidarmi in un partito nuovo, dal nome idiota, fare la campagna elettorale, perdere, fare vincere ovunque Berlusconi e poi, libertà e Africa.

Vi chiederete perchè Massimo voglia far vincere Berlusconi, ma è ovvio, lui stesso è stato minacciato dalla Einaudi e dalla Mondadori. Niente governo a Berlusconi niente royalties, niente royalties niente barca.
Mi decido.

Non si pensi, mi decido con riluttanza.


E da quel giorno decido di combinarne di tutte. Mescolo fondamentalisti cattolici come la Binetti con ex comunisti, candido in parlamento industriali ricchi e potenti, mandando in culo gli operai, sul palco presento giovani aggraziati ma inutili, e per denotare la massima mancanza di stile copio lo slogan da un’altra campagna elettorale in corso.

Arrivo persino a dire che quando mi sono iscritto da giovane nel PCI il mio sogno era il Partito Democratico. A quel punto, penso: la gente deve essere proprio imbecille per votarmi.

Infatti vince Berlusconi.
Io a quel punto volevo andarmene via, pensavo di aver fatto il mio, e invece Massimo mi guarda in cagnesco e mi saluta con un raggiante: ecco il nostro capo dell’opposizione. Io? Ma se non riesco ad infamare nemmeno uno scarafaggio?! E per giunta mi dice: da qui in avanti infamare Di Pietro.

Pensare che io con Tonino c’andavo spesso a prendere la pizza da asporto vicino a Montecitorio, da Gennaro, pizza napoletana alta, buona come non mai.
Ed io giù a buttare merda su Tonino.

Ma non basta. Ci voleva anche la Sardegna. Voglio dire, io ero arrivato al limite, non ce la facevo più, non un’altra campagna elettorale, e per favore! E invece sì. Mi convinsero dicendomi che se Soru avesse vinto mi avrebbero sì mandato in Africa, ma con Ezio Greggio a gridarmi di continuo Tiscaliii. Ho accettato, che dovevo fare?

Poi Soru perde, contro uno sconosciuto. Roba da pazzi. Siamo riusciti a fare anche questo.

A questo punto, dico, ok posso andare in Africa, si può fare? chiedo.
Ed è a quel punto che Massimo ride, mi di preleva il portafoglio di mano, sostituisce i miei documenti e mi consegna alla polizia.

Ahmed. Adesso mi chiamo Ahmed e sono in un centro di permanenza.
Mi aspettano diciotto lunghi mesi, e poi sarò rimpatriato in Africa.
Sembra una sciocchezza, ma vi garantisco, non vedo l’ora.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares