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 Home page > Tribuna Libera > Intervista a Neja

Intervista a Neja

Intervista ad una grande star italiana ed internazionale della musica dance (e non solo).

Salì alla ribalta sul finire degli Anni '90 (con l'album The Game ) facendo ballare ed andare in estasi una generazione di giovani, per poi negli anni seguenti sperimentare nuovi generi musicali, sfornando nuove canzoni con cui ci allieta sinora.
Bravissima artista e bellissima donna, oggi Neja (pseudonimo di Agnese Cacciola) si confessa ai nostri microfoni.

Ciao, grazie per aver accettato di concederti ai nostri microfoni. Per iniziare ti chiedo: Quando ti è venuta per la prima volta l'idea di cantare?
Credo che non ci sia stato un vero e proprio inizio… anche mia mamma canta e credo sia stato naturale aver iniziato da piccolissima...

La tua famiglia ha sostenuto questa tua passione?
Sì, si sono stati i miei primi fans. E devo molto a loro.

Da adolescente che tipo di ragazza eri?
Da adolescente ero molto timida, cercavo di non apparire molto...

Che hobby avevi?
Facevo atletica e ovviamente cantavo tantissimo!

Che musica prediligevi all'epoca? Quali erano i tuoi cantanti preferiti?
Da sempre il mio punto di riferimento è Sting, poi Stevie Wonder. Ci sono tanti altri artisti da allora ad oggi che mi piacciono e mi hanno ispirata. Ma loro sono sempre stati i...Number one!

Perchè hai scelto l'inglese per le tue canzoni?
L’inglese è sempre stata la lingua con cui sono riuscita ad esprimere concetti molto personali e profondi che in italiano faccio fatica magari a tirar fuori.

Da dove trai l'ispirazione per la tua musica?
Dalla mia vita e da quella delle persone che mi "colpiscono", siano amici o anche sconosciuti.

La musica dance negli anni '90 e 2000 toccò picchi elevatissimi, anche grazie ad artisti eccezionali come te, con canzoni che hanno fatto la storia e che sinora tutti ci ricordiamo ... Come mai adesso, coi cantanti di oggi, non si riesce nemmeno ad avvicinare quei livelli?
Non saprei risponderti… alcuni prodotti esteri sono molto ben confezionati. Qualcosa di buono c’è, anche se pochissimi di ottimo livello; la maggior parte sono prodotti studiati a tavolino nei minimi particolari, mentre forse all’epoca la canzone era alla base di tutto.

A quale canzone sei più legata fra tutte quelle del tuo vasto repertorio?
Tutte sono un po come dei figli. "Restless" è la più famosa, ma a me piacciono quelle più tranquille, le ultime, tipo “I’m alive”, oppure “Walking on a dream”, “Mum’s day”...

Tu per via del tuo lavoro hai girato il Mondo: qual è stata la città più bella in cui ti sei esibita?
Io amo Parigi, trovo sia la città più bella vista finora, ma mi hanno colpita moltissimo anche Tokyo e Kyoto.

A parte la musica cosa occupa un posto importante nella tua vita?
La famiglia è al primo posto, visti i tempi, ma il resto del tempo lo dedico all’insegnamento del canto e dell’inglese, a breve diventerò anche speaker radiofonica...

Che progetti hai per il futuro?
Se possibile cercare un pò di serenità e stabilità, ovunque possa trovarla… questa pandemia mi ha tolto tanto...

Hai un sogno da realizzare?
Girare il mondo con la mia famiglia in camper...

A Natale cosa vorresti per regalo?
Idealmente, che finisca questa pandemia e si torni a vivere appieno. Realisticamente un volo per qualche posto che non ho ancora visitato.

 

Grazie infinite!!!

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