• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Intellettuali, giù dallo scranno! Il vero potere è nella tv

Intellettuali, giù dallo scranno! Il vero potere è nella tv


Per commemorare la morte dell’editrice siciliana Elvira Sellerio, un suo amico fotografo, Ferdinando Scianna, spara niente di meno che l’attività di questa signora della borghesia siciliana: “rivoluzionò l’isola”.
 
Come sempre, gli intellettuali guardano alla propria categoria come l’ombelico del mondo, a questo o quel libro come decisivi nella formazione del pensiero, e magari non si accorgono che una trasmissione televisiva o una battuta di Iva Zanicchi convince e orienta persone, più della attività editoriale di una vita.
 
I risultati elettorali siciliani dovrebbero insinuare qualche dubbio sulla “rivoluzione” compiuta dalla suddetta editrice, e non dovrebbe sfuggire a chi si occupa di comunicazione che il 70% degli italiani si informa solo con la Tv, non legge libri né giornali, e dunque la vera rivoluzione italiana, il vero colpo di stato, l’hanno fatto quelli che si sono impossessati delle reti televisive: capitalisti e casta politica.
 
Messo questo punto fermo, il ruolo degli intellettuali, in senso progressista, è uguale a zero. Nessuno si pone il problema di come fare per raggiungere le masse popolari drogate di TV, che, contro i propri interessi, sono sapientemente guidate alle urne, dove operai, disoccupati, pensionati, giovani, votano per il loro spacciatore di fiducia.
 
A questo enorme potere di dominio dell’etere, questi intellettuali che trasudano cultura da tutti i pori, si dovrebbero accorgere che si aggiunge un altro potere, che in Italia è decisivo per vincere le elezioni, ed è quello della Chiesa, che ha una presenza capillare sul territorio, ed è l’unica organizzazione in stretto contatto con i poveri e gli ignoranti, dispone di imponenti risorse economiche con l’8 per mille, e offre alle varie destre il voto di queste pecorelle, già addomesticate alla rassegnazione e all’obbedienza.
 
Aggiungiamo che in Italia non esiste più una sinistra presente sul territorio, non esiste più una identità di classe e, se Berlusconi, a capo di un partito-contenitore di tutti i rifiuti della prima Repubblica, pieno di approfittatori, inquisiti, piduisti, si ripresenta alle elezioni, i drogati dalle sue Tv e dal Vaticano lo rieleggono.
 
Cari intellettuali, così stanno le cose. Scendete dalla cattedra e cercate di parlare con le persone, con gli schiavi salariati, con gli emarginati, con i disoccupati, con i giovani senza futuro e, insieme a loro, cercate soluzioni concrete e parole d’ordine. Al di fuori di questo la vostra ininfluenza è assoluta.
 
Mi permetterei di suggerire qualche obiettivo per tornare alla democrazia:
-chiunque possiede mezzi di comunicazione è ineleggibile
-nessun soggetto privato può possedere più di una rete televisiva
-abolizione dell’8 per mille alla Chiesa, che si ingerisce nella politica e invita a votare per la destra.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares