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Incendi all’Aquila, notti di paura: fiamme a ridosso delle case

L'AQUILA. L'odore di cenere, il fronte dell'incendio che si allarga, il timore che si avvicini al centro abitato. L'incertezza della notte. L'ennesima notte di preoccupazione a causa degli incendi di origine dolosa - sono stati trovati inneschi - che stanno flagellando il monte di fronte al quartiere di Pettino, uno dei più popolosi dell'Aquila. 

Gli alberi che nei mesi dell'emergenza Coronavirus sono stati un po' gli anticorpi per tante persone che hanno cercato benessere tra i sentieri della zona, ora sono i balia di un vento che che sta "spingendo" il rogo in una o nell'altra direzione. Tanta è gente scesa in strada impaurita, tra cui cittadini che si mettono a disposizione per le operazioni di contenimento e contrasto. 

L'effetto delle fiamme, di notte, è angosciante. Il rogo è ben visibile da ogni parte della città. Così come si avverte anche a distanza l'odore acre del fumo. Vista la situazione che si sta delineando, non c'è certezza che le linee tagliafuoco possano reggere al cento per cento. In tal senso, c'è timore che le fiamme possano arrivare alla zona di Madonna Fore e San Giuliano, molto frequentata dagli aquilani, già colpita dal rogo devastante del 2007. Soprattutto perché le operazioni dispegnimento con canadair ed elicotteri riprendono solo con la luce del giorno.


  
 Sono circa 300 le persone che stanno operando nel fronte aquilano e su quello, che deve comunque essere monitorato perché non domato, divampato per primo nella collina che sovrasta la frazione aquilana di Arischia. Sul posto, riferisce l'Ansa, oltre ai vigili del fioco, protezione civile, volontari, esercito, forze dell'ordine e polizia locale. Intanto, vanno avanti le indagini e la inchiesta per individuare i piromani. 

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