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Immagina i Beatles in Italia, nel 1965 (video)

Manca solo una settimana, il 27 giugno i Beatles sono a Roma! Spero tanto di poterci andare all' Adriano: ho 15 anni.

I Beatles non li ho visti mai, non me lo permisero i genitori, neanche di andare al concerto pomeridiano. Già... allora come le feste in casa o i locali da ballo, c'erano le pomeridiane. Che anno quel 1965, aprì anche la prima discoteca a Roma, il Piper (qui il mio ricordo).
Ci fu un'intervista presso l'emittente televisiva scozzese STV il 30 Aprile 1964 con i sottotitoli in italiano, ai Beatles, ma allora non c'era internet, i cellulari, la Rete...Il telegiornale annuncia i Beatles a Roma, in Italia, per la prima volta (e l'ultima)
E' il 24 giugno del 1965 quando i Beatles suonano per la prima volta in Italia, al Vigorelli di Milano: primo concerto alle 17 ( 7.000 spettatori), secondo alle 21 ( 20.000 persone). I concerti durano 40 minuti, il biglietto varia da 750 a 3.000 lire (un giornale costava 50 lire, un caffè 60, per comprare un disco ne occorrevano 1.800). Incasso: 18 milioni il pomeriggio e 40 milioni la sera.Gli ospiti speciali detto in inglese, special guest, sono Peppino di Capri, Fausto Leali, i Novelty, Maurizio e i New Dada.Suonano mezz’ora tanto il pomeriggio che la sera.
La seconda tappa è Genova il 26 giugno, suonarono al Palazzetto dello Sport della Foce. Doppio concerto, al pomeriggio e alla sera con, rispettivamente, 5.000 e 15.000 persone: 2.000 lire di biglietto per 35 minuti. Dissero che scelsero Genova perché, tra le città italiane, era la più inglese di tutte, poi ci fu la loro fuga notturna dal Columbia Excelsior...attesero le due di notte e decisero di uscire per scoprire la città e buttarsi in mare. Il Corriere della Sera racconta: “Hanno lasciato che quelle due o tre decine di fans in sosta permanente davanti all’albergo si decidessero a smobilitare, poi verso le due di notte sono usciti per la città; l’hanno girata in lungo e in largo, si sono fatti condurre nella zona alta per godere dello spettacolo del porto illuminato. Uno di essi si è fatto addirittura portare fin oltre Nervi, a Sori: qui ha raggiunto la riva del mare, si è spogliato e si è gettato in acqua. Era George Harrison”.
Le calde giornate e serate proseguono per i Beatles a Roma: il Teatro Adriano per quattro spettacoli, due il 27 giugno e due il 28. Di uno dei due concerti romani tenuti dai Beatles il 27 giugno 1965 è stato recentemente pubblicato un raro video restaurato, reso disponibile sul canale YouTube Videoteca Michele Patucca. Il filmato in questione, privo di audio originale dello show, presenta le riprese effettuate da Mario Cenci ed è frutto del restauro effettuato da Michele Patucca partendo dalla pellicola originale.
Come segnalato nella didascalia della clip riportata più sopra, sul canale YouTube di Adam Bound è stata pubblicata un’altra versione del video, frutto della sincronizzazione delle riprese video di Mario Cenci relative al concerto tenuto dai Beatles la sera del 27 luglio 1965 con l’audio dello show andato in scena, invece, nel pomeriggio dello stesso giorno.
Ed ecco arrivata la domenica romana del 27 giugno 1965, alle quattro e mezza del pomeriggio. Alcuni commentano: " La cantante Milva, molto famosa all’epoca, aveva detto che non riusciva proprio a rendersi conto della loro bravura, supportata dall’attrice Franca Valeri che confessava che il successo di quei quattro fosse davvero un mistero. Il regista teatrale Strehler, quello che indossava sempre un dolce vita nero anche d’estate, aveva sentenziato: “Non mi convincono molto, anche se deve esserci una ragione se vanno così forte”. Ma quello che li stroncò più di tutti fu l’intellettuale per antonomasia del momento, Pier Paolo Pasolini, che aveva scritto: “Non mi so proprio spiegare il loro successo. Sono quattro giovanotti completamente privi di fascino che suonano una musica bellina. Niente di più”.
"Sono vestiti di nero, dalla testa ai piedi, camicie escluse. John Lennon aveva sulla testa il famoso cappello con visiera detto, appunto, cappello alla John Lennon. Dopo la frase gridata da Paul “ciao, Roma!”, attaccarono al volo Twist and shout e le ragazzine in platea attaccarono invece a gridare, così tanto che nessuno riuscì più a sentire niente. Così io, da dietro la colonna, intravedevo loro e sentivo a malapena le canzoni successive, I’m a loser, I feel fine, Baby is in black, I wanna be your man, A hard days’ night, She is a woman, Long Tall Sally, Can’t buy me love. Il concerto durò mezz’ora, non un istante di più. In tutto una decina di canzoni, neanche quante ce ne stavano in genere in un intero long playing. Neanche uno straccio di un bis. Solo un ultimo saluto, quello che avevamo già sentito prima: “Ciao, Roma!”.Marco di Tillo"
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sul tetto
...A Piazza Cavour c’è un po’ di trambusto e parecchia curiosità. Le ragazze portano deliziosi abitini colorati, i ragazzi si danno di gomito e si accendono un’altra sigaretta. Si entra all’interno del teatro e il caldo aumenta. Il primo tempo è riservato ai gruppi (italiani) di supporto: Peppino di Capri e i suoi Rockers, Fausto Leali e i Novelty, Maurizio Arcieri e i New Dada, Pino Donaggio ed altri. Nel pomeriggio il teatro è mezzo vuoto, la sera c’è più gente. Arriva Catherine Spaak e scattano le ovazioni, qualcuno degli artisti spalla si becca qualche fischio, per i Beatles si scatena l’entusiasmo: c’è chi sa tutte le loro canzoni a memoria, ci sono i ragazzi “tarantolati” e le ragazze in preda all’isterismo. E ci sono, anche, coloriti battibecchi fra chi vorrebbe sentire e chi è capace di urlare più degli urlatori britannici, le cui voci e i cui strumenti sono amplificati in maniera esagerata.Il giorno successivo qualche giornale scrive che Roma ha riservato un’accoglienza tiepida ai quattro ragazzi inglesi. Gli organizzatori corrono ai ripari e per i due concerti del lunedì abbassano i prezzi. Per le repliche del 28 giugno il teatro, che arriva a contenere quasi tremila persone, è strapieno. I concerti durano fra i 20 e i 35 minuti ciascuno, i Beatles attingono ai loro primi quattro album, regalano “Ticket to Ride” (anticipazione di “Help!”, che uscirà ad agosto) e saccheggiano il repertorio di Carl Perkins, Chuck Berry e Little Richard. Paul Mc Cartney presenta molti dei brani in un buon italiano, la RAI (pare) riprende uno degli show e chissà se riusciremo mai a vederlo.Gianni Minà scarrozza George e Ringo nella sua Fiat 600, Paul cerca di ottenere qualcosa da mangiare a tarda notte, mentre John dichiara che non gli dispiacerebbe vivere a Roma, una volta andato in pensione. Parioli, Prati, Trastevere, piazza Navona: i quattro ragazzi di Liverpool non si negano ai richiami suadenti della città eterna. Sono anche lì lì per entrare al Piper , ma Gianni Minà, andato in avanscoperta, li sconsiglia: troppa ressa! Il martedì partenza verso un’altra destinazione e verso la gloria planetaria ed oltre. "
Viceversa dovetti aspettare i miei 20 anni, appena compiuti nel settembre del 1970, per correre con il mio compagno di allora in Vespa al Palasport: il 29 settembre a Roma, c'erano i Rolling Stones. Tornarono altre volte i Rolling, invece i Beatles non tornarono più.
 
Dato che questo giugno 2022 è torrido vi regalo un meraviglioso e fresco video dei 4 di Liverpool, effettuato dal vivo sul tetto della Apple Corps il giorno 30 gennaio del 1969 Don't Let Me Dow e quello sul tetto fu l’ultimo concerto dei Beatles. : "Oh mi ha fatto, mi ha fatto bene". Spero anche a voi. Cliccate sulle parole brillanti e ci sono i video!
 

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