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Il suono della west coast music

Apposita conversazione sulla musica della west cost a cura del Circolo Cultutare "L'Agorà" presso la sede della Biblioteca "De Nava" di Reggio Calabria. Nel corso dell'incontro sono state analizzate, a cura dell'esperto musicali Gerardo Pontecorvo, le varie fasi storiche di tale genere musicale.

La Route 66 ha rappresentato l’anello di congiunzione del vasto territorio statunitense. Essa attraversa diversi stati e fu percorsa da diverse culture, come quelle facenti parte del contenitore musicale della West Coast dove le attitudini latine provenienti dal vicino Messico si miscelano con una mescolanza di rock’n’roll, del blues, il folk, il country ed altre contaminazioni musicali.

E proprio sulle coste californiane del Pacifico si concentrarono musicisti dalle varie esperienze, tanto che tra gli anni ’60 ed i ‘70’s, si ebbe a verificare un notevole interesse da parte dell’industria musicale. Le origini di tale fenomeno vanno attribuite soprattutto ai Beach Boys. Fra i gruppi west coast più rappresentativi ci furono i Jefferson Airplane, i Grateful Dead, i Byrds, i Buffalo Springfield ed i Quicksilver Messenger Service.

Fra i primi quattro gruppi ci fu molta collaborazione: spesso facevano jam session e collaborarono anche in molti album. Tra gli altri esponenti di questo genere troviamo nomi eccellenti come le bands di The Lovin' Spoonful, America, Eagles, Doobie Brothers, e Neil Young con varie collaborazioni con David Crosby, Stephen Stills e Graham Nash, mentre tra i singoli artisti, altri esponenti furono Joni Mitchell, James Taylor, Jackson Browne e Carly Simon. Questa full immersion è stata organizzata dal Circolo Culturale „L'Agorà” e nel corso della conversazione sono stati analizzati vari aspetti di tale genere a cura dell’esperto musicale Gerardo Pontecorvo.

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