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Il servizio segreto tedesco BND spiava i Paesi europei assieme alla NSA americana

Sta prendendo una brutta piega la notizia di una cooperazione fra l’agenzia di sicurezza tedesca Bundesnachrichtendienst (in sigla BND o letteralmente 'Servizio Informazioni Federale') e i loro colleghi americani della NSA (National Security Agency).

Una stretta collaborazione per spiare paesi come la Francia, l’Italia e la stessa Commissione europea. Angela Merkel, alla quale il BND risponde, sta cercando in tutti i modi di chiamarsi fuori dagli attacchi dell’opposizione e dalle critiche dei giornalisti tedeschi. Ma la Cancelliera tedesca non è tranquilla nemmeno sul fronte interno della grande coalizione che sostiene il suo Governo: anche da quella parte le arrivano forti rimproveri in merito alla vicenda.

Non solo spionaggio “politico” bensì anche quello, ancora più grave, riferito allo spionaggio industriale. Il BND spiava persino le aziende tedesche “passando” ai colleghi della NSA importanti informazioni su tecnologia e strategie aziendali. Di tutto questo vengono accusati i vertici del BND e chi li gestisce, la Merkel e il suo ministro dell’Interno in testa, con accuse che si avvicinano di molto a quello che si potrebbe definire un vero e proprio “tradimento alla nazione”. Dopo alcuni giorni di silenzio, la Merkel non ha potuto esimersi dal giustificarsi, rispondendo alle pressanti domande postole dai giornalisti tedeschi. La Cancelliera ha voluto precisare di non sapere nulla di attività illecite, ma, nel contempo, ha inteso chiarire che;

I servizi segreti tedeschi da sempre lavorano a fianco degli altri paesi per proteggere meglio la vita di 80 milioni di tedeschi”.

Una comunicazione labile, troppo diplomatica ed evanescente, in merito a una vicenda tanto grave quanto delicata. Le dichiarazioni della Merkel non hanno convinto la stampa tedesca, ma nemmeno l’opposizione al Governo e persino la maggioranza sta iniziando a dubitare della buona fede dell’esecutivo. Per chiarire i fatti il Parlamento ha istituito una commissione d’inchiesta, mentre la stampa è partita all’attacco del governo in modo molto determinato e diretto.

DER VERRART (Il tradimento). La BND e il governo contro gli interessi tedeschi”.

Titolava così il settimanale Der Spiegel nel numero uscito il 2 maggio scorso, con una copertina su cui spiccano i volti di Merkel, De Maizière (Ministro dell’Interno) e Schindler (capo del BND). Il prestigioso settimanale non crede al fatto che la Merkel ignorasse l’esistenza di attività legata allo spionaggio politico e persino industriale, anche contro le aziende tedesche, da parte del BND. I leader dei partiti d’opposizione hanno invitato la Merkel a chiarire meglio la situazione e chiedono a gran voce le dimissioni del ministro dell’Interno De Maizière.

La Merkel, nel frattempo, si è detta disponibile ad affrontare il comitato d'inchiesta del Bundestag (il parlamento federale tedesco, ndr) per testimoniare e rispondere alle domande dei commissari. La vicenda BND, quindi, è solo agli inizi. La cosa più sorprendente è il fatto che nessun paese “spiato”, men che meno la Commissione europea, abbia nulla da dire al riguardo.

Anzi, la notizia sembra passare persino in sordina.

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