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Il ricatto della stabilità e la crisi del Paese reale

Attenzione, avvertono, a ottobre arriverà il bello, ma solo se ci sarà stabilità.
A dirlo sono stati ieri il Primo Ministro Letta e il Ministro dell'Economia Saccomanni: la "Ripresa - si sottolinea nel governo - che è figlia anche della stabilità sui mercati, che dunque bisogna sforzarsi di mantenere e consolidare".

A voler essere cattivi, anche questo è un ricatto: o governo o morte. O stabilità di questo esecutivo di larghe intese o niente ripresa.

Ad averlo saputo prima, i 28000 candidati che hanno mandato il cv all'Ikea per 200 posti di lavoro avrebbero aspettato tempi migliori. Perché questo succede nel paese reale: un italiano su due non va in vacanza, gli altri ci vanno per pochi giorni.

Sempre per questa crisi, che prima era negata, poi è diventata una crisi internazionale, di sistema, gli italiani arrivano a risparmiare su cibo e salute.

Ma "i segnali di miglioramento ci sono". Basta aspettare.

Aspettare che le aziende strette tra le tasse e il credit crunch chiudano.
Aspettare che finiscano i soldi per la cassa integrazione.
Aspettare che si riesca a svendere gli ultimi gioielli di famiglia.


Tutto questo in una estate pazza dove al centro dell'attenzione c'è un condannato per evasione, che domenica ha occupato una piazza per urlare la sua innocenza. Da una parte ha rassicurato il governo, dall'altra ha mandato avanti i suoi uomini per ricattare le istituzioni.
O amnistia, o galera. 

si permette ad un condannato di continuare la sua attività politica (da assenteista in parlamento) oppure dimissioni.

Gli azzeccagarbugli del potere si sono messi in moto per trovare l'emendamento giusto da inserire nelle pieghe della legge Severino. Per una qualsiasi altra legge ad personam.

Tutto in nome della stabilità.
Sperando che poi gli italiani capiscano.
Perché lo fanno per noi. Chi non ha almeno una società off shore?

Un'ultima cosa al M5S: stanno perdendo un'altra occasione. Perché non mettono loro il PD con le spalle al muro, con un accordo temporaneo e puntuale, su legge elettorale e no alla riforma dell'art 138 della Costituzione?

 

Foto: twentymindsomething/Flickr

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