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 Home page > Attualità > Società > Il pugno a Capezzone? Colpa di Facebook

Il pugno a Capezzone? Colpa di Facebook

Dopo l’aggressione al presidente del Consiglio e il misterioso attentato a Maurizio Belpietro, anche il pugno in faccia a Daniele Capezzone è colpa di Facebook.

Del Facebook di sinistra, ovvio. Quella parte politica dove «precedenti alla mano, è l’odio a farla da padrone». Parola di Libero, che di mollare il teorema del Facebook-covo-di-violenza non ne vuole proprio sapere. E giù a snocciolare nomi e numeri di gruppi come “Io odio la Gelmini” e “Io odio Brunetta”. Siccome le pagine che si scagliano contro esponenti del centrodestra sono più numerose di quelle che inveiscono contro la sinistra,argomenta Tommaso Montesano, ecco dimostrata l’ipotesi del “clima d’odio” che «nelmirino» ha sempre «la stessa parte», «e a leggere certi blog (!?) si capisce perché».

La conclusione sul caso Capezzone è la seguente:

Capezzone, oggetto delle attenzioni di tre gruppi, ha potuto sperimentare sulla propria pelle cosa significhi essere odiato (solo su Facebook) da 1552 persone.

Quindi c’è di mezzo Facebook, ma solo come cartina di tornasole di un “network dell’odio” ben più ampio, che riuscirebbe addirittura a «farla da padrone» nella “sinistra”. Insomma, stai a vedere che a tirare un cazzotto a Capezzone sono stati tutti quelli che non votano Berlusconi.

Come se alla responsabilità individuale di chi ha compiuto quel gesto si aggiungesse o sostituisse quella di riconoscersi in una parte politica. Come se vi fosse un nesso di causa ed effetto tra un “mi piace” a un gruppo idiota e un’azione violenta. Come se per forza quel gesto fosse espressione più o meno diretta della volontà di quei 1552 odiatori.

Niente da fare, loro non sentono ragioni e stanno pure iniziando a perdere la testa.

Commenti all'articolo

  • Di Francesco Finucci (---.---.---.229) 28 ottobre 2010 19:41
    Francesco Finucci

    ahahah... la cosa è tragica, ma dai non si può fare altro che ridere, quando si leggono ministeri della propaganda come libero e il giornale. Dai, siamo seri, gente così non si può neanche lontanamente avvicinare all’idea di Giornalismo

  • Di (---.---.---.230) 31 ottobre 2010 18:29

    sin dall’Italian Crackdown il fascismo latente della classe dirigente italiana ha SEMPRE manifestato il desiderio di censurare internet. Ovviamente. Solo i coglioni che guardano la Tv votano lo psiconano e le sue troie, i suoi manutengoli mafiosi, i suoi famigli parassiti.

    capezzone e’ solo un pezzo di merda. il pugno in faccia se lo meritava. ne merita uno al giorno, tra cui possibilmente, uno che gli tronchi la lingua tra i denti, così la finisce di sparare cazzate.

  • Di (---.---.---.133) 18 aprile 2011 15:18

    Capezzone? e chi è???? che cosa è???? quale rigurgito immondo di questa terra rappresenta? l’essere più viscido,venduto, ruffiano,schifoso,innominabile,orrendo,(escluso il suo psicolabile nanopadrone) che si possa immaginare? quando la realtà supera la fantasia

    ciao Vittorio ...che la terra ti sia lieve

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