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Il prezzo della benzina non scende come quello del petrolio. Ecco perché

Mi prendo io la briga, anche se avrò presto aiuti, di iniziare in questo nuovo anno “di resistenza” una rubrica che si chiama “Mille euro al mese”. Lo faccio con un discorso che non riuscivo a capire già al termine dello scorso anno, vale a dire il motivo per cui, pur essendosi ridotto il prezzo del petrolio di oltre il 66 per cento, il prezzo della benzina al consumo sia sceso soltanto per una percentuale attorno al 30. Ho scoperto l’arcano grazie a un articolo del giornale il “Tirreno” degli ultimi giorni del 2008.

La domanda era: se il petrolio è andato dai 147 dollari al barile di luglio ai 36 di fine dicembre, perché non fa altrettanto la benzina? La prima motivazione di questo squilibrio (la benzina è andata “soltanto” da 1,5 euro al litro a 1, grossomodo il 33% in meno) è data dai petrolieri stessi: la benzina che si consuma ora, riferisce il Tirreno, sarebbe quella prodotta con il petrolio acquistato la scorsa estate. In effetti i conti non sono facili visto che bisogna considerare anche il modificato rapporto di cambio tra euro e dollaro, dato che il petrolio si compra in dollari.


LE ACCISE
Il problema di questo prezzo così restio a scendere, di questa materia prima che fa muovere il mondo, tuttavia si chiama tasse. Le accise, infatti, massacrano il prezzo della benzina riducendo di molto la contrazione dell’esborso per litro. Sono titoli di oggi quelli che riguardano i conti in rosso dello stato. Sapete come tengono in piedi i nostri politici la macchina da stipendi dello stato italiano? Con manovre e gabelle come queste.

La benzina non si riduce di molto perché ci sono accise che la “gonfiano”, queste: 14 lire nel 1956 per la crisi di Suez, 10 lire nel 1963 per il Vajont, 10 lire nel 1968 per il terremoto del Belice, 10 lire nel 1966 per l’alluvione di Firenze, 99 lire nel 1976 per il terremoto del Friuli, 75 lire nel 1980 per il terremoto in Irpinia, 205 lire nel 1983 per finanziare la missione in Libano, 22 lire nel 1996 per la missione in Bosnia. Il “problema - scrive il Tirreno - è che le accise, anche passate le emergenze, non vengono revocate e il valore si aggiunge al prezzo netto della benzina.

Se il litro di Senza piombo, ora, costasse 0,70 euro, l’economia non verserebbe in quella terrificante recessione nella quale è e sarà per tutto l’anno. Ora però voglio risposte su cosa di possa fare per cambiare. Manderò questo articolo a istituzioni ed esperti, vedremo cosa mi dicono. 

Commenti all'articolo

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.2) 20 gennaio 2009 21:42
    Rocco Pellegrini

    Condivido l’idea di premere risolutamente su una diminuzione del prezzo dei carburanti.
    Agoravox potrebbe raccogliere le firme e sarebbe un grosso successo, non ne ho dubbio.
    E’ veramente scandaloso quel che sta avvenendo nel solito conflitto d’interessi tra consumatori da un lato e petrolieri e governo dall’altro.
    Anche tenendo conto delle accise il prezzo potrebbe scendere, restando in linea col valore dei prezzi massimi di qualche mese fa, almeno di 15-20 centesimi e questa sarebbe una bella opportunità per un costo veramente allucinante. Col petrolio sotto i 40 $ un litro costa ancora più di un euro e mediamente un euro e 10.
    Ma stiamo scherzando?
    Troviamo un modo per premere, per mettere questa cosa davanti a tutto perchè è una vergogna che deve finire dal momento che arrcchisce poca gente, le compagnie petrolifere, a danno dei tanti.
    C’è poco da discutere e le cose che dice la società che rappresenta i petrolieri sono un insulto alla ragione.

    • Di Paolo Praolini (---.---.---.187) 20 gennaio 2009 22:53

      Appoggio il tuo discorso ma manca di una seconda parte.
      Tieni conto che da inizio Dicembre i ’cari petrolieri’ onde evitare di acquistare greggio a questi prezzi evitano di prelevarlo e stoccarlo sui loro oil tanker ossia le petroliere.
      Ci sono centinaia e centinaia di petroliere al largo dei mari dell’indonesia e dell’Arabia in attesa di fare il carico di petrolio. I petrolieri stanno aspettando che il prezzo del greggio salga, altrimenti sarebbe troppo sconveniente compralo a questo prezzo, anche perchè i costi fissi di trasporto sono molto alti. Tieni conto che l’affitto di un tanker con l’equipaggio costa 120.000$ al giorno. Pertanto se il carico di greggio ha un valore troppo basso trasportarlo non è conveniente.
      Quindi è certo che il petrolio che stiamo consumando non è quello che costa 37$ ma sicuramente di più.
      Ora costoro attendono il rialzo in modo da scaricare su un nuovo aumento dei derivati (benzina, gasolio,etc.) i costi più alti mantenedo stabili gli alti guadagni a cui fino ad oggi non hanno rinunciato.
      Insomma altrimenti non si spigherebbe perchè EXXON mobil ed Eni, nonostante dei costi così alti del greggio avuti fino allo scorso Luglio, abbiano realizzato negli ultimi due anni utili con record assoluti nella loro storia.

    • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.2) 20 gennaio 2009 23:22
      Rocco Pellegrini

      Paolo, conosco questa storia delle petroliere però i contratti si realizzano ogni giorno e chi può lo compra il petrolio. Diverso è per chi lo vende che gioca con la logistica. Secondo me siamo di fronte ad una pesantissima manovra oligopolistica a danno del cittadino consumatore. Sono convinto che una raccolta di firme sarebbe un successo vero, una smart mob sicura.
      Il prezzo non salirà nell’immediato perchè non c’è domanda da parte dell’impresa ed anche il traffico delle merci tende ad abbassarsi in questo pesantissimo clima rrecessivo.
      Tra l’altro il green plane di Obama che è stato ripetuto diverse volte va verso una drastica riduzione del potere d’impatto del petrolio, dunque non credo che le cose siano destinate a cambiare se non in una fluttuazione marginale.
      Resta il problema del disavanso e bisogna spingere perchè il prelievo sulla comunità sia ridotto.

    • Di Paolo Praolini (---.---.---.187) 20 gennaio 2009 23:56
      Paolo Praolini

      Ne sono convinto anch’io, per il momento nulla si muove verso l’aumento del costo del greggio.

  • Di Alter (---.---.---.105) 21 gennaio 2009 02:41

    Condivido l’analisi sulle accise, ma a me risulta che le petroliere ferme in giro per il mondo siano piene non vuote, e che lo siano a ragion veduta, giacchè le compagnie petrolifere sanno benissimo che basta un rialzo di $ 1,25 al barile per ammortizzare il costo di trasporto di ogni carico.

  • Di Yosef invalido civile (---.---.---.190) 24 gennaio 2009 16:31

    La vostra opinione conta ben poco alle parole vanno i fatti se come stiamo notando da un po di tempo a questa parte anche col prezzo del Barile sotto i $35 dollari il costo della benzina sie alzato questo è dovuto principalmente da una grossa speculazione in atto che fa arricchire ancora chi è gia ricco ed impoverisce ancora di più chi e gia povero! nello stato attuale in cui versa il nostro paese Italia ci sono i furbi e quelli che stanno a guardare senza essere consapevoli che continuando di questo passo il nostro paese arrivera per primo allo sfascio come è successo in argentina ed i nostri politici attuali si rifiutano di credere e di vedere le cose dalla parte economica in cui versa il mondo intero! se io produttore agricolo produco grano e con questa recessione in atto il prezzo del mio grano prodotto si e abbassato io incasso meno di quanto dovuto anche se la produzione diciamo sia sempre la stessa si vabbe pazienza siamo in recessione quindi se io debbo ricoltivare il mio terreno a grano o bisogno del GASOLIO per far funzionare i miei trattori ed attrezzature varie perchè devo acquistare del gasolio è lo devo pagare di più di quanto dovuto anche se siamo in recessione? Chi acquista il mio grano per trasformarlo in farina risparmiera di molto e quadagnera di più alla vendita chi trasforma la mia farina in pane perchè lo vende al 200% in più del vero! costo effettivo! di produzione per la panificazione? allora come dicevo ogni esubero di costi di prezzi sia alimentari che non influiscono sull’andamento economico di un paese di gran lunga questo paese ne subira dei crolli economici inequivocabili ad ogni recessione a mio avviso! chi specula si arricchisce di suo ma manda in rovina un intero paese e la sua economia fonte principale per il sostentamento di un paese, chi a potere di Governare deve assumersi le proprie responsabilità per una riuscita o meno delle proprie scelte e deve fare in modo di riuscire a superare la recessione non solo con le parole ma con i fatti controllando chi come gia detto fa della recessione un proprio vantaggio e su di essa vi fa una speculazione cosa ancor più grave a danno della collettività e di un paese intero! non vi può mai essere una crescita economica ed una ripresa dell’economia se non vi è un controllo nazionale sui prezzi di vendità dei beni di prima necessita e poi man mano controllare l’intera filiera e colpire chi fa della necessita altrui modo di opportunita per specularci sopra, ed i nostri governanti continuino a fare orecchie da mercante e dire il nostro paese ce la farà a risollevarsi dalla recessione be a queste parole io dico vedremo i fatti. 

    • Di Dott.Giovanni.C (---.---.---.190) 24 gennaio 2009 16:53

      Sono daccordissimo sul tuo commento io non so se tu sei laureato in economia è commercio ma posso dirti che la tua lettera a centrato il punto cruciale della situazione e che se un vasto pubblico la leggesse chissa quanti elogi ti farebbe comunque e chiudo qui! uno come te che dice parole sacrosante e vere! sul web ce ne sono pochi anzi pochissimi ma ricorda chi la dura la vince sempre se tu potessi avere capacita di creare un partito io sarei il primo ad iscrivermi e ricorda se un giorno lo decidessi non cambiare mai sulle idee di questo tuo commento un caloroso saluto dal Dott.Giovanni.C 

  • Di action (---.---.---.127) 26 gennaio 2009 08:49

    Sono dei disgraziati mandiamoli a lavorare sti maleddetti a governo.. berlusconi per ora un na fatto nulla nulla ma perche nn mette la legge che c’era una volta che la benzina la impostava il governo?? io sto in una piccola citta...viareggio .. posso dirvi che tra casa mia e 2 km c’è una differenza al litro di quasi 10 centesimi... attualmente il meno caro è l’agip a 1.02 in centro 1.09 ma stiamo scherzando!! ovviamente parlo del gasolio..la benzina 1.07 agip e 1.15 in centro.. dico io perchè questi prezzi assurdi?? leviamo questo schifo di liberalizzazzione dei prezzi vedrete come le compagnie petrolifere smettono di arricchirsi!! berlusconi lo dico a te moviti fa qualcosa!!! metti una legge bona! benzina bloccata per tutti...

  • Di prof (---.---.---.129) 1 febbraio 2009 19:22
    luciano maugeri

    guarda che l’arcano serve per riempire le tasche dei SIGNORI, che fai ? tenti di svuotaglierle. attento biricchino.

  • Di Sergente (---.---.---.99) 27 aprile 2009 11:54

    Si, ora paghiamo tanto perchè la benzina è prodotta col petrolio da 150 dollari, ma qualcuno mi spiega come mai mentre il prezzo del petrolio saliva, la benzina prodotta con le scorte di prezzo inferiore saliva di pari passo col petrolio?
    Sono molto furbi e veloci ad alzare i prezzi questi qua, come mai non lo sono quando si tratta di abbassarli?
    Sorvolo sulle accise e sull’iva sulle accise, perchè a forza di mettermi le mani nei capelli leggendo ste cose , li ho persi quasi tutti...

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