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Il delirio di onnipotenza

Il conflitto psicologico con la realtà esterna porta alla fuga psicogena, alla depressione, al delirio di onnipotenza, all’alienazione. Il delirio di onnipotenza in particolare viene espresso nella forma del supereroe che con i suoi superpoteri va al di là dei limiti umani, dei limiti della materia, superpoteri che sono anche espressione di una forma ben evidente di megalomania.

I supereroi esprimono anche un’ansia di libertà verso una società oppressiva, schematica, restrittiva.

Il supereroe esprime desideri inconsci, aspirazioni recondite del nostro animo, aspirazioni sovrumane, pulsioni irrefrenabili, voglie inconsulte.

Con la società contemporanea oppressiva all’inverosimile ci sentiamo in conflitto e il conflitto porta a rivolgerci verso il nostro io che produce come già detto depressione o forme di delirio di onnipotenza. Quest’ultimo ben rappresentato in forma fittizia dai superpoteri di un supereroe che travalica l’umano per giungere al postumano.

I supereroi hanno anche preso il posto degli dei o del dio di una volta in una società postmoderna e postideologica.

Il supereroe è anche la risposta all’angoscia esistenziale in una società priva di certezze in cui non ci sono più le “grandi narrazioni” totalizzanti per le masse, le verità assolute, i pilastri su cui prima poggiava l’intera umanità.

La “società dell’immagine” propone oltre ai supereroi mitologie, icone pop, divi da copertina, sottoculture etc. Essa propone anche un “mare” di “verità molteplici” che si sostituiscono le une alle altre di continuo. Come già detto non ci sono verità assolute ma un mare immenso di verità.

Il supereroe esprime anche il postumano, dimensione prettamente contemporanea in una società ipertecnologica in cui tv, tablet, pc, smartphone etc. rappresentano le protesi “sovrumane” degli individui, protesi che sono paragonabili in un certo modo ai “superpoteri” del supereroe.

Perciò la società contemporanea vive di un delirio di onnipotenza che si esprime nel postumano, delirio di onnipotenza che viene trasferito dalla società ad ogni singolo individuo, delirio di onnipotenza che ben esprime l’aspirazione dell’uomo contemporaneo di travalicare i propri limiti, i limiti imposti dalla materia.

 

 

Foto: Vadim Timoshkin/Flickr

Questo articolo è stato pubblicato qui

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