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Il complottismo becero (e nostalgico) contro le Pussy Riot e la storia della Comune di Kronstadt

Come è strana la Storia, cambiano i periodi storici, gli assetti geopolitici, le ideologie, le persone, insomma cambia tutto ma quella mentalità ossificata rimane. E soprattutto i meccanismi sono i medesimi.

Questa volta la mia accusa è verso i nostalgici comunisti, i fascisti travestiti da "ideali socialisti" e quel complottismo assurdo che riduce il potere ad una sorta di congrega di persone che comandano il Mondo. Mi viene da sorridere, se il Potere fosse ridotto a delle poche persone sarebbe tutto così semplice e mi verrebbe da dire "Organizzate un gruppo e distruggeteli, no?". Sì lo so, fa sorridere.

In questi giorni certi gruppi "antagonisti" (ma di che cosa?) se la prendono con le Pussy Riot. Dicono che sono finanziate da Optor, e i soldi li mette Soros per distruggere ed indebolire la Russia; e sotto sotto si intravvede anche una simpatia verso Putin e il suo servetto Medvedev.

Ah già, perché in teoria sono nemici degli imperialisti USA. Come se l'imperialismo fosse una questione nordamericana e non di Stato, qualsiasi Stato. Per loro vale quell'assurda logica: "Il nemico del mio nemico, è amico mio".

Per carità, non interessa poi sapere che le Pussy Riot siano libertarie, anticapitaliste e non hanno nulla a che vedere con i liberisti e tutto il Sistema autoritario di Stato. Anche perché loro si oppongono a questo e l'hanno pagata cara con la reclusione e i lavori forzati.

E allora parlo di Storia, quella sconosciuta ai più. E parlo della Russia, quella sovietica che piace tanto agli "antimperialisti" e ai famosi "rosso bruni".



Pochi sanno che durante la rivoluzione russa parteciparono con entusiasmo tanti anarchici, comunisti libertari, marinai russi i quali credevano fortemente alla liberazione delle classi e volevano una società senza Stato, senza propietà privata e quindi senza nessun tipo di autoritarismo.

Tanto è vero che nell'isola di Kotline c'era una cittadella dove sorse la Comune di Kronstadt, simile a quella di Parigi. Il loro motto libertario era:

«Tutto il potere ai Soviet e non ai partiti!».

La Comune di Kronstadt divenne un punto di incontro per tanti esiliati politici non graditi da Lenin perchè erano contro l'autorità del Partito Comunista e soprattutto perchè erano contro la "commisariocrazia".

Lenin e gli organi di Partito cominciarono a diffamare la Comune dicendo che fossero dei "controrivoluzionari", degli "agenti del Capitale Mondiale". E non è finita! Quando la Comune fu ridotta alla fame e arrivò sull'isola una nave della croce rossa americana che era disposta a dargli cibo, vestiti e medicinali, provate ad immaginare: il Partito Comunista sovietico approfittò subito per dire che quella era la prova che fossero finanziati dall'occidente che non voleva che si compisse la Rivoluzione.

Vi ricorda qualcosa? Immaginate se all'epoca ci fosse stato internet. E immaginate che magari la storia della Comune di Kronstadt fosse stata publicizzata dai mass media (ed è ovvio che la notiza sarebbe stata strumentalizzata in chiave anti sovietica da parte dell'occidente)! Subito si sarebbe gridato al complotto, subito si sarebbe parlato dei banchieri che finanziavano questa Comune per destabilizzare l'Unione Sovietica "libera" e "giusta"!

L'epilogo di questa storia è che intervenne l'armata rossa di Trotzky e sterminò un totale di 30 000 comunardi, in gran parte donne e bambini. Soprattutto tante donne che sono state sempre in prima linea nel realizzare l'utopia. Una carneficina sotto questa assurda, vergognosa giustificazione:

«Essi non aspirano ad altro, che a diventare gli alleati del “capitale mondiale” per dividersi con esso lo sfruttamento delle ricchezze naturali e delle masse russe».

La Storia insegna, ma non ha scolari.

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