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 Home page > Attualità > Politica > Il compitino del premier per l’Unione europea

Il compitino del premier per l’Unione europea

La letterina è stata consegnata e alla fine la maestra è contenta.
E' contenta perché l'alunno è stato bravo a farcela all'ultimo minuto, è stato bravo a finire il compitino.
Peccato però che il compitino è stato copiato da un bugiardo, che pur di farsi primo, promette mari e monti.

Mi chiedo: ma perchè all'ultimo secondo e dietro spinte esterne il premier ha fatto ciò che doveva fare prima?

E poi, pur non essendo d'accordo su alcuni passi inseriti nella lettere alla commissione europea, perché si è lavorato all'unisono (nonostante la Lega di Bossi) e velocemente?

Bisogna avere sempre il fiato sul collo per tirar fuori promesse e progetti per dire che anche noi abbiamo un consiglio dei ministri e un premier?


La figura nonostante i buoni propositi e i favori arrivati da Bruxelles, rimane quella di un governo allo sbando e di un uomo, Berlusconi, odiato da molti leader europei e non.

Adesso però bisogna lottare in casa con chi, i sindacati, ritiene che ciò che è stato scritto non è fattibile ma specialmente non è giusto.
Licenziare per problemi economici chi è a tempo determinato, sembrerebbe un'ingiustizia in un paese dove invece bisognerebbe agevolare l'assunzione dei giovani pur con contratti a tempo determinato.

Insomma una castagna sul fuoco per il nostro premier che dopo bunga bunga e processi vari, pur ottenendo plausi dall'europa, ha il dovere di ammettere che qui in Italia, dove lo conoscono meglio, sono rimasti in pochi a credere alle sue bugie e alle sue promesse.

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