• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Il capitalismo come noi lo conosciamo è giunto al termine

Il capitalismo come noi lo conosciamo è giunto al termine

Come ha sostenuto tante volte e sostiene ancora Immanuel Wallerstein, il capitalismo come noi lo conosciamo è giunto al termine. Il sistema ha deviato troppo dal suo normale equilibrio di stabilità, la situazione è alquanto caotica e nessuna delle potenze economiche attuali sembra essere in grado di porre rimedio ad un quadro economico mondiale molto sconcertante.

Come dice Wallerstein il mondo economico di qualche decennio fa aveva un centro che consumava, il quale si riforniva da una periferia povera e da sfruttare, invece ora alcune zone di quella periferia si stanno sviluppando in modo fino a qualche tempo fa inconcepibile ed in un futuro molto prossimo guideranno l'economia mondiale. “L'occidente economico”, il “vecchio mondo avanzato” è in una fase di decadenza molto difficile da fermare: Stati Uniti e Germania, una volta sempre in crescita e leader dell'economia mondiale, ora cominciano a rallentare e non riescono a tenere il passo dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica).

Il ciclo di accumulazione dei capitali verso il vecchio mondo avanzato statunitense ed europeo ora si è spostato verso i Brics, i quali “dal loro canto” non sembrano riuscire ad assumere la posizione egemone una volta occupata dagli Stati Uniti e prima ancora dall'Inghilterra. Si prospetta, come sostenuto molte volte da Giovanni Arrighi nelle sue varie ipotesi di scenari possibili per quanto riguarda il futuro assetto economico mondiale, un'economia mondiale dove tutto è interconnesso e dove non c'è un vero leader ma vi sono più centri che attirano l'accumulazione del capitale. Un'economia mondiale apparentemente caotica e sregolata ma che invece avrebbe i suoi equilibri e i suoi punti di forza.

Quindi il capitalismo come noi lo conosciamo sta per finire, pronto a prendere una nuova forma: un capitalismo più “aggressivo” perché impone la competitività come uno dei principali valori della sua esistenza mentre prima vi era la “dittatura” di una sola superpotenza.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares