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Il cantante Prince: “Donne col burqa sono felici”

Intervistato alcuni giorni fa dal quotidiano britannico The Guardian, il noto cantante pop Prince si lancia in dichiarazioni destinate a far discutere, in particolare sull’Islam. Il cantante, diventato una decina d’anni fa testimone di Geova con l’aiuto del bassista Larry Graham, parla in maniera ispirata di Dio, del concetto di tempo (”è una costruzione mentale”) e del perché non festeggia i compleanni: “se guardi la Bibbia non ci sono compleanni”.

Ripercorrendo il suo passato, in particolare le produzione musicale particolarmente trasgressiva degli anni Ottanta, dice: “ero anti-autoritario, ma allo stesso tempo ero un amorevole tiranno”. “Puoi essere entrambi”, spiega, “ho imparato che cos’è l’autorità, è quello che insegna la Bibbia”, che è “una guida per lo studio dell’interazione sociale”. “Se vai in un posto dove non ti senti stressato, dove non ci sono antifurti e aeroplani, capisci cos’è l’inquinamento da rumore”, spiega, “il rumore è una società che non ha Dio, che non ha collante”.

Così poi descrive i paesi dove vige la legge islamica: “è divertente stare nei paesi islamici, sapere che c’è una sola religione”. “C’è ordine, indossi un burqa, non c’è scelta e la gente è felice così”, sostiene.

Il giornalista gli chiede delle donne che non sono felici di indossare il burqa e lui risponde: “C’è gente che non è contenta di nulla, c’è un lato negativo per ogni cosa”. “Non voglio fare discorsi qualunquisti”, cerca di spiegare, “sulla mia visione del mondo si può stare sempre a dibattere, ma sono un musicista. Questo è quello che faccio”.

Valentino Salvatore

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