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Stragi, Mafia, Dell’Utri e Stato

Il boomga boomga

"Questi giudici sono doppiamente matti! Per prima cosa, perché lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana".

"Sono turbato, sono preoccupato per voi, perché so che è arrivato il tritolo per me e non voglio coinvolgervi"(1).

"La P2 raccoglieva gli uomini migliori del Paese, iscriversi non fu un errore ma un incidente senza colpa". 

"Non si può fissare un confine preciso tra terrorismo e P2, né tra mafia e P2"(2).

"Scende in campo l'Italia che lavora contro quella che chiacchiera. L'Italia che produce contro che quella spreca. L'Italia che risparmia contro quella che ruba. L'Italia della gente contro quella dei vecchi partiti. Forza Italia per costruire insieme il nuovo miracolo italiano".

 "La verità è che se [Silvio Berlusconi] non fosse entrato in politica, se non avesse fondato Forza Italia, noi oggi saremmo sotto un ponte o in galera con l'accusa di mafia"(3).

"Speriamo di non fare più queste cose sulla mafia, perché questo è stato un disastro che abbiamo combinato insieme in giro per il mondo. Dalla Piovra in giù. Non ce ne siamo resi conto, ma tutto questo ha dato del nostro paese un'immagine veramente negativa. Quanti sono gli italiani mafiosi ? Noi non vogliamo che un centinaio di persone diano un'immagine negativa nel mondo". 

"E' vero, ha ragione il presidente Berlusconi. Queste cose sono invenzioni, tutte cose da tragediatori che discreditano l'Italia e la nostra bella Sicilia. Si dicono tante cose cattive con questa storia di Cosa nostra, della mafia, che fanno scappare la gente. Ma quale mafia, quale piovra ! Sono romanzi..."(4).

"Dimostrerò nero su bianco di essere eticamente superiore agli altri protagonisti della politica europea". 

"I contatti tra Salvatore Riina e gli Onorevoli Dell'Utri e Berlusconi"(5).

"Per quanto riguarda Mangano, che non era uno stalliere, era il fattore che avemmo ad Arcore con tutta la sua famiglia, madre, moglie e due figli che lui accompagnava all'asilo tutte le mattine insieme ai miei bambini, era una persona che con noi si è comportata benissimo. Poi ha avuto delle disavventure nella vita che lo hanno messo un po' in mano ad una organizzazione criminale. Lui eroicamente, sono d'accordo con Dell'Utri, pur essendo così malato non inventò mai nessuna cosa contro di me e lo lasciarono andare il giorno prima della sua morte. Stava morendo in carcere, ben quindi dice Dell'Utri nel considerare eroico un comportamento di questo genere". 

"Si, le posso dire che era uno di quei personaggi che, ecco, erano i ponti, le «teste di ponte» dell'organizzazione mafiosa nel Nord Italia"(6).

 

"Se trovo quelli che scrivono libri di mafia e vanno in giro in tutto il mondo a farci fare così bella figura, giuro che li strozzo".

"Ho verificato le sue dichiarazioni con il massimo del rigore, senza tralasciare nessun particolare, ma non sono mai riuscito, per quanti sforzi abbia fatto, a dimostrare che avesse affermato una circostanza falsa. I suoi racconti si sono rivelati in più occasioni reticenti; una aposiopesi che, però, ha sempre ammesso con una serenità disarmante. [...]. [Salvatore Cancemi] il 29 gennaio 1998 rivelò che Riina, prima della strage di Capaci, si era incontrato con «persone importanti» e gli aveva riferito che si trattava degli onorevoli Berlusconi e Dell'Utri"(7).

 

Note

^1 - Frase di Paolo Borsellino rivolta ad un agente della sua scorta il 13 luglio 1992.

^2 - Dichiarazione resa da Giovanni Spadolini (il primo Presidente del Consiglio non democristiano nella storia dell'Italia repubblicana) in un'intervista rilasciata all'Ansa pochi giorni dopo la strage di via dei Georgofili a Firenze.

^3 - Frase di Fedele Confalonieri (grande amico di Silvio Berlusconi e presidente del gruppo Mediaset) tratta da un'intervista a Curzio Maltese per la Repubblica.

^4 - Totò Riina dall'aula di Giustizia di Reggio Calabria, 20 ottobre 1994.

^5 - Titolo di un capitolo della sentenza della Corte d'Assise d'Appello che ha condannato all'ergastolo 29 boss mafiosi per la strage di Capaci.

^6 - Estratto dall'intervista filmata dei giornalisti Fabrizio Calvi e Jean-Pierre Moscardo a Paolo Borsellino il 21 maggio 1992, due giorni prima della strage di Capaci.

^7 - Dal libro "Colletti sporchi" di Ferruccio Pinotti e Luca Tescaroli (attualmente sostituto procuratore a Roma).

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