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Il boia agisce all’alba: due impiccagioni in Iran

Subito dopo la preghiera dell’alba, il boia è entrato nuovamente in azione in Iran.

Mohammad Ghobadlou, 23 anni, (nella foto) arrestato nell’autunno 2022 con l’accusa – impossibile da dimostrare ma altrettanto da contestare, in un sistema giudiziario come quello iraniano – di aver preso parte all’uccisione di un agente di polizia, è il nono manifestante messo a morte dall’inizio delle proteste del movimento Donna Vita Libertà. Nel gennaio 2023 la sua condanna era stata annullata ma 24 ore fa il suo avvocato era stato informato che la sentenza era stata ripristinata e sarebbe stata immediatamente eseguita.

Contemporaneamente, è stato impiccato anche Farhad Salimi, prigioniero curdo, messo a morte dopo 14 anni di carcere. Insieme ad altri oppositori curdi, era stato giudicato colpevole di attentato alla sicurezza nazionale al termine di un processo durato appena qualche minuto, durante il quale al suo avvocato era stato impedito di prendere la parola.

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