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Il Ripasso 14: Frank Zappa, Parte 2

Frank Zappa produce dischi solo a suo nome. Questa scelta diventa in qualche modo definitiva con l’album ‘Zoot Allures‘, dove non a caso suona quasi tutti gli strumenti eccetto la batteria (affidata al giovane talento Terry Bozzio). Zappa è un musicista maturo e con astuzia e consapevolezza divide la propria produzione fra commerciale e non-convenzionale. La forma pop convive con quella colta e complessa nello stesso disco. Forse è una trappola tesa per avvicinare gli ascoltatori al suo repertorio più ostico.

Le testimonianze dal vivo lo mostrano come una rockstar adorata anche dagli adolescenti (grazie anche al ricambio generazionale della band, più vicina all’età del nuovo pubblico). Molto è dovuto ai testi espliciti delle sue canzoni. I più superficiali li trovano divertenti e demenziali, oppure offensivi e sconvenienti. In realtà la sessualità rappresentata da Zappa va vista nel contesto dell’etica conformista di un paese come gli Stati Uniti, e racconta sempre, come confessa lo stesso Zappa, vicende reali o realistiche.Il fanatismo delle groupies, la foia dei musicisti in tournée, gli ambienti delle discoteche, la sessualità adolescenziale, il machismo esasperato.

Zappa racconta i pregiudizi, gli aspetti più violenti, meno digeribili. Zappa in questo senso è un narratore. Finirà davanti ad alcuni gran giurì di senatori per sottolineare l’importanza della libertà di opinione. Zappa quando parla del Cowboy Burt racconta l’ottuso texano a cerca di scazzottate e sesso, e in Bamboozled by Love descrive la stessa violenza domestica che si ritrova nei testi delle vecchie canzoni blues.Non promuove dei comportamenti. Li scrive e li canta. E purtroppo ciò che è nei suoi testi esiste, si verifica.

Dopo Zoot Allures escono tre album contenenti materiali che Zappa avrebbe voluto riunire in un cofanetto. Il materiale è veramente eccellente. Nel primo album ‘Studio Tan‘ ci sono brani inediti del periodo delle Mothers (il precedente Rdnzl è un esempio). Con ‘Sleep Dirt‘ siamo durante le sessioni di ‘Zoot Allures’. ‘Filthy Habits‘ è un brano sostenuto da una base minacciosa in 5/4. Zappa è al basso, alle tastiere e alle chitarre, con le quali“scolpisce l’aria” delimitando, come ama dire, lo spazio acustico e sonoro come in una cornice. E’ il suo concetto musicale di assolo. Il brano successivo, ‘The Ocean is the Ultimate Solution‘, è una delle migliori composizioni di Zappa di sempre, in cui sperimenta un eccezionale lavoro di trio poliritmico, con Terry Bozzio alla batteria e Patrick O’Hearn al contrabbasso e al basso elettrico.

Con i dischi successivi, da ‘Sheik Yerbuti’ della fine degli anni 70, si arriva fino ai suoi ultimi album in studio, passando per una serie di concept album (‘Joe’s Garage‘) e unmusical antologico (‘Thing-Fish‘). Zappa cura sempre di più i testi che virano verso lasatira politica e di costume. In “Ya Hozna“, dall’album ‘Them or Us‘ ha l’idea geniale di rovesciare la parte cantata per prendere per il culo i comitati di mamme antirock che credono che i testi delle canzoni contengano messaggi subliminali satanici.

Gli ultimi due dischi in studio di Zappa sono molto diversi fra loro. ‘Zappa Meets the Mothers of Preventions‘ è una sorta di lascito testamentario fra composizioni nel suo inconfondibile stile (cioè di difficilissima esecuzione), brani al synclavier e un lungo collage che riprende alcune delle dichiarazioni di senatori e mogli di senatori a capo di associazioni moralizzatrici che blaterano sulla pornografia nel rock. L’ultimo disco da studio è ‘Jazz From Hell‘; ormai Zappa affida solo al Synclavier le sue composizioni, amando dello strumento la possibilità di essere programmato come un computer e quindieseguire le sue partiture alla perfezione. Da questo momento Zappa si concentrerà solo sull’attività in concerto, producendo numerosi album live.

Nella foto: Zappa/Ranxerox nella copertina di Tanino Liberatore per ‘The Man From Utopia’
 
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