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Il Festival di Sanremo canta, o almeno ci prova e gli ascolti lo premiano

Ieri ho guardato come tutti gli anni il Festival di Sanremo. Non coltivo molte perversioni (penso di essere una persona piuttosto normale, standard) ma Sanremo è sicuramente una di queste. La noia è stato il ritornello che ha accompagnato tutta la serata.

La prima cosa a latitare sono state le belle canzoni. Mi sono chiesto (come quasi tutti gli anni a dire il vero) come fossero le canzoni non ammesse al Festival se queste che abbiamo ascoltato sono le migliori che hanno visionato Mazzi e Morandi. Mah! Cosa salverei? Imbarazzante rispondere. Diciamo Luca Madonia con Battiato che canta una canzone in stile Battiato che non a caso duetta nella canzone, ma solo nel finale per non esagerare. Vecchioni: canzone un po' vecchiotta nell'impostazione (e scusate il gioco di parole involontario) ma onesta e fedele al passato del cantautore. L'interpretazione era sentita e vissuta. Cosa non da poco.

Nathalie, direttamente da X-Factor, che canta una canzone non facile, un po' monotona nell'andamento musicale, ma sicuramente interessante. E poi lei mi piace davvero tanto.

Davide Van Der Sfroos che ha cantato una canzone nel dialetto comasco (per cui non ho capito niente) ma mi è piaciuto per l'allegria che ha portato nella messa da morto (ammetto che non so chi sia!).

Tutto il resto è passato senza lasciare traccia. Anna Oxa truccata e vestita come un abitante di Pandora che urla e si agita per un canzone di cui non ho capito, non solo il senso, ma una singola frase del testo. Scioccante. Patty Pravo che era un incrocio tra Rita Levi Montalcini, la Donna Gatto (i lineamenti del volto sono spariti) e Nonna Papera (grazie a una acconciatura che omaggia il personaggio Disney). La canzone non è nulla di speciale. Noiosa e senza brividi e la voce, cara Patty, dov'è la voce?

La Tatangelo in versione dark-cattiva-ti-spacco-il-muso-bastardo è davvero poca cosa. Tanto bella quanto inutile. Giusy Ferreri: canzone poco incisiva. Voce a tratti disturbante. Reggere un cd o un concerto non dev'essere un'impresa da poco. Emma e i Modà: no, grazie. Io non sopporto i Modà e il modo di cantare del cantante. Quando mi capitano in radio mentre guido, cambio sempre stazione radio. Detto tutto. Tricarico: canzone retorica, noiosa come poche cose al mondo e lui non sa cantare. Barbarossa in duetto con la moglie di Alonso, non parte proprio e ritorna ai box con le ugole sgonfie. Albano canta con la solita voce standard una canzone che parla di una prostituta old-style. Non una escort... proprio una classica prostituta che batte il marciapiede e tira a campare. Canzone impegnata, ma che suona stonata tra le sue mani. Archiviato.

Il cantante dei La Crus sembrava la rincarnazione di Carmelo Bene che si agitava sul palco dell'Ariston. Canzone che alcuni critici giurano bellissima nella versione registrata, che dal vivo, ahimé, non suona per niente bene. E per finire Max Pezzali con il solito brano 883. Esce vestito come un barbone con una giacca che sembrava raccolta vicino a un cassonetto. Un commento su FB diceva che sembrava una giacca rubata a un morto. Ho risposto che se a un morto gli metti una giacca così brutta, quello si alza dalla bara e ti sputa in un occhio. Sono pronto a ricredermi con un ascolto più attento. Mi è capitato di ricredermi in passato.

Vedi la canzone di Irene Fornaciari l'anno scorso, che ad un primo ascolto ho bocciato e che poi, nei mesi successivi, ho sempre ascoltato con piacere. Gianni Morandi era troppo ingessato e formale. Ho rimpianto lo stile caciarone della Clerici che ha aperto il Festival con la figlioletta tra le braccia. Canalis e Belen? Belle son belle. Ma anche loro un po' troppo trattenute, anche se la Belen conquista qualche punto in più per la naturale simpatia. Solo un consiglio Belen: evita di dirci ogni 5 minuti che ci sono tutti i tuoi parenti seduti in sala. Grazie. Luca e Paolo? Coraggiosi con la loro parodia della canzone di Morandi dedicata a Fini-Berlusconi. Ma decisamente sotto tono per shock da debutto sanremese. Gli ascolti premiano il progetto. Ma durerà? Ai posteri l'ardua sentenza.

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