In tanti erano quelli che aspettavano il “Clàsico”, quel Barcellona Real Madrid che da sempre è una delle partite più attese dell’anno. Quest’anno c’era un motivo in più per guardarla, e non solo per la qualità dei giocatori in campo (Messi contro Cristiano Ronaldo). Questa volta gli occhi erano puntati sulle panchine. L’allenatore che Moratti spera di vedere prima o poi seduto sulla panchina interista, Pep Guardiola, contro quello che ha regalato el triplete (Champions League, Scudetto e Coppa Italia)proprio all’Inter, Josè Mourinho. Sì, il portoghese più antipatico e vincente di questi anni si è trovato per la prima volta ad affrontare il derby di Spagna... ed è stato un incubo.
Il Barcellona di Messi e Villa ha dato una lezione di calcio ai bianchi di Madrid rifilando un 5 a 0 che resterà negli annali e una sconfitta di cui tanti, non solo in Spagna, godranno. L’arrogante Mou punito come peggio non si poteva e l’espressione di Casillas, portiere del Real, dopo il quarto gol diceva tutto. Un nervosismo che ha colpito anche Ronaldo che sul 2 a 0 ha dato una manata a Guardiola (che su una rimessa laterale non gli aveva dato il pallone gettandolo qualche metro più in là) scatenando un parapiglia.
Mai Mourinho, nella sua carriera, aveva subito una sconfitta così netta, ricorda El Pais. Un Mourinho che ha smesso per un attimo i panni del galacticos, vestendo quelli dell’umiltà (gli va riconosciuto): “E’ la peggiore sconfitta della mia vita. Non avevo mai perso 5 a 0. Però è una sconfitta facile da digerire. E’ stata una sconfitta senza possibilità di vittoria. Non sono queste sconfitte che ti lasciano un sapore amaro, perché ha influito l’arbitro o perché non si meritava di perdere, o per sfortuna, perché hai preso tre pali. Questa partita è moto semplice da commentare. C’è stata una squadra che ha giocato al meglio delle proprie potenzialità e un’altra che ha giocato molto male. E’ stata una sconfitta meritata".
Una sconfitta che ha permesso alla squadra di Guardiola di sorpassare proprio Mourinho e salire in testa alla classifica, a 34 punti, seguito proprio dal Real a 32 e dal Villareal di Giuseppe Rossi a 27. Nonostante una partita magistrale e piena di assist, Messi non ha segnato (ma in almeno due occasioni è come se l’avesse fatto), ma ci hanno pensato Xavi, Pedro, una doppietta di Villa e Jeffren, a chiudere i giochi.
