• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Il resto di niente

Il resto di niente

"IL RESTO DI NIENTE" è il titolo di un film uscito nel 2004 con la regia di Antonietta De Lillo. Tratta della Repubblica napoletana del 1799. La ricordo nella ricorrenza del 210° anno dagli avvenimenti. Ancora una volta la STORIA ammonisce NOI che viviamo il declino della Repubblica italiana.

Questi i fatti.
Nel marzo del 1796, Napoleone avviò la campagna per la conquista dell’Italia. I francesi sconfisse ripetutamente gli austriaci ed il 14 maggio entrò in Milano da vincitore. Tutti gli altri stati italiani furono invasi o strinsero con lui delle alleanze. Il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia, la Repubblica Cispadana adottò la bandiera tricolore: rossa, bianca e verde. Il 21 dicembre 1798, impaurito dall’arrivo dei francesi, il Re borbone Ferdinando IV abbandonò la sua reggia e si rifugiò in Sicilia. I francesi conquistarono Napoli ed il 24 gennaio 1799 la borghesia napoletana proclamò la Repubblica Napoletana.

Come primo atto di governo, i giacobini piantarono sul castello di Napoli l’albero della libertà. Il popolo napoletano conosceva solo il dialetto e non comprendeva tutte quelle parole difficili: libertà, costituzione, ugualianza, ma inizialmente applaudì la novità repubblicana. Il giurista Mario Pagano immediatamente scrisse la Costituzione napoletana, che non entrò mai in vigore. Eccone alcuni articoli:

1) Tutti gli Uomini sono uguali ed hanno diritti uguali
3) Ogni Uomo ha diritto di esercitare le sue facoltà... La Libertà è un diritto dell’Uomo. Una volta distrutta la libertà è distrutto l’Uomo, poichè le facoltà che non si possono esercitare sono nulle
4) La Libertà di opinione è un diritto dell’ Uomo
7) Ogni Uomo ha il diritto di estrinsecare con le parole, gli scritti ed in qualunque maniera le sue opinioni
9) La Resistenza a colui che impedisce il libero esercizio delle proprie facoltà è un diritto dell’Uomo.

Seguono molti altri articoli sui Diritti del popolo, sui Doveri dell’Uomo e del Cittadino...

La repubblica napoletana fu diretta da medici, avvocati, notai, militari ed alcuni aristocratici illuminati. Ricordo: Vincenzo Russo, Mario PagaNo, Eleonora Fonseca, che furono tutti messi a morte dopo la caduta della Repubblica.
Chi sconfisse la Repubblica napoletana?



Il popolo napoletano ed i contadini calabresi guidati dal Cardinale Fabrizio Ruffo di Bagnara, uomo ignorante, ma astutissimo. Sotto il vessillo della croce, costoro, poi denominati sanfedisti, annientarono le poche truppe della Repubblica che erano state abbandonate dai francesi.

Queste sono le parole gioiose del canto dei poveracci (i lazzaroni) di Napoli e dei sanfedisti:
E’ finita l’ugualianza
E’ finita la libertà
Viva Dio e sua Maestà
li giacobini fora da cà
Viva Ferdinando
nostro padre e nostro Re
Viva ancora Carolina
nostra madre e Regina
Si ribellano li calabresi
per distruggere i francesi
li votammo all’altro lato
il Cardinale ci ha salvato.

Come detto, tutti i giacobini più compromessi con la repubblica furono tutti giustiziati e il resto è niente.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares