Il dado è tratto?
Giulio Cesare giunse con le sue truppe fino al fiume Rubicone.
I Senatori della Repubblica romana gli mandarono a dire: Vieni in Senato da solo. Se passerai il Rubicone seguito dalle tue legioni in armi, sarai considerato un nemico.
Il Rubicone odierno è la libertà di stampa.
Dicono i giornalisti: noi siamo i cani da guardia della democrazia. Sui nostri giornali noi possiamo, avendo le prove, parlare male di chiunque, anche del Presidente del Consiglio.
Risponde il portavoce presidenziale: No, non è vero. Voi destabilizzate la democrazia con inchieste senza alcun valore che mettono in cattiva luce il Presidente del Consiglio su argomenti che non riguardano la gestione dell’esecutivo e del governo.
Dice ancora:
La stampa si vuole farsi partito andando contro il parere degli elettori senza averne il consenso e la legittimazione. L’articolo 49 della Costituzione affida ai soli partiti, comunque organizzati, la gestione della cosa pubblica e non menziona assolutamente i giornali in questo senso.
Siamo dunque al Rubicone.
O il Presidente del Consiglio varca il Rubicone con le sue legioni e chiede agli italiani ancora più voti e più potere, oppure ritira le sue truppe e si presenta da solo in Senato.
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