• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > I signori del no. Renzi come Berlusconi

I signori del no. Renzi come Berlusconi

L'avete anche voi la sensazione del deja vu, quando sentite parlare il presdelcons?
Quei toni da ultima spiaggia del tipo, dopo di me il diluvio?

Il prendere o lasciare, senza poter nemmeno mai entrare nei contenuti?
Le critiche che vengono ribaltate in attacchi, polemiche, invidia, siete solo capaci di dire di no, gufi e rosiconi.

Berlusconi (regionali 2010): "Da sinistra solo no, insulti e critiche"

"Anche questa volta siamo di fronte a una scelta di campo tra il Pdl, che è al governo, che sa lavorare e il Pd che sa solo insultare e criticare. Noi risolviamo l'emergenze e la sinistra sa solo dire di no".

Renzi (a Venezia per parlare dell'agenda digitale): «Porto a casa le riforme piaccia o meno ai ‘signor No’»
«L’Italia la cambiamo davvero perché vogliamo troppo bene a questo Paese per lasciarlo in mano a quelli che sanno dire solo no e passano il loro tempo a disfare i progetti altrui» [..]«Piaccia o non piaccia ai frenatori portiamo a casa il risultato sulla riforma costituzionale, sulla legge elettorale, sul lavoro, sulla giustizia»

Ma c'è ancora modo e voglia, in questo paese che finisce sott'acqua all'ennesima giornata di pioggia eccezionale, di discutere nel merito le riforme e le proposte, senza finire in una discussione da bar sport?

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.153) 9 luglio 2014 19:46

    Cianciulla >

    E’ passato da “professoroni” saccenti a “frenatori e disfattisti”. Non cambia la sostanza dei fatti.


    RENZI deve avere almeno un voto del Parlamento su un paio di riforme significative da portare alla UE entro settembre.

    SOLO così può sperare di ottenere “credibilità” presso i suoi omologhi e quindi un qualche margine di flessibilità sui vincoli di bilancio. SOLO così potrà risparmiarci un’altra Legge di Stabilità gravata di “sacrifici” e, magari, trovare quel gruzzolo di miliardi da investire in crescita e lavoro per far ripartire il Pil.


    Da qui il suo insistere nel “fare in fretta”.

    Sono “giuste” solo le riforme “votate” presto (in tempo). Renzi ci offre 1000 giorni per scoprire cosa cambierà e come. Mentre ha solo 100 giorni per non perdere la faccia.

    Ergo.

    Votate o rilancerà il suo “bando alle ciance”. Nel paese del Barbiere ed il Lupo si caldeggiano soluzioni davvero singolari …

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità