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I media tradizionali ancora giocano a “far finta” che AgoraVox Italia non esista…

 

È oramai divenuto ridicolo l’atteggiamento a dir poco oscurantista dei media tradizionali che fingono che AgoraVox Italia non esista. 

Nel giro di un anno AgoraVox Italia ha mantenuto un trend di crescita straordinario e si appresta a divenire stabilmente uno dei siti internet più visitati nel bel Paese.

Ebbene AgoraVox, per la sua modalità completamente nuova di fare informazione, ha dimostrato di poter competere con la stampa tradizionale e di poter offrire dei contenuti di altissimo livello. Proprio per questo l’ostilità, o forse il mal celato senso di superiorità, dei media tradizionali ha fatto sì che nessuno di essi citasse mai o comunque parlasse di questa iniziativa innovativa e per un certo senso rivoluzionaria. 

Mentre Google News raccoglie quotidianamente e diffonde notizie prese da AgoraVox i media tradizionali non citano mai, neanche per errore AgoraVox.

Possibile che non lo conoscano? Direi proprio di no, ciò che è possibile è che forse temano di vedersi spodestati dal ruolo di depositari dell’informazione.

AgoraVox mina alla base l’assunto che solo stampa, televisione e radio siano abilitati a fare informazione.

La rete esiste però ed è molto più viva ed interessante degli spesso stantii media tradizionali.

Questo è un dato di fatto e la tenacia con cui i cari giornalisti patentati cerchino, invero in modo tragicomico, di esorcizzare l’avversario non citandolo mai è veramente esilarante.

Nel frattempo migliaia di persone si aggiungono ogni giorno ai  già moltissimi lettori affezionati di AgoraVox, l’informazione libera da ogni vincolo o pressione non può che riscontrare un successo ed una simpatia senza eguali nei confronti del pubblico più attento. 

Commenti all'articolo

  • Di Marco (---.---.---.223) 4 luglio 2009 10:21

    Sì, però gli utenti di Agoravox devono commentare di più. Devono sforzarsi di scrivere, di fare dibattito.
    C’è troppa timidezza in giro...è meglio accapigliarsi, è più utile fare a pugni (metaforici, s’intende) che mantenere la propria riservatezza.... 

    • Di Francesco Rossolini (---.---.---.247) 4 luglio 2009 10:58
      Francesco Rossolini

       Questo è vero, dovremmo prendere spunto da AgoraVox Francia. 

    • Di Graziano (---.---.---.64) 4 luglio 2009 22:06

      Caro Marco tu hai ragione, però c’è anche da pensare che molta gente (compreso noi probabilmente) siamo pressochè narcotizzati di fronte a una serie di sconcertanti eventi: dalla disinformazione al pensare che siano normali nuove leggi che addirittura il Vaticano respinge (nonostante nel 99% delle volte non sono d’accordo con la Santa Sede). Che sia meglio accapigliarsi democraticamente è noto da tempo, ma ahinoi tendiamo sempre di più a essere individualisti anche coi pensieri...quando si parla di morte dell’opinione pubblica.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.95) 4 luglio 2009 10:57
    Damiano Mazzotti

    Secondo voi chi vorrebbe ammettere che l’esame da giornalista professionista è in realtà una tassa burocratica e una tessera di abilitazione e certificazione di parte "politica"?

  • Di DinoBrancia (---.---.---.161) 4 luglio 2009 11:22
    Grazie a Carlo Revelli il fondatore di questa realtà, al Direttore, Capo redattore, all’assistente editoriale e tutti i suoi reporter, questa realtà da fastidio ai media. Perché l’indipendenza in questo Giornale è realtà tangibile.
  • Di alice (---.---.---.148) 4 luglio 2009 12:45

    mi associo ai ringraziamenti per Carlo Revelli e il direttore Francesco Piccinini e gli altri citati e tutte le persone, reporter e non che lavorano per questo bellissimo progetto , leggo Agoravox dall’ottobre scorso da quando c’è stata la conferenza stampa al cinema l’Aquila di Roma e ho potuto conoscere personalmente i due direttori che ho citato e questo progetto e vedere l’autentica passione che c’è dietro, mi ha dato e mi dà tantissimo, cerco anche di diffondere tra gli amici, vorrei che ogni tanto ci facessimo sentire oltre che con il sito anche con qualche iniziativa, che la nostra forza pensante si unisse a volte in qualche manifestazione ad esempio per questa terribile legge sui clandestini, così per far vedere che agli italiani non puoi far passare tutto sotto al naso, senza che loro alzino un dito o sollevino il naso dal proprio piatto di spaghetti trangugiato davanti al tg 1... 
    ciao alice calabresi 

  • Di Saba (---.---.---.24) 4 luglio 2009 14:25

    Ho scoperto Agoravox grazie a Google News, e ho scopereto tante notizie grazie ad Agoravox, notizie, che sui media tradizionali sembrano più che altro gossip o becchime per uccelli.
    E’ vero oggi c’è molta diffidenza ad esprimere opinioni proprie. Non è che la gente non pensi o non faccia elaborazioni personali su ciò che succede, la gente ha paura a dire ciò che pensa, anche in rete, soprattutto se si tratta di commenti o pensieri che ancora non sono condivisi.
    Quindi grazie a tutti voi che scrivete, leggeete e commentate, Agoravox è un imperdibile appuntamento quotidiano.

    • Di Francesco Rossolini (---.---.---.247) 4 luglio 2009 15:12

       Per fortuna c’è Google che mette in ordine le cose. Comunque nonostante l’oscurantismo totale i lettori sono tanti e crescono di mese in mese in maniera impressionante. 

  • Di ezio (---.---.---.92) 4 luglio 2009 14:58

    ..Spesso mi domando..e vedo fior fior di giornalisti a livello nazionale...criticare..la deprecabile usanza della "raccomandazione" in tutti gli ambienti, dalla medicina, all’università ecc ecc,

    però chissà come mai non si è MAI fatta un’inchiesta seria sui metodi di reclutamento di grandi giornali, media nazionali e locali!!

    Io ho studiato Scienze della comunicazione, convinto di poter fare un giorno il giornalista, con tenacia ho anche preso il tesserino di pubblicista, ma ora temo che dovrò "solo" accontentarmi di pagare la tassa annuale all’Ordine e cercare qualcosa nel settore più aperto del mondo e cioè il marketing (ovvio)!!

    non so se qualcuno di voi fa il giornalista di mestiere e riesce anche a campare :), ma mi si può spiegare come mai ogni qual volta che uno cerca un annuncio nel settore "giornalismo, media" chiedono ESCLUSIVAMENTE forme di stage, e/o l’"opportunità" di avviare la pratica per diventare pubblicista??

    Onestamente non so in altri Paesi europei o mondiali come funziona il mondo del giornalismo, ma mi chiedo: è mai possibile che non esista un percorso professionale che conduca un giovane dalla laurea all’entrata all’interno di un giornale o di una tv??? (come è per l’avvocato, il medico, l’ingegnere ecc)

    perchè nessuno (neanche i presunti tribuni del popolo Grillo e TRavaglio) si interroga su questa assurda realtà??

    • Di Francesco Rossolini (---.---.---.247) 4 luglio 2009 15:09

       in Italia ti fai una quindicina di anni gratis e poi inizi a fare qualche soldo.

      comunque sei in buona compagnia anche nel mondo dell’istruzione funziona esattamente alla stessa maniera.

      Poi è chiaro ci sono le capre che diventano ordinari a 30 anni per intercessione divina oppure giornalisti televisivi (senza sapere neanche la lingua italiana) ma questa è un’altra storia.

      A ci sono anche analfabeti privi di titoli (che non hanno neanche la laurea) che diventano associati e medici ospedalieri allo stesso tempo, ma questa è un’altra storia ancora...

  • Di paolo praolini (---.---.---.104) 4 luglio 2009 19:42

    Agoravox è uno strumento importante per la gente che vuole commentare, urlare o dissentire sottovoce.
    Questo non sarebbe permesso nel media main stream nazionale, dove tutto passa attraverso la potente scure redazionale che esclude dalla pubblicazione le opinioni scomode.
    Troppe volte ho scritto mie opinioni anche scomode al Corriere della Sera, ma non sono mai passate. MAh..
    Pertanto AV non è nel loro filone e nei loro pensieri, viene sottaciuta la sua scomoda realtà.
    AV questo strumento articolato ha potenzialità diverse dal quotidiano nazionale, perchè riesce a tastare il polso e lo stato d’animo del paese che silenziosamente emette le sue sentenze ed esprime i suoi giudizi.
    Questo non lo trovi su nessun altro canale.
    Ora che AV c’è, in molti l’apprezzano o la criticano, ma la frequentano perchè c’è LIBERTA’ d’opinione.

  • Di paolo praolini (---.---.---.104) 4 luglio 2009 19:45

    Ahh dimenticavo, Agoravox è il gabbiano Jonhatan Livingston dei media. (vedasi foto)

    • Di musician (---.---.---.13) 4 luglio 2009 22:13

      Voglio anch’io esprimere la mia riconoscenza a Carlo Revelli e alla redazione tutta per lo spazio che riservano ai miei articoli. E’ una immensa goduria poter esternare, senza censure, le proprie opinioni. Sono sicuro che AgoraVox continuerà a espandersi a dispetto di quelli che ci guardano con un pizzico di spocchia e tanta invidia.

  • Di eptor10 (---.---.---.238) 4 luglio 2009 22:50

    Prima ti ignorano, poi ti attaccano, infine vinci. Prima ignorano l’enorme contributo della Rete, poi la attaccano con le leggi ammazzainternet, infine perdono. Perchè la maggior parte di queste persone che si informano in Internet sono giovani, e dunque costituiranno un gruppo preparato ed insofferente alle logiche di potere.

    Comunque è indicativo il fatto che molti giornalisti pubblicisti e professionisti scrivano su AgoraVox. Chissà se in un futuro prossimo il giornalismo "ufficiale" e quello partecipativo potranno darsi una mano a vicenda. Per il bene dell’informazione e quindi per il nostro bene.

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 4 luglio 2009 23:31

     non è la stampa tradizionale che fa la differenza ma il numero di lettori. Agoravox italia cresce ad un ritmo davvero notevole e questo è quel che conta. La comunità si allarga e gli equilibri cambiano: è evidente... così come i tacchini non votano per natale così i media ufficiali non appoggiano che gli erode consenso e credibilità.

  • Di Giorgio Floris (---.---.---.97) 5 luglio 2009 07:39

    Ma quanti contatti ha Agoravox?
    E’ un dato pubblico?

  • Di BarbaraGozzi (---.---.---.123) 5 luglio 2009 09:58
    BarbaraGozzi

    Credo ci sia una crescente necessità di ’spazi’ oltre il tradizionale. Ognuno a modo suo cerca ’aria’ che non sia già digerita da altri. Poi, certamente, il fattore tempo e opportunità fanno la differenza. Con una logica molto simile sono diversi anni che il portale culturale lankelot.eu (http://www.lankelot.eu/) subisce lo stesso silenzio/oscurantismo. Eppure riunisce centinaia e centinaia di recensioni e spunti di riflessioni culturali. Ma essendo realtà virtuale atipica, che rifiuta clientelismi e si occupa di un certo tipo di editoria (meno commerciale per intenderci, con un’attenzione particolare alla qualità e alle medio piccole raltà) i grandi mass media ’fingono’ di ignorarlo, non lo nominano.
    Credo ci sia un gran bisogno di libertà che non è dire e fare qualsiasi cosa in ogni modo possibile, piuttosto possibilità di esporre un fatto, un ragionamento, critica o mera opinione che sia. Senza doversi preoccupare di essere (illustrissimo questo o quello) e di avere l’appoggio (dell’illustrissimo questo o quello).
    Il rispetto (per sé stessi e gli altri), la coerenza e l’apertura, devono mantenersi nel tempo, essere tutelati e garantiti. Ma la ’neurons’s dance’, il ’far girare i neuroni’, usare la propria testa (anche sbagliando) è fondamentale per non cadere nelle continue trappole dello scimmiottamento, ventriloquismo moderno, con il rischio ormai evidente di ritrovarsi anestetizzati, apatici, sordi e muti.

  • Di Francesco Piccinini (---.---.---.199) 5 luglio 2009 10:13
    Francesco Piccinini

    Vorrei ringraziarvi per tutti i commenti di stima ma ringraziate sopratutto voi stessi che rendete AgoraVox ogni giorno più grande...
    Grazie! Davvero...
    Francesco

  • Di antonio brindisi (---.---.---.188) 5 luglio 2009 10:31

    Non ti fare illusioni, non lo riconosceranno mai. La nostra informazione tradizionale, compresa di tutti quei fortunati giornalisti professionisti che hanno il privilegio di un contratto nazionale, magari art.1, è un’informazione irregimentata che, a parte qualche rara eccezione, fa da scendiletto ai potenti di turno. Più che informazione si tratta di comunicazione velinara. Agoravox, pur con tutti i limiti di un’apertura generale a giornalisti improvvisati, per essere ancora più credibile dovrebbe selezionare di più gli interventi, privilegiando quelli ricchi di notizie, approfondimenti e punti di vista innovativi. Io credo, anche come ’antico’ e fuori tempo giornalista professionista, che questo di agoravox è il giornalismo del futuro. In bocca al lupo!?!

    • Di Francesco Rossolini (---.---.---.247) 5 luglio 2009 10:49
      Francesco Rossolini

       In effetti la nostra informazione tradizionale, fatte le dovute eccezioni di professionisti virtuosi, è spesso propaganda più che informazione.

       

    • Di Francesco Piccinini (---.---.---.199) 5 luglio 2009 11:56
      Francesco Piccinini

      concordo con la maggiore "qualità" degli interventi ma vorrei che nasce anche da una sorta di auto-miglioramento delle persone che scrivono. Però più che "qualità" forse è meglio parlare di plus, ovvero capire quando il proprio articolo porta un plus informativo a quanto già scritto da altri...
      Ciò detto sull’informazione "tradizionale" ammetto che ci siano tanti professionisti che cercano di fare bene il proprio lavoro... Sono però, putroppo, sempre di meno....

  • Di Conte di Montecristo (---.---.---.230) 5 luglio 2009 10:37

    Ho scoperto agoravox dalla televisione quindi per onestà non posso condividere l’idea del boicottaggio ma credo invece che la stampa nel suo insieme è sempre più propaganda di un capitalismo da dittatura, forse il problema è che non ha ancora raggiunto il traguardo di un numero rilevante di pubblico?!

  • Di paolo praolini (---.---.---.7) 5 luglio 2009 20:14

    La crescita fino ad ora è stata notevole per numero di lettori, adesso il lavoro duro deve venire, bisogna migliorare ulteriormente nei contenuti ed approfondirli.
    Ricordo che non possiamo essere alternativa alla informazione tradizionale, ma complementari.
    La strada è in salita ma è quella giusta.
    Bravi tutti!

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