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 Home page > Tribuna Libera > I fini giustificano i Renzi?

I fini giustificano i Renzi?

Il curioso dibattito politico e culturale che si è creato, in Rete e non solo, dopo la visita di Matteo Renzi a Berlusconi, per me è l'ennesima prova di quanto gli Italiani in fondo siano delle persone potenzialmente normali, ma in un paese anormale e soprattutto in un momento anormale.

Nessuno si è ancora chiesto se di anormale della visita di Renzi ci sia tutto fuorché Renzi, ossia la villa di Arcore che nell'immaginario collettivo è vista come tutto, fuorchè una villa.
 
Ma cosa ci potrebbe essere di anormale nella visita di un Sindaco ad un Premier: Il lettone di Putin? Il registratorino di Patrizia D'Addario? Il book di Ruby? I casting di Fede e di Mora?
 
Ecco, e se fossero tutte queste cose anormali, tranne che la visita di Renzi?
 
La sensazione è che è talmente alto il livello di anormalità, di assopimento e di giustificazionismo delle oscenità dell'altro, che nessuno si è posto il problema (dell'altro).

Ma la domanda che si sono posti in tanti è: perché Renzi allora ha deciso di varcare le soglie di quello che nell'immaginario collettivo è visto come uno studio semi-porno-fotografico?

La verità è che le reali motivazioni che hanno spinto il Sindaco di Firenze, non sarebbero niente se il problema non fosse dove l'hanno spinto e quando l'hanno spinto.

La prima cosa che mi sono chiesto (e che ho scritto sulla sua bacheca di Facebook) è stata: Caro Matteo nessuno mette in dubbio la tua voglia di aiutare Firenze, ma la sua!

In questo momento Renzi potrebbe anche predicare come il fratello di Gandhi, con gli occhialini di John Lennon, ed abbronzato come Martin Luther King, dal momento che ha deciso di oltrepassare la casa di Silvio, per alcuni è diventato inequivocabilmente ed indiscutibilmente... Silvio.

Gli estimatori che il Sindaco di Firenze sta perdendo nel PD li sta acquistando misteriosamente nel PDL, qualcuno già immagina che un giorno possa esclamare "Mi honsenta!", alla fiorentina.
 
Il mio dubbio, che è l'unico consiglio che mi sentirei di dare a Renzi è:

Caro Sindaco, non si dimentichi che nonostante lei è o si sente una persona normale, vive in un paese che è o si sente anormale. Ne prenda atto.

Poi, siccome ho visto che per ogni cosa lei aggiorna il suo stato di Facebook, con la celerità di una teenager nel periodo postmenarca, proprio a dimostrazione del fatto che lei è "il nuovo che avanza", e non "il vecchio che indietreggia tra bicamerali e patti della crostata", la prossima volta non le costerà niente scrivere: "Vado ad Arcore da Berlusconi".

E' solo un consiglio per escludere o evitare il marcio.
E sa com'è, di questi tempi... Me lo honsenta.

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