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I dati che mostrano l’efficacia dei vaccini

I dati settimanali dell’Iss mostrano che i vaccini funzionano molto bene contro le forme gravi di Covid-19.

di Lorenzo Ruffino

Ogni settimana l’Istituto superiore di sanità (Iss) rilascia i dati di casi, ricoveri in ospedale e in terapia intensiva e decessi divisi per status vaccinale, insieme alle stime di efficacia dei vaccini. Questi dati permettono di valutare quanto sono efficaci i vaccini in Italia. 

In questo articolo ci concentreremo sull’efficacia dei vaccini contro i casi gravi di Covid-19, in quanto i casi dipendono molto dal numero di test condotti e non ci sono informazioni sui tamponi per status vaccinale o per età.

La riduzione del rischio

Per valutare il rischio di ospedalizzazione che corre una persona non vaccinata si può guardare la riduzione dell’incidenza ogni 100 mila persone vaccinate o il rischio relativo rispetto ai vaccinati.

Nei trenta giorni tra il 10 dicembre e il 9 gennaio una persona che ha concluso il ciclo vaccinale primario da meno di quattro mesi e ha tra i 60 e i 79 anni ha avuto il 90% di probabilità in meno rispetto a un non vaccinato di essere ricoverata in ospedale, il 96% in meno di entrare in terapia intensiva e il 94% in meno di morire. Una persona tra i 40 e i 59 anni che ha concluso il ciclo vaccinale primario da più di quattro mesi ha invece avuto l’87% di probabilità in meno di essere ospedalizzata, il 95% in meno di essere ricoverata in terapia intensiva e il 91% in meno di morire.

Una persona over 80 che ha ricevuto la dose booster ha invece avuto il 96% di probabilità in meno di andare in ospedale, il 97% in meno di aver bisogno della terapia intensiva e il 98% in meno di morire. La terza dose è infatti in grado di portare la protezione contro le forme gravi della Covid-19 a livelli molto alti, anche maggiori di quelli che si raggiungono con due sole dosi. 

Se guardiamo i rischi relativi, vediamo che complessivamente una persona non vaccinata rischia 10 volte di più di essere ospedalizzata, 27 volte di più di entrare in terapia intensiva e 27 volte di più di morire rispetto a una persona con la terza dose. Anche rispetto a chi ha completato il ciclo vaccinale primario il rischio è sensibilmente maggiore: 8 volte il rischio di essere ospedalizzati, 18 volte quello di essere ricoverati in terapia intensiva e 9 volte quello di morire. 

L’efficacia

Infine, i dati sull’efficacia vaccinale stimati dall’Iss mostrano che i vaccini contro la Covid-19 in una persona con ciclo vaccinale completato da meno di 90 giorni sono efficaci al 92%, tra chi ha completato il ciclo vaccinale tra 91 e 120 giorni al 92,5%, tra chi l’ha completato da più di 120 giorni all’88,2% e tra chi ha ricevuto la dose booster al 95,9%. 

Questa stima dell’Iss è basata sul periodo di tempo che va dal 1° novembre al 1° gennaio utilizzando un modello lineare generalizzato ad effetti casuali con distribuzione di Poisson, che considera il numero di eventi per giorno come variabile dipendente, lo stato vaccinale come variabile indipendente, le fasce di età decennali e l’incidenza regionale settimanale come variabili di aggiustamento.

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

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