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Grillo in campo, partiti ad personam, cervello collettivo: il Principe dei tempi nostri

Il partito ad personam è sempre più d’attualità nel bel paese: innovazione o triste eredità del berlusconismo?

Riporto qui sotto una discussione, avuta con un caro amico su Facebook, che parte dalla notizia dell’annunciata presenza alle elezioni del Movimento a cinque stelle di Beppe Grillo ma si allarga, in modo più generale, ad una questione centrale della politica di oggi: la natura ed il modo di intendere e realizzare la leadership nelle organizzazioni politiche. E’, a mio avviso, una questione molto importante e questa nostra discussione spero possa servire come spunto per una riflessione più larga. Tutto nasce da una notizia del Fatto quotidiano

Jacopo: non e’ mai entusiasmante e tanto meno interessante (per me) fare propaganda politica via fb......ma la notizia mi piace perche’ mi ha dato nuovamente il senso del voto. e se proprio una croce dovro’ mettere.......ben vengano questi ragazzi......eddaje!!!

Rocco: ma dici davvero? L’ultimo partito ad personam... Se ne sentiva proprio la mancanza.

Jacopomi piacciono questi ragazzi, e se continuano cosi li voterò.
 
I fans di Grillo a Piazza Navona

Purtroppo non tollero nessun altro esponente o partito politico del sistema Italia....ad eccezione di Di Pietro, che malgrado incarni valori estremamenti condivisibili, non è un politico, e risulta fastidiosamente pesante nella sua centralità all’interno dell’Idv.
Non vedo veramente alternative...

Rocco: Jacopo io resto sempre deluso quando sento gente che conosco e stimo cadere in trappolette come questa del partito di Grillo e peggio ancora del partito di Di Pietro. Permettimi di essere franco tanto tu non hai bisogno di essere blandito e farai, come è ovvio che sia, quel che riterrai opportuno. Uno degli aspetti più insidiosi e drammatici del berlusconismo sono i partiti ad personam, cioè quei partiti che nascono intorno ad un leader, e solo uno, che ha capacità comunicative e, come si dice oggi usando fuori luogo una parola che va bene per i santi, carismatiche. Tu sai che fra ciò che si dice e ciò che si fa ci passa in mezzo il mare ed infatti la storia è piena di parabole nate con le migliori intenzioni e finite in tragedie. Ora un partito ad personam, anche quello di Vendola essendolo, è una tragedia in sé e per sé. Conta poco quel che dice perché all’atto pratico sarà gestito "carismaticamente", cioè attraverso una persona. Ora è mai possibile che Grillo e Di Pietro che occupano uno spazio molto simile non riescano a trovare una soluzione unitaria? Non la trovano perché chi comanda dei due? Cesare, il grande il romano, ebbe a dire in un villaggio gallico "Meglio primo qui che secondo a Roma". Ma Cesare da sempre è il prototipo del potere assoluto, incarnato in una sola persona. Io sono per il cervello collettivo, per la leadership collettiva, condivisa e ritengo il PD, coi suoi limiti evidenti, un’isola felice, da questo punto di vista, rispetto a queste caricature del potere personale che si affacciano, ormai dappertutto, nel nostro paese. La forma partito è frutto di un grande processo evolutivo e, con tutti i suoi limiti, rispetto alla forma individuale del potere è concettualmente e sostanzialmente un enorme passo avanti. Non vederlo, e non sei il solo a farlo, mi preoccupa moltissimo.

La costituzione nata dall’antifascismo aveva chiaro questo punto, negli USA nessuno può candidarsi più di due volte alla presidenza. Qui da noi si precipita sempre di più nel ritorno a forme passate.

Jacopo: a dir la verita’ il "cervello collettivo", come tu l’hai giustamente definito, ha dato prova di esistere solo grazie al Movimento a 5 stelle ed alle sue proposte ed iniziative, che come ben sai sono nate tutte dal basso....
Certo, Grillo e’ una figura carismatica e di peso, per certi aspetti, ma ha innegabilmente contribuito a lanciare un gruppo di iniziativa popolare che per quanto possa essere ideologicamente criticabile e’ l’unico che puntualmente propone azioni di interesse collettivo. E dal collettivo trae spunto e forza per le sue proposte.......dall’acqua pubblica, all’energia rinnovabili, alla banda larga, dai costi della politica sino alle sue regole. Dal doppio mandato elettorale giungendo al parlamento "pulito".....etc etc.
Questo, fortunatamente, e’ innegabile.
Per Di Pietro il discorso e’ diverso e si avvicina forse piu’ alle tue posizioni...
Inoltre, vorrei ancora fermari sul fatto che la definizione del Movimento a 5 stelle non e’, a parer mio, identificabile con un partito ad personam....ripeto, la figura di Grillo e’ estremamente forte e puo’ essere discutibile, ma lui e’ un portavoce....e’ un portavoce dell’ognuno vale uno, e’ un portavoce di noi stessi tramite la Rete. Questa e’ la sua immensa forza.
Scusami se continuo ad insistere....ma parlare di leadership collettiva, PD ed isola felice, mi sembra un pò utopistico allo stato attuale delle cose.
Quello che io intendo per leader politico e’ molto vicino alla figura di portavoce del popolo, con auliche caratteristiche, naturalmente. Non credo esista in italia un soggetto od una formazione politica di tale spessore.....se non quel piccolo lumicino delle attuali 5 stelle.
E poi tu credi veramente che un buon exploit alle politiche di questo gruppo, non possa portare migliorie al sistema italia ed al suo marciume??

Rocco
Vedi Iacopo io sono un disincantato e mi fa sorridere quando tu dici che Grillo nel suo movimento conta quanto uno qualsiasi. Lo diceva pure Marchet, il segretario del defunto partito comunista francese. Grillo neanche si candida, è il guru, si ispira alla cultura orientale come idea della leadership. Cosa succederebbe ad un candidato di quel partito se fosse scomunicato da Grillo? Comunque sto aggiungendo poco di nuovo al mio ragionamento che credo sia già completo col post precedente. Una cosa sola deve precisare: "l’isola felice non è riferita al PD in quanto tale ma alla sua natura, con tutti i suoi limiti, di collettivo contrapposto ai partiti ad personam". In ogni caso staremo a vedere anche perché non mi faccio molte illusione su questo paese soprattutto perché i danni del berlusconismo, che deriva da piaghe antiche e mai estirpate, si faranno sentire per tanto, tanto tempo ancora.

Jacopo: giusto per concludere il post con un articolo di oggi che parla dei cittadini leader di loro stessi...
sara’, ma...

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