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Grecia: l’acqua sarà riconosciuta come diritto umano universale?

I referendum abrogativi del 2011, ampiamente disattesi dai Governi successivi e da una gran parte delle amministrazioni locali, avevano posto il tema dell'acqua al centro del dibattito italiano. La questione suscita discussioni e confronti politici in tutta Europa, con le sinistre anticapitaliste che ne fanno un baluardo contro ondate di privatizzazioni antipopolari che vanno a intaccare anche i servizi pubblici essenziali. La Grecia di Tsipras potrebbe presto porsi all'avanguardia anche in questo campo.

Proprio in questi mesi dure lotte, manifestazioni di massa e rifiuti di pagare, hanno accompagnato l'introduzione in Irlanda di una tassa sull'acqua, ennesima misura di austerity in un Paese dove prima era garantita la gratuità del servizio: lo Sinn Fein, in passato braccio politico dell'IRA, è in prima linea nella battaglia, attraverso cui sta molto accrescendo il suo consenso diffuso.

Ed ecco che la Grecia, unico Paese UE governato da un partito della Sinistra Europea, sotto la guida del carismatico capo del Governo Tsipras, potrebbe porre presto in essere atti importanti in tale campo. Un tale esempio potrebbe mettere in grande difficoltà parecchi altri Governi, a fronte di un'insofferenza diffusa dei popoli rispetto alle privatizzazioni dei servizi pubblici essenziali.

Già l'anno scorso simili propositi di privatizzazione si erano scontrati con un'opposizione popolare a Salonicco e Tessalonica; ora, mutati Governo e maggioranza parlamentare e "cambiata musica", siti ambientalisti in lingua inglese riportano la possibilità di un prossimo riconoscimento greco di un vero e proprio diritto umano all'acqua.

In tal senso si è espressa proprio di fronte al consiglio comunale di Tessalonica Zoi Konstantopoulou, Presidente (di Syriza) del Parlamento greco, auspicando una prossima esplicita presa di posizione dell'organo che presiede: e i numeri dovrebbero essere tali da non rischiarsi brutte sorprese in tale sede, in presenza di una forte volontà politica dlla maggioranza dei rappresentanti. La proposta proviene dai movimenti internazionali per il diritto all'acqua: sarebbe importante che la Grecia la facesse propria prima ancora che le istituzioni europee fossero chiamate a esprimersi sul tema, come già sarà il caso nelle prossime settimane del Parlamento Europeo, su istanza dell'iniziativa popolare di quasi 1,9 milioni di cittadini dell'UE.

Immagine: http://www.right2water.eu

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