Google Maps next generation
Se non avete letto "Snow Crash" e non siete mai stati in "Second Life" potete sempre guardare UpNext per rendervi conto delle potenzialità del web immersivo.
Chi ha letto "Snow Crash" di Stephenson o, meglio, ha avuto a che fare con Second Life anche solo da turista occasionale, può avere un'idea "pratica" di ciò che qui ci interessa. Dovete solo immaginare questa situazione: aprire Google Maps per cercare una strada in città e, come sicuramente fate, prendere l'omino giallo di Street View per guardare meglio i palazzi e i negozi in modo da memorizzare mentalmente il percorso o l'angolo in cui svoltare.
Adesso a questa situazione aggiungete, per esempio, una stazione della metropolitana e il desiderio di guardarci dentro. Immaginate di cliccare su quell'involucro e di ritrovarvi davanti a treni che vanno e vengono, a un tabellone con gli orari di arrivo e di partenza e tutto il resto... Ecco quello che si può fare con UpNext.
Questa nuova app per smartphone utilizza un'idea semplice e geniale: rendere navigabile lo "scarto", ovvero ciò che per Google Maps è solo lo "sfondo" (dell'oggetto principale "strade"). Anche se l'applicazione copre solo una ventina di città americane, ci anticipa il futuro prossimo delle mappe virtuali: non più elementi statici che ruotano intorno al mouse "stretchandosi" insopportabilmente, ma oggetti tridimensionali ben distinti e dinamici che rendono quel mondo, per quanto possibile, immersivo.
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