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Google Chrome: first impressions. Prime impressioni sul nuovo browser di Google

Qualcuno ha già fatto le sue previsioni sugli eventuali scenari che si creeranno con Google Chrome, il nuovo browser di Google, ancora prima che esca. Google Chrome è open source (puoi visualizzare il sorgente scrivendo “view-source:chrome-resource://new-tab/” o su Google Code), come Safari è stato sviluppato usando Webkit e prendendo in prestito qualcosa da Mozilla Firefox (”We borrowed code from Firefox“).
Ho aspettato a parlarne prima che terminasse il lancio ufficiale (qui ed in un post di Matt Cutts in formato testuale): ho scaricato velocissimamente Google Chrome (l’installer pesa solo 474KB mentre Chrome circa 45 MB) e l’ho installato su Windows Vista (a breve ci saranno anche le versioni Mac e Linux).

Sei un webmaster e ti preoccupi perchè ora dovrei progettare i siti web anche per Chrome? Beh, durante la presentazione quelli di Google hanno affermato che se un sito web funziona bene già con Safari allora sarà lo stesso anche per Google Chrome. Vediamo brevemente com’è andato il mio test.

Installazione finita:

google-chrome-wellcome.jpg

E completata con successo. Cliccando su “Personalizza Impostazioni” puoi già inserire alcune semplici opzioni nel caso ci sia già un altro browser:

google-chrome-prime-options.jpg

Google Chrome ti permette di importare bookmark, password ed impostazioni da Mozilla Firefox ed Internet Explorer. Puoi anche decidere di ignorare queste scelte ed andare avanti.
A questo punto puoi leggere la guida introduttiva su come iniziare. La prima schermata mostra i siti più web visitati una funzione interessante che è uscita anche sul nuovo Internet Explorer 8:

google-chrome.jpg

I dubbi sulla privacy per una feature del genere sono leciti. Comunque usare Chrome è semplice e veloce basta dare un’occhiata alle funzioni di base:

google-chrome-funzioni-base.jpg

Con la stellina aggiungi il sito direttamente ai preferiti mentre con il + apri una nuova tab; la gestione dei download è abbastanza semplice (a prima vista forse fin troppo basilare) con una barra che ti avvisa dell’avanzamento e degli ultimi software scaricati. Clicca in basso a sinistra (oppure sulla chiave inglese) su “mostra tutti i download” ed avrai la scheda di gestione:

google-chrome-download.jpg

Puoi mettere in pausa ciò che stai scaricando e riprenderlo più tardi. La navigazione ed il rendering delle pagine mi sembrano molto veloci e stabili: la gestione delle tab e la loro reciproca indipendenza è la novità più grande e di valore di questo browser. La prima riguarda un “grad and drap” delle schede che diventano così dinamiche: cliccando e tenendo premuto puoi cambiarle d’ordine e portarle fuori dalla finestra del browser.

La seconda riguarda una delle cose più odiose che ancora accadono usando Internet Explorer o Mozilla Firefox. Quanti di voi avranno urlato “cazzo, stavo lavorando!” mentre il browser andava inesorabilmente in crash; Firefox finora ha risolto il problema con un ripristino della sessione precedente che comunque non recupera i dati.
If one tab dies, you don’t lose the other” promettono quelli di Google durante la presentazione. Non ci resta che stressare Google Chrome e la memoria con tante tab aperte e siti pesanti in modo da verificare nel caso di blocco di una di esse cosa accade. Provaci e fammi sapere nei commenti.
Per sapere come vanno le cose puoi usare direttamente il “task manager” (lo trovi a fianco alla chiave inglese cliccando su “opzioni per sviluppatori“) di Google Chrome e verificare quanta memoria usa:

google-chrome-task-manager.jpg

Se clicchi su “statistiche per nerd” (oppure scrivi about:memory, ti ricorda qualcosa questo?) avrai poi tutti i dettagli sui processi utilizzati da Google Chrome:

google-chrome-about-memory.jpg

Altre funzioni da rilevare sono: la modalità “privata” (porn mode) con la quale navigare in incognito (molto divertente l’omino stile detective) senza lasciare alcuna traccia nella cronologia e la “pinocchio feature” che consente di creare scorciatoie sul desktop di applicazioni web come fossero una normale finestra di windows (non so perchè mi viene in mente qualcosa come Adobe AIR).
Da leggere come al solito con attenzione poi i capitoli della guida su privacy, password e cookie e sulle impostazioni di sicurezza.

Infine, due curiosità. La prima è il divertente e molto utile menu “roba da smanettoni” (clicca sulla chiave inglese e poi su Opzioni) con il quale settare un proxy, impostare Google Gears:

google-chrome-smanettoni.jpg

La seconda è che se provi a disinstallare Google Chrome leggerai un insolito messaggio in parentesi: “sei sicuro di voler disinstallare Google Chrome? (ti abbiamo fatto arrabbiare?)“. Di seguito si aprirà una pagina con un form nel quale specificare il motivo della disinstallazione.

Giudizio finale: per quel poco che ho avuto modo di provare Chrome è molto veloce e stabile ma difficilmente chi usa Firefox si priverà delle sue estenzioni che lo rendono potente e difficilmente imitabile. Chi invece vuole alte prestazioni ed ha abitudini di “navigazioni da ufficio” amerà certamente Chrome rispetto ad Internet Explorer anche se bisogna verificarne la compatibilità con i vecchi siti web. Quale percentuale di utenti riuscirà a raggiungere Google Chrome nel già ricco panorama del browsing (IE, Firefox, Opera, Safari, Flock, )?

[UPDATE]

- Pseudotenico conferma con un test la velocità di Chrome rispetto agli altri.

- Intanto se usi un MAC puoi leggere questa lista di istruzioni per poter usare Google Chrome. Bellissima invece questa immagine dedicata a Mozilla Firefox vista via Friendfeed:

firefox.jpg

- C’è un video del team di sviluppo che racconta la storia che c’è dietro Google Chrome:

- Attenzione alla privacy: date un occhio particolare all’EULA di Google Chrome, ovvero i termini di condizione ed utilizzo, e soprattutto all’opzione che invia i report con le informazioni sulle statistiche d’uso a Google.
A tal proposito Ernesto Belisario approfondisce la questione guardando la licenza d’uso e notando i paragrafi sull’aggiornamento del browser (obbligatorio?).

- Chi avesse perso il video della presentazione, eccolo qui:

- Si sente parlare poco di cloud computing. Bell’articolo che spiega come Google Chrome non sia soltanto un browser.

- In seguito alle polemiche sull’EULA (troppo generica ed un po’ strana nel linguaggio) Google sta cambiando i TOS di Google Chrome.


http://www.dariosalvelli.com/2008/0...

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