"Gli italiani si voltano" a Mosca

A Mosca è a arrivata la mostra fotografica "Moda e stile in fotografia. Realismo italiano 1945-1975". Si tiene presso la sala di Manezh - vicino la Piazza Rossa. Tra le foto mostrate per la prima volta in occasione dell'anno della Cultura italiana in Russia ci sono i capolavori dalla collezione privata di Paolo Morello.
Forse, per un ospite medio russo della mostra, la famosa foto di Mario De Biasi "Gli italiani si voltano" non dice assolutamente nulla dal punto di vista storico.
Quella foto mostra l'Italia negli anni del dopoguerra come un paese in cui sta crescendo l'economia e in cui arriva la moda e lo stile - cose alle quali siamo abituati adesso -. Ma alllo stesso tempo vediamo, accanto a questo capolavoro di De Biasi, una foto della scuola calabrese in cui sono ritratti poveri bambini mal vestiti con le facci sporche. E' stata scattata negli anni della Seconda Guerra Mondiale - un episodio della nostra storia comune che non lascia indifferenti.
Con questo periodo nasce la storia della fotografia come materia di studio. Dietro ogni oggetto si nasconde un storia, raccontata anche nei testi scritti dalo stesso Morello, storico della fotografia che ha insegnato in diverseuniversità italiane da Palermo alla Ca' Foscari (dal 2009 vive a lavora all'estero).
Le foto lasciano un impressione particolare - fanno pensare del nostro passato, alla storia dell'uomo più in generale, non soltanto a quella del popolo italiano. All'apertura della mostra Morello ha detto ai colleghi russi: "Nella fotografia italiana il neorealismo non esiste. Le foto, sebbene in bianco-nero, non sembrano essere tanto lontano dai nostri tempi: macchine, mare, sorrisi della gente, scene che vediamo ogni giorno e che rivediamo sempre con piacere perché è la vita. L'obiettivo principale della fototografia, secondo me, è mostrare la vita così come è, o no?
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