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 Home page > Attualità > Economia > Gli italiani non comprano auto FIAT, perché?

Gli italiani non comprano auto FIAT, perché?

Nel marasma degli ultimi giorni, in merito alla vicenda Marchionne/Sì o Marchionne/No, ci sono alcune cose che continuano a lasciarmi perplesso. Vorrei porre alla vostra attenzione due sondaggi, uno proveniente dall'Italia e uno dalla Francia.

Quello italiano potete trovarlo qui: secondo il XVIII rapporto ACI - CENSIS, in Italia 6 auto su 10 sono di marca estera. Nel 2010, nel 54,7% dei casi, gli automobilisti italiani hanno preferito acquistare un'auto di marca estera piuttosto che nazionale.

Ciò che veramente mi ha lasciato esterrefatto, come potete notare nel sondaggio "Le ragioni che hanno determinato l'acquisto di un'auto italiana nel 2010", è che solo il 7,1% degli acquirenti di auto italiane ha dichiarato di averlo fatto per questioni di orgoglio nazionale.

Agli antipodi il risultato francese dell' IFOP, l'Institute Francais d'Opinion Publique: il 49% dei francesi intervistati ha dichiarato di aver comprato un'auto di marca francese per questioni di patriottismo economico; poi viene la sicurezza, lo stile delle vetture francesi ed infine il valore dei loro soldi.
 
Tra le 10 auto più vendute in Italia nel 2010, 4 sono italiane, 3 sono tedesche, 2 sono francesi, ed una è americana; tra le 10 auto più vendute in Francia nel 2010, 9 sono francesi, 1 è tedesca.
 
Le 10 auto più vendute in Germania nel 2010 sono tutte e dieci tedesche.
 
Tra le 10 auto più vendute in Giappone nel 2010, 9 sono giapponesi, 1 è tedesca. In America tra le 10 auto più vendute del 2010, 4 sono americane, 6 sono giapponesi.
 
In Spagna la Seat, una casa automobilistica spagnola appartenente al gruppo Wolkswagen, ha il più alto numero di vendite per il 2010, con 89.392 vetture. Seguono la Volkswagen con 83.356 unità vendute, la Peugeot con 82.678, Citroen con 81.177 e Renault con 81.558 unità.
 
La verità è che è l'esterofilia degli Italiani la vera minaccia per i metalmeccanici italiani. I vari Marchionne, Landini, Camusso, Vendola, Bersani o Berlusconi, non fanno altro che il gioco delle parti, più politica che pragmatismo.
 
A parere mio è in quel sacrosanto 7% di orgoglio nazionale, del sondaggio che ho citato all'inizio, la vera chiave di lettura di tutta la questione. E' a quel 30% di giovani italiani disoccupati che bisogna dare risposte.

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