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Gli affamati nel mondo sono meno di un miliardo. Ma nonostante tutto il nostro pianeta soffre la fame

 

Circa un sesto della popolazione mondiale soffre la fame ma per la prima volta da 15 anni a questa parte è in calo. Secondo una stima della Fao ed il rapporto di Sofi 2010, lo stato dell’insicurezza alimentare, per la prima volta dal 1995 il numero totale di persone che patiscono una condizione di fame cronica è sceso per 98 milioni di persone.

Il rapporto tuttavia non lascia molto spazio per essere ottimisti, perché il dato di per sé è inaccettabile, visto che buona parte di questa diminuzione è il frutto della crescita di alcune economie come India e Cina, mentre viene penalizzata ancora l’Africa sub sahariana dove si registra la maggiore concentrazione di affamati.

Ogni sei secondi circa muore un bambino per problemi derivanti dalla sottoalimentazione, la fame resta quindi il più alto scandalo, e la maggior tragedia umana per il mondo. E’ ancora molto distante ed irraggiungibile la soglia dei 400 milioni indicata come “obiettivo da raggiungere e centrare entro il 2015". I due terzi del 98% degli affamati nel mondo sono concentrati in sette paesi: Bangladesh, Cina, Etiopia, India, Indonesia, Pakistan e Congo. Di questi la percentuale del 40% la tocca la Cina e l’India. Ci viene quindi spontaneo pensare quando magari nei fine settimana ci riuniamo a tavola con i nostri amici e parenti, che tutto questo sarebbe bello farlo non soltanto nei principali Paesi industrializzati, ma in tutto il nostro continente, rinunciando magari a qualcosa di superfluo, per donare un piccolo contributo a chi aimè non ha neppure la possibilità di nutrirsi per sopravvivere!

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