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Giusto per godere e gustarsi le fresche, limpide ed economiche acque di Catania

  
 
 
Coordinamento catanese per l’acqua pubblica
 presso ARCI Catania
 
 
 
 
 Catania, 13/10/2008
 
 
COMUNICATO STAMPA
 
 
Sul raddoppio dell’acqua a Catania: quota fognature e depurazione.
Sentenza della Corte Costituzionale del 10 ottobre 2008
 
 
  Il “Coordinamento catanese per l’acqua pubblica”  esprime grande soddisfazione sulla decisione assunta in data 8 ottobre dalla Corte Costituzionale con la sentenza n° 335/2008, depositata in Cancelleria in data 10 ottobre 2008.
 
 La sentenza, infatti, in maniera netta ed inequivocabile dichiara “l’illegittimità costituzionale”  delle normative di legge che disponevano il pagamento del servizio depurazione e fognature anche ai cittadini che non essendo allacciati alla rete fognaria non usufruiscono del pubblico servizio e quindi della depurazione dei reflui.

 
 Si dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n. 36 ( disposizioni in materia di risorse idriche) e dell’art.155, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 ( Norme in materia ambientali): “nelle parti in cui si prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”.
 
 Il “Coordinamento catanese per l’acqua pubblica” - costituito da Associazioni, comitati e cittadini, - preso atto del raddoppio della bolletta dell’acqua determinato dal giugno del 2006 da parte della “Sidra”con l’inserimento della voce “fognature e depurazione”, estesa a tutti i cittadini residenti a Catania e nei paesi limitrofi allacciati alla rete idrica della principale partecipata del Comune di Catania ( oltre 1000.000 utenti), considerato che solo a Catania città oltre l’80% dei cittadini-utenti non sono allacciati alla rete fognaria e di depurazione, già dal gennaio 2007 ha avviato una rilevante e costante azione di denunzia, sul presupposto fondamentale che un Servizio si paga quando è realmente usufruito. Tra l’altro, anche la “Sogip” - operante nell’area territoriale di Acireale - a partire dall’estate del 2007 ha esteso la richiesta di questo pagamento a tutti i cittadini. Per ultimo, pochi mesi addietro, anche le “ Acque Carcaci” - fornitrice di acqua in alcune zone del catanese – si è messa sulla stessa strada.
 
 In particolare il “Coordinamento” ha gestito un’apposita Petizione Popolare “ Acqua, benecomune, tariffe sostenibili per i cittadini catanesi, No al raddoppio tariffario della Sidrache richiedeva l’urgente annullamento dell’iniquo aumento tariffario richiesto ( pari al 100% del valore base relativo all’acqua consumata).Nel mese di maggio del 2007 la Petizione, con le firme dei 3500 cittadini catanesi aderenti, venne consegnata al Sindaco di Catania, al Presidente della Provincia, presidente anche dell’ATO 2 Acque Catania -, ai Sindaci dei Comuni interessati, al Presidente della Sidra, al difensore civico del Comune di Catania, al fine di fare attivare gli atti necessari per eliminare la nuova Tassa.
 
 Nei mesi successivi su esplicita richiesta del “Coordinamento” si svolsero parecchi incontri nei luoghi istituzionali catanesi interessati: sede del difensore civico – l’ultimo in ordine di tempo è del 21 maggio 2008 - ( presente Sidra, ATO, Acque, Amministrazione comunale); incontro nel mese di novembre 2007 con il Presidente del Consiglio comunale e i Capogruppo consiliari. La grave questione, costantemente portata all’attenzione dell’opinione pubblica, fu inoltre reiteratamente denunziata nell’ambito del Consiglio Provinciale effettuando, tra l’altro, nel mese d febbraio c.a. nei locali della Provincia un’apposita conferenza stampa con la presentazione di uno specifico dossier.
 
 A seguito della decisone assunta dalla Corte Costituzionale il “Coordinamento” richiede all’ATO 2 Acque Catania, alle Società idriche direttamente interessate: “SIDRA”, “Sogip”, “Carcaci”, all’Amministrazione comunale di Catania ( proprietario di fatto della Sidra), alla Provincia di Catania che esprime di fatto il Presidente dell’Ato in oggetto, di rendere immediatamente esecutivi i deliberati della Sentenza, attivando di conseguenza ( per i cittadini –utenti che non sono alla allacciati alla rete fognaria ) l’immediata cancellazione in bolletta della voce economica relativa a “fognature e depurazione”.
 Si richiede altresì il rimborso urgente a tutti i cittadini interessati del economico valore economico dell’ingiusta nuova tassa imposta.
 
 A questo riguardo si rileva che negli incontri effettuati presso la sede del Difensore Civico di Catania i rappresentanti della Sidra hanno evidenziato che la parte economica nominale riguardo a “fognatura e depurazione” ( riguardo la propria Azienda) ammonta a circa 7,5 milioni di euro per ogni singolo anno.
 
 
 Cordiali Saluti
 
Il Coordinamento catanese per l’acqua pubblica  
 
 

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