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Giulio Cavalli sfotte i senza onore mafiosi

Il dileggio dei mafiosi è un genere artistico caduto in disuso immediatamente dopo l’assasinio del suo inventore.

Peppino Impastato, quando nessuno ancora pronunciava la parola mafia, ridicolizzava i boss e denunciava il malaffare politico-mafioso. Da Radio Aut spogliava i mafiosi dalla loro spocchia e li metteva a nudo dinanzi al popolo. La sua satira riusciva a penetrare il tessuto sociale.

Onda Pazza
innervosiva il potere. Era troppo fastidioso Peppino. I topi di fogna uscirono dalla cloaca e lo fecero esplodere. Impuniti pezzi dello Stato depistarono.



Dopo 30 anni Giulio Cavalli da Lodi segue la via tracciata da Peppino. Dai teatri e da Radio Mafiopoli racconta riti e conviti mafiosi, parla ai boss e li riduce alla loro miserevole essenza. I mafiosi ci appaiono per quello che sono: uomini senza onore.

Parassiti. Miserabili. Assassini. Giulio comincia a dare fastidio. I topi, infatti, sono già usciti dalle fogne per intimidirlo. Disegnano bare e minacciano il giullare.

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