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 Home page > Tribuna Libera > Gioele e Viviana, quella piramide dai sogni infranti

Gioele e Viviana, quella piramide dai sogni infranti

Gioele e Viviana resteranno sempre avvolti in quella piramide di luce che cercavano sulla loro strada, quella strada già stabilita e dai sogni infranti in quel viaggio il cui ritorno era  improbabile, in quell'ultimo viaggio di un amore inseparabile da tutto e da tutti finanche da quella morte violental ma non da quel male oscuro che li ha separati in terra, il vero colpevole di questa tragedia.

 
 Al di la di quei fatti e situazioni così tanto minuziosamente descritti in questi giorni resta la certezza di quel male di cui la povera Viviana soffriva come accertato; chi soffre di paranoia vive nella costante convinzione di avere “un nemico da combattere”.La paranoia è perfida, perché sostenuta da ragionamenti logici e da stati border line di normalità difficili da identificare con la stessa malattia, essa può apparire perfino più convincente di quegli individui che la circondano, siamo di fronte ad una malattia mentale più subdola e più grave della temuta schizofrenia stessa.
 
 Chi ne soffre si sente perennemente aggredito e, per difendersi, spesso, attacca per primo; appare polemico, sempre all’erta, “biasimatore”, freddo e distaccato, a volte persino ostile.
Il profondo e grande amore per il piccolo Gioele non ha potuto prevalere in un combattimento astratto su quella sofferenza estrema insediatasi nella mente della povera Viviana ovvero su convinzioni di una vita che poteva essere ostile, una vita di sofferenze e di dolore, una vita che giammai Viviana voleva né per lei né per quel suo piccolo unico amore, Gioele, altra vittima di quella sua esistenza tormentatata.

Viviana si è imbattuta contro quella sua malattia mentale, ma pur lottando non aveva scampo, la disperazione di un qualcosa inesistente se non nella sua mente ha prevalso sulla razionalita',essa non puo' essere additata come quella madre che ipoteticamente ha ucciso suo figlio ma come quell'essere umano che e' stato sconfitto da quella bestia inesistente che pure esisteva dentro quella sua mente.
Nei meandri mentali interiori di questa moglie e madre si è installato un ospite tremendo e indesiderato, arrivato a tradimento, col cielo sereno, mettendo a durissima prova l’intero sistema, fino a portarlo vicino al punto di collasso e imponendogli un prezzo inaudito. Poteva accadere a ciascuno di noi, non dimentichiamolo, ricordiamo questa madere e figlio in quei momenti di gioia e felicità, ricordiamo quell'amore che traspare da quei volti e da quegli occhi del piccolo Gioele accanto alla sua amata e amorevole mamma dove saranno per sempre insieme in quella vita eterna. 
 

Antonello Laiso
 
 

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