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Giarre avrà il suo Presidio Sanitario

Cosa succede quando si mette la testa sotto la sabbia... come gli Str...uzzi!!!

Il 15 Novembre sarà ufficialmente inaugurato il PTA di Giarre (Presidio territoriale sanitario). La Rete delle Associazioni di Giarre, in costante difesa del diritto alla salute sul territorio, esprime diverse perplessità a riguardo. La marcante possibilità che il PTA sia un'incompiuta sul territorio pare una certezza, trattandosi di un progetto nazionale sperimentale in diverse regioni, ove è stato facilmente accantonato.

La Rete delle Associazioni d'innanzi alla Commissione Parlamentare per gli errori in campo sanitario ha largamente denunciato le mancanze e le paure del distretto sanitario. Nella fattispecie ha richiesto di ottenere la “carta dei servizi” entro 30 giorni dalla richiesta. La carte dei servizi è attualmente pervenuta e sarà distribuita ai cittadini; la stessa sarà esaminata dalla medesima commissione parlamentare e costituirà un punto di riferimento certo per le nostre future valutazioni e rimostranze. Si evince un ulteriore depotenziamento della struttura di Giarre che nel confronto con la struttura sanitaria acese risulta inferiore ancora una volta. Chiaramente ciò deturpa largamente l'idea di avere un'azienda sanitaria unica con due ospedali; uno largamente potenziato l'altro nella costante inferiorità.

Visibile è l'abbandono della struttura in una continua lunga agonia. Ad oggi molti servizi ambulatoriali non risultano attivi al cittadino. Non è ancora possibile ricorrere a pieno alla fisioterapia, alla radiologia da esterni e quanto altro. La cosa pare cozzare ampiamente con l'idea di un PTA che dovrebbe offrire servizi ambulatoriali. Intanto nella struttura dell'ex INAM sono ultimati i traslochi degli ambulatori che dal 15 novembre saranno ufficialmente facenti parte del PTA. La paura che l'ex INAM possa venire depauperato di una serie di servizi ambulatoriali sul territorio, facilmente raggiungibili dai servizi pubblici, rimane un grande interrogativo.



Ci si interroga inoltre su cosa succederà appena i fondi per il PTA cesseranno (che è un attuale metodo sperimentale). Si ricorrerà all'abbandono anche dei servizi ambulatoriali sul territorio, dopo aver smantellato un intero sistema ospedaliero negli anni?

L'ASP 3 ha indetto un bando aziendale alla nomina ai medici di medicina generale del distretto per operare nella struttura di Via Forlarini. Più ampiamente, senza alcuna stizza accusatoria, ci si chiede perché non si sono svolti concorsi pubblici o interni per la selezione del personale che opererà nel PTA nel ricoprire le altre branche dell'intero PTA. Si procederà con quale criterio nella selezione?

Nel frattempo si apprende la notizia che la TAC del S. Isidoro e San Giovanni di Dio sarà sostituita, come preannunciato dal Dr. Calaciura. Il rammarico è che prima di averne una nuova in loco si proceda allo smantellamento della vecchia. Chissà perché su questa struttura si agisce sempre depauperando invece che integrando la struttura con materiale e personale medico.

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