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Giappone dopo terremoto e tsnumami è stato d’emergenza nucleare

Il mondo segue con apprensione l’evoluzione della situazione post-terremoto in Giappone. Come ieri mattina, un terremoto di 8.9 gradi sulla scala Richter, il più forte mai registrato in era moderna nella nazione nipponica (ed uno dei primi 5 degli ultimi 150 anni su scala mondiale), ha provocato enormi danni, centinaia di morti e uno tsunami che ha fatto il giro del mondo.

Preoccupanti le conseguenze sugli impianti nucleari del Paese.

Undici impianti si sono spenti in maniera automatica, seguendo le procedure di emergenza previste.

Ma fa tremare la notizia di una piccola fuga radioattiva nel reattore all’impanto numero 1 di Fukushima, nel nord-est del Paese. La pressione nella centrale nucleare della zona colpita dal sisma in Giappone sta infatti salendo, dopo che il sistema di raffreddamento è stato danneggiato.

Il Governo giapponese ha immediatamente proclamato nella nazione lo Stato di Emergenza Nucleare, provvedendo all’evacuazione in via cautelativa, per il momento, di 3000 residenti in un’area di 3 chilometri dall’impianto.

La situazione ancora non pare sotto controllo e gli addetti all’impianto stanno lavorando senza sosta per riparare i danni ed evitare l’aggravamento della situazione.

Anche se ben progettato, un reattore è vulnerabile ai terremoti e le operazioni di riparazione in una centrale nucleare possono richiedere tempi lunghi e costi non indifferenti.

Come si sa l’Italia è praticamente al 100% zona sismica… e questo dovrebbe farci riflettere…


di slovbrat

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