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 Home page > Attualità > Cronaca > Germano Mosconi: il diritto all’oblio per quelle bestemmie

Germano Mosconi: il diritto all’oblio per quelle bestemmie

Dovremmo avere paura. E dovremmo chiedere perdono - le scuse si fanno ai vivi - a Germano Mosconi. Mosconi era un giornalista televisivo di Verona. Un caratteraccio, pare, ogni tanto tirava una bestemmia in fuori onda, se qualcosa andava storto. Quelle bestemmie restavano lì, registrate e inutili, nel deposito polveroso dell'analogico. Poi in un tempo digitale qualcuno ha scoperto che montandole insieme si poteva costruire un Mosconi-ossesso che bestemmiava come un kalashnikov e che quel video si poteva mettere su YouTube. E così fu.

Fu un successo tale che credo i due video "originali" di 3 e 7 minuti siano nelle top qualcosa della piattaforma. Milioni di paia d'occhi. Condivisione epidemica. Mosconi è diventato l'eroe involontario della satira e della cultura da osteria, e forse un po' anche di noi anticlericali. Abbiamo riso. Anche io. Sono fra quei milioni. Insomma quei video erano diventati un culto. Solo che l'idolo di quel culto non voleva starci.

Mosconi ha provato a far rimuovere quei video. Ma la forza del crowdsourcing, la forza di pubblicazione delle milioni di api digitiali, quella forza che aiuta a buttar giù i regimi, ha travolto il povero giornalista veronese che forse non aveva nemmeno chiaro cosa gli stava succedendo, visto che per anni se l'è presa solo con i blog che avevano pubblicato la clip. A un divieto in carta bollata, sono seguite centinaia di condivisioni, ridiffusioni, riedizioni: sottotitolato in almeno cinque lingue. Non solo: il video di Mosconi è stato remixato, mescolato, è diventato rap, cartoni, video clip musicali, canzoni per bambini. Insomma una vera e propria nuvola di creatività. La prova provata che se provi a censurare il web da individuo singolo, perdi e perdi di brutto. 


E così Germano Mosconi è rimasto l'uomo delle bestemmie. Solo che oggi che è morto, la domanda è: è giusto che resti fissato nella memoria collettiva per come il web lo ha conosciuto e non per ciò che è stato in vita? Se ci pensate, tutto il dibattito sul "diritto all'oblio" viene a schiantarsi su questo scoglio qui. Sulle madonne di Germano.

Non sono equidistante. Faccio parte della marmaglia di rete. Non ho mai postato un video di Mosconi, ma ci ho ampiamente riso sopra. A un certo punto è diventato un passatempo nei momenti di cattivo umore. Oggi però dovremmo avere la dignità di chiedere il ritiro - da YouTube e da ogni altra piattaforma - di quel video. Di quel video che - non dimentichiamocelo - fu "costruito", nel senso di "fabricated", falsando la realtà.

Sì, lo so, il diritto alla satira. Va bene la satira, ma con i vivi che possono difendersi o con i dittatori morti sui quali non si è mai sputato abbastanza. Ma con gli esseri umani morti no: via quei video. O perlomeno si costruisca una clip con gli stessi tag di quelli inseriti, per cui chiunque cerchi "Mosconi Bestemmie", trovi 30 secondi di un altro clip che spieghi che quella era una fabbricazione, una manipolazione. Perché fra dieci anni avremo dimenticato che era un falso, "una presa per il culo", e resteranno solo le bestemmie.

Obiezione: ma quel "culto" è stato un pezzo di cultura della rete. Obiezione accolta. Ne resti uno, "l'originale", se il digitale accetta ancora la parola "originale", e stia in una directory con l'avvertenza della "fabbricazione". Vivano le sue bestemmie e la consapevolezza che, così come le abbiamo viste, non sono mai esistite. Erano un falso d'informazione o un autentico digitale, cioè una falsificazione, una scrittura della realtà. 

La rete dobbiamo curarla noi, non i poteri. Siamo dentro una macchina immensa e potente. Mosconi ce l'ha fatta misurare nella sua potenza. E noi dovremmo aver paura di quello che è successo a lui.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.58) 1 marzo 2012 14:21

    bah chissà buh

  • Di (---.---.---.156) 1 marzo 2012 14:34

    Per me Mosconi è diventato famoso non per le sue bestemmie, ma per il montaggi di queste ultime, in quanto tutti imprecano a volte, e se qualcuno monterebbe i vari momenti con un pò di fantasia diventeremmo tutti dei memi, quindi non vedo cosa ci sia di male, basterebbe però specificare che è un montaggio fatto satiricamente.

  • Di (---.---.---.223) 1 marzo 2012 14:35

    Non sono per niente d’accordo con l’articolo, le bestemmie di Germano erano una parte di lui e quindi non distorcono la realtà...che lui non volesse questa immagine è una questione etico-morale....

    Se controlli ci sono milioni di video di persone che bestemmiano fuori onda, o in onda addirittura. Mosconi era un personaggio pubblico (giornalista televisivo) e quindi come tale doveva accettare la satira invece di combatterla...

    Con il tuo ragionamento quando morirà Berlusconi allora che bisogna fare? chiudere YouTube perchè la maggior parte dei video sono di satira nei suoi confronti? 

    "fabbricazione": tutti i video che hanno una manipolazione sono fabbricazioni, spesso anche quelli con contenuti originali (nel senso innovativi), quindi anche questa è una polemica fine a se stessa.

    matteo



  • Di (---.---.---.24) 1 marzo 2012 14:35

    Non bisogna chiede scusa a nessuno caro giornalista dell’espresso di C. De Benedetti...cos’ calano le vendite all’edicola?

  • Di (---.---.---.159) 1 marzo 2012 14:54

    ci sono dei video di Germano dove fa il "piacione" e spara una bestemmia dopo l’altra senza alcun montaggio... provate a vedere "germano mosconi in coppia"

  • Di (---.---.---.89) 1 marzo 2012 15:30

    zambardino ha ragione, e non capisco l’obiezione del commentatore che tira in ballo berlusconi: la spropositata distanza tra le due notorietà dovrebbe essere un’argomentazione. di berlusconi non ricorderemo solo la satira, e quando toccherà a lui avrà tanti estimatori a celebrarlo, di storici a discuterlo e di detrattori a criticarlo. di germano mosconi, invece, a parte una certa fama territoriale, resterà solo l’immagine di blasfemo. che tra l’altro non è una colpa: c’è una vasta letteratura sulla "santità" della bestemmia, ci sono stati bestemmiatori straordinari (penso a piero ciampi) che hanno spiegato come questa sfida verbale a Dio sia solo una disperata richiesta di bellezza. molto spesso, si intende. ma se abbiamo guardato a mosconi per ridere, ora saremmo fuori luogo. così come non riesco a guardare alle imitazioni di alberto sordi (ottimo il proposito di max tortora di non riproporla più, il rispetto qualche volta resiste). ma ad un suo film, a quello cioè che lo ha eternato, eccome se ci riesco. per concludere: la rete è uno straordinario canale di critica, di satira, di libertà. senza decoro diventa il mare magnum del nichilismo - in senso laico - più inutile. una palestra di sentimenti neri.

    • Di (---.---.---.223) 1 marzo 2012 15:48

      carissimo, berlusconi era un esagerazione voluta per far capire a tutti quello che questo pessimo giornalista stava argomentando nel suo articolo.


      se una persona come mosconi fosse riuscito a far tacere il web, una persona come berlusconi cosa potrebbe fare???? e’ questo il problema vero.

      L’imitazione di persone famose che sono morte, io personalmente non le trovo di cattivo gusto, anzi è un modo ironico di far rivivere personaggi che non ci sono più. Io vedo nel gesto di max giusti una mossa pubblicitaria per far parlare di se (vedi come sono un moralista...quando era vivo lo massacravo ora che morto non se ne può più parlare...CRISTO LA COERENZA DELLE AZIONI E DELLE PAROLE DETTE MAI!!!)

      Preferisco un mare magnum del nichilismo, che servilismo, incoerenza e non libertà di parola. è proprio questa la caratteristica che rende unico il web . altrimenti accendi la tv è il piatto è servito...
  • Di (---.---.---.89) 1 marzo 2012 15:31

    perdonate, non ho firmato il lungo commento che iniziava con "zambardino ha ragione"
    giovanni chianelli

  • Di (---.---.---.89) 1 marzo 2012 17:21

    non male le tue idee, che sostanzi con motivazioni. qualcosa mi distanzia, tuttavia: le sfumature. di quelle, e sono sicuro che sai di cosa parlo, ce n’è bisogno eccome.
    non necessariamente il senso del limite - ma non ci sono riferimenti alla satira, ai "paletti" che si invocavano da insospettabili pulpiti - si traduce in censura, o illiberalità. viva il web, viva la satira, viva la risata. ma non può essere un mostro sacro, anzi: nasce per scardinare i mostri sacri. non può avere sempre ragione in sè stesso, sarebbe come perdere qualsiasi principio. (principio, eh?, non valore). orientamento, insomma. a me piacerebbe che ci fosse sempre, nella navigazione: per lo stesso motivo per cui non frequento siti di pedofilia, nazismo, ultracristianesimo.
    sostenere un’idea di rispetto, desiderata da un poveretto in vita, può essere un principio.

  • Di (---.---.---.16) 1 marzo 2012 19:44

    Se oggi so chi è Germano Mosconi e mi spiace che sia morto, lo devo ai suoi fuorionda. Dopo averli visti la prima volta, ho cercato in rete ed ho letto su Wikipedia un pò tutta la sua storia.
    Ma anche prima di farlo non avevo molti dubi sul fatto che erano tanti episodi diversi montati insieme...

    Chiaramente quei video non devono avergli fatto piacere. Però quelle riprese al di là delle volgarità mostrano tutta la sua veracità, ed è questo che lo ha reso simpatico a molti. 
    Inoltre, basta vedere il numero e la frequenza delle modifiche alla voce "Germano Mosconi" su Wikipedia... per capire che le stesse persone che ridono di lui su Youtube, poi contribuiscono a diffondere la sua storia su un’enciclopedia.

    Spero che quei video non vengano mai tolti dalla rete, perchè in quel preciso istante Germano Mosconi verrà dimenticato.
    Non ci credete? Facciamo una prova: quanti di voi sanno chi è (sparo un nome fra tanti) Jader Jacobelli? E di quelli che sanno chi è, quand’è l’ultima volta che avete visto un video dove era presente?
    Ecco, forse è meglio lasciare le cose come stanno.

  • Di (---.---.---.55) 1 marzo 2012 21:02

    pace all’anima di Germano

  • Di (---.---.---.74) 2 marzo 2012 01:03

    Ma che razza di articolo è?? Lasciando perdere i punti ogni tre parole (esistono le frasi subordinate), parla di bestemmie come se fossero un fenomeno di costume... per me quei video manco dovrebbero esistere.

  • Di (---.---.---.66) 18 luglio 2013 21:08

    W GERMANO MOSCONI!!! 

  • Di (---.---.---.219) 9 luglio 2014 14:16

     Pensavo Vittorio Zambardino fosse una persona seria invece oggi si e’ rivelato per quello che e’: uno spocchioso giornalista intellettualoide...

    Lo avevo nelle nelle amicizie di Facebook seppur non ci siamo mai visti o avute altre interazioni (per la verita’ manco sapevo chi fosse prima di incrociarlo su facebook)... lo seguivo perche’ lo trovavo ironico, pungente ed i suoi aggiornamenti di stato erano interessanti oltre a sviluppare simpatiche interazioni tra utenti. Non mi sono mai permesso di intervenire, mi tenevo ad una sorta di distanza insomma leggevo e null’altro.

    Poi oggi posta una notizia relativa ad una famosa gelateria di Roma che e’ stata venduta ad un gruppo coreano. L’aggiornamento di stato non conteneva ne cose inesatte ne altro io pero’ mi sono solo permesso di integrare la notizia da lui riportata facendo un minimo di luce su chi e’ l’acquirente di questo storico brand romano ed ho segnalato, pensando di essere utile, anche che uno della famiglia proprietaria storica del marchio aveva aperto in centro a Roma una nuova attivita’ sempre nel settore della gelateria.

    Non ho interessi in questa attivita’ ne prendo soldi da loro volevo solo segnalarlo pensando fosse una notizia utile ed invece il Zambardino mi ha non solo buttato fuori dal suo profilo ma anche bloccato....

    Zamba se sei cosi’ permaloso evita di usare i social network!

  • Di (---.---.---.209) 19 luglio 2014 20:52

    Dio che moralisti di merda.

    I fuori onda di Germano Mosconi fanno ridere proprio per il contrasto tra la sua grandissima professionalità e la sua genuinissima reazione agli imprevisti.

    Chi trova in questo qualcosa di sbagliato è un mentecatto.

  • Di Cavino (---.---.---.214) 5 maggio 2017 11:55

    Germano è un mito e come tale non muore mai, W lui e il Pitacovo

  • Di Morgoth (---.---.---.165) 11 agosto 2018 07:21

    Germano non è morto.. è solo andato su a dirgliele di persona, e a insegnare agli angeli a non sbattere la porta urlando!!!

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