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Germania intossicata

Germania intossicata

Qui sotto un interessante grafico, elaborato dal Fondo Monetario Internazionale su dati della Banca per i Regolamenti Internazionali, mostra quello che può accadere quando un paese in costante e crescente surplus commerciale si trova costretto a fare shopping complusivo per la necessità di riciclare tale surplus sul mercato dei capitali.

Le banche tedesche hanno comprato di tutto, negli ultimi anni: subprime negli Stati Uniti, immobiliare commerciale in Spagna e molto altro, in giro per il Club Med. Su questi acquisti è verosimile che le banche abbiano operato “prudenzialmente”, basandosi cioè sul sistema taroccato di rating che assegnava la tripla A ai prodotti strutturati, poi rivelatisi tossici. Come si nota dal grafico, le banche tedesche hanno ridotto lo stock di titoli esteri detenuti, spesso in conseguenza di svalutazioni. A fronte delle quali hanno potuto contare sulla rete di protezione pubblica, sotto forma di ricapitalizzazioni (a compensazione delle svalutazioni), o garanzie.

Quest’ultime sono contingent liabilities, nel senso che lo stato si fa carico delle minusvalenze nel momento in cui le stesse si manifestano. E’ evidente che una simile situazione rappresenta una costante fonte d’instabilità e di minaccia per le finanze pubbliche. Un pernicioso focolaio di infezione è quello delle Landesbanken: perso il sistema di garanzie pubbliche “a piè di lista”, nel 2001, con una transizione quadriennale, hanno creato dei veicoli di indebitamento fuori bilancio sul mercato a breve delle carte commerciali cartolarizzate ed hanno investito in titoli strutturati a lungo, ed ora si trovano nei guai. Per questo il FMI continua a suggerire alla Germania di risolvere il nodo delle Landesbanken, oltre ad adottare misure di riequilibrio macroeconomico, per contrastare gli squilibri globali.

Visto da questa prospettiva si comprende meglio che la faccia feroce dei tedeschi nei confronti dei salvataggi dei paesi di Eurolandia è solo postura. Un tentativo di rimandare la resa dei conti sperando che un miracolo risollevi la barca della congiuntura globale, risanando o diluendo fortemente la tossicità degli asset nel portafoglio delle banche. E’ solo un’illusione, ovviamente, ma la politica crea e si nutre di illusioni, come ben sappiamo noi italiani.

(HT: Alphaville)

Indigestione di tossine

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