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Gangster Squad, un noir coloratissimo

Davvero la definizione di noir colorato mi sembra quella più adatta per questo Gangster Squad che è davvero un film godibile, con tanti riferimenti e molto di classico. Ruben Fleischer utilizza tutti gli standard del noir classico, a partire dalla voce narrante del poliziotto fuori dalle regole, ma poi colora il film di luce e toni diversi, regalandogli spessore.

Siamo nella Los Angeles dei gangster e dei poliziotti corrotti, ma il capo della polizia è uomo onesto e decide di mettere insieme una squadra di agenti pronti a tutti per distruggere l’impero dell’uomo che ha la città in pugno.

L’impresa sarà dura e per nulla pulita e il manipolo di eroi sa che se riuscirà nell’impresa non avrà riconoscimenti ufficiali.

A dare una bella mano a Fleisher ci pensa un cast davvero incredibile. Dal cattivo Sean Penn al duro Josh Brolin, dall’irresistibile Ryan Gosling alla splendida Emma Stone che entra in scena come fosse Jessica Rabbit a Giovanni Ribisi… ma date uno sguardo a questi signori.

Non manca poi una musica di accompagnamento perfettamente tagliata sul film ed alcune sequenze da ricordare. A questo proposito la scena top è la testa trapanata dal killer seguita dopo il taglio di montaggio dall’hamburger cruda che finisce sulla griglia sfrigolante.

E nemmeno mancano omaggi e riferimenti. Su tutti la sparatoria sulla scalinata che riprende Gli intoccabili (che a sua volta riprendeva La corazzata Potiemkin).

Ma è l’insieme, il clima, il tono, la cupezza, il noir vero a rendere il film un prodotto di successo.

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