Game of Thrones: Marx può prevederne la fine
Il Guardian in un articolo dello scorso 6 aprile offre un’insolita prospettiva sul mondo di Game of Thrones, la cui celebre serie televisiva è già giunta alla quarta stagione. In effetti, secondo il quotidiano inglese, sarebbe possibile prevedere la fine della serie tratta dai romanzi di George R. R. Martin. Come? Grazie al Marxismo.
(Sì, potete continuare a leggere, non c'è spoiler. O quasi.)
Paul Mason, l'autore dell'articolo, mette in evidenza l’interesse della letteratura fantasy per la ricostruzione di sistemi politico-sociali in crisi: in effetti, Game of Thrones ricalca per molti aspetti la fase dell’ultimo scorcio di feudalesimo, in cui le logore dinastie al potere si dibattevano in serie difficoltà finanziarie, versando in uno stato di crescente indebitamento.
Con una punta di ironia, Mason propone una lettura della serie secondo la teoria marxista del materialismo storico, prevedendone il corso “realistico” delle stagioni successive: scalzamento delle autocratiche e passionali dinastie ad opera di un nuovo e austero ceto di capitalisti dediti al commercio, i quali richiedono un contesto di regole chiare e definite per poter operare scelte economiche razionali. Insomma, secondo Mason i Lannister sono destinati a cadere.
Solo scampo per le famiglie per trattenere ancora a sé il potere sarebbe la scoperta di nuovi territori ricchi di materie prime da sfruttare, con popolazioni locali facili da eliminare, come nel nostro mondo è stata l’America per l’Europa. Percorsi da approfondire, tra fantasia e realtà storica.
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